Carissima AThousandSuns,
Sono la prima a recensire questa minilong e di questo mi dispiaccio sinceramente molto, perché scrivi davvero bene ed è un peccato che sia la prima a dirti ufficialmente che è una figata. Devi sapere che di base adoro gli AU soprattutto quando c’è un’aderenza così marcata tra i personaggi del canone – in questo caso MCU – e la realtà parallela in cui li poni lasciandoli assolutamente IC. Quill è lui. Lo vedi e sembra un idiota e poi ti frega con qualche battuta e con una sveltezza piratesca che ben conosciamo. Gamora e Nebula, ma anche Thanos, sono totalmente loro.
Ma facciamo ordine: Tucson si ricollega allo spazio; è una città dell’Arizona, il che mi fa venire in mente la selvaggia corsa all’Ovest, i pionieri americani e quel selvaggio West che mi ricorda tantissimo lo spazio dove si muovono i Guardiani. I genitori di Star Lord sono descritti in una frase e sono loro (soprattutto Ego), mentre Thanos e il biliardo sono stati il colpo di genio. Hai scelto Chicago, presumo, perché era la città del noto gangster Al Capone e chi più di Capone potrebbe assomigliare al Titano Folle? Eppure Thanos non è solo questo, ma è un padre crudele che ha costretto le figlie a fare cose orrende, che le allevate come macchine da guerra perfette. L’ironia della sorte sta nel fatto che entrambe gli sono sfuggite dalle dita.
Anche il rapporto tra le sorelle è ben bilanciato e IC, con Nebula che cerca Gamora. La letteratura ha analizzato molto approfonditamente quelle che sono le dinamiche dei rapporti amicali maschili e la fratellanza, ma diversamente è accaduto per la sorellanza scritta non da uomini, ma da donne. Le voci femminili che parlano di donne sono una netta minoranza e anche se con un breve accenno, hai saputo dar vita in maniera coerente e plausibile al rapporto conflittuale, ma profondo, esistente tra le due figlie di Thanos.
Ultimo, ma non ultimo, è l’effetto Starlord su Gamora. Impossibile non parteggiare per questa coppia e dimenticare che Quill, pur di dare un inutile pugno in faccia a Thanos per vendicare l’amata, ha praticamente sprecato l’occasione di fermare lo schiocco (ma in fondo, chissà, Strange aveva detto che c’era un unico modo e altro non sarebbe servito a fermare il Titano). Qui Quill (perdona il gioco di parole) pur corteggiando schiettamente Gamora in modo un po’ sfacciato le sfugge, ma l’effetto che fa sulla cacciatrice di taglie è sorprendente e credibile. C’è qualcosa, in Starlord, che intriga la donna, non foss’altro che per quella scanzonata voglia di libertà che il ladro si porta appresso. Lietissima di leggere questa storia, mia cara! Tanti, tanti complimenti anche per lo stile fresco e scorrevolissimo.
Un caro saluto e spero a rileggerci presto,
Shilyss |