Ciao!
Dunque, da dove iniziare? Non sono molto sicura che tu ti ricordi di me, un po’ perché è passato circa un anno, un po’ perché il vizio di cambiare nick ogni volta che ne ho voglia non lo perderò mai. Ad ogni modo, ero “Arya”!
Fa un po’ strano tornare in questa sezione dopo un anno di silenzio, e sopratutto dopo più di un anno che non seguo più né il manga né l’anime. Tuttavia (!), questi due, che poi sono anche i miei personaggi preferiti in assoluto, non li ho mai dimenticati, né ho dimenticato la tua storia! Ce ne sono diverse, in questo fandom come anche in altri, che temo siano state abbandonate per sempre, e vederti ritornare dopo un anno non può che farmi tanto, tanto piacere.
Ci eravamo lasciate al capitolo 19, che ho letto ma mai più recensito (alle volte procrastini e procrastini ancora, finché alla fine non te ne dimentichi). Poiché non ricordavo molto gli ho dato una seconda rilettura, così da potermi godere tutto il processo. Personalmente l’ho trovato scritto molto bene: per quanto poco me ne intenda, mi ha ricordato molto alcune serie tv legal drama ambientati negli Stati Uniti che seguivo/seguo. È stato tutto molto reale e intenso, e sono riuscita con facilità a immedesimarmi in Jodie, che, poverina, nemmeno ora è riuscita a ottenere la giustizia che si merita. Posso solo immaginare tutta la sua frustrazione, tutta la sua delusione, e per questo motivo trovo più che credibile la sua reazione. Oltre al processo, poi, ho adorato il rapporto padre-figlia tra James e Jodie e anche la preoccupazione di Shuichi, che sotto una maschera di impassibilità è in realtà un tenerone (almeno con Jodie). Mi ha fatta sorridere la menzione a suo fratello e la reazione stupita di Jodie.
Penso che la stesura del processo non sia stata proprio un gioco da ragazzi, e per questo ti faccio i miei complimenti!
La parte finale mi intriga molto: per quanto tempo potrà passare, spero di riuscire a leggere il seguito! Intanto ti auguro il meglio e ti saluto! |