Ciao!
Non sapevo che qualcuno avesse avuto problemi a caricare le storie (a quanto ho capito volevi verificare che a te non succedesse lo stesso, giusto? Quindi ho pensato che qualcuno li avesse avuti). Io ho pubblicato l'altro giorno e avevo un po' paura che accadesse, ma non ho avuto nessun problema. :)
La storia è diversa, è più drammatica, non usi il tuo solito modo di scrivere, ho notato uno stile differente ma la cosa mi piace tantissimo!
Comunque è stata una bella storia. Questo Aman è un uomo orribile, schifoso. Ester invece è stata molto coraggiosa, una donna determinata che ha sofferto per quell'editto ed è riuscita a farlo revocare. Meno male che il cugino le ha fatto sapere cos'era successo, altrimenti lei magari l'avrebbe scoperto quando sarebbe stato troppo tardi per cambiare le cose. Il re è stato un re giusto, alla fine. Ester è stata anche molto, come dire, umile, nel senso che si è vestita da schiava e ha pregato con le sue ancelle, il che significa che anche se è una regina capisce che le cose importanti e che contano non sono la ricchezza, i vestiti meravigliosi e lo sfarzo, ma le persone e i loro sentimenti. (Spero di non aver detto una cavolata, è così che ho inteso il tutto).
"Assuero non solo annullò l’ordine ma decretò che dal 13 al 15 di Adar di ogni anno si festeggiasse perché quelli che avrebbero dovuto essere giorni di lutto, si erano trasformati, invece, in giorni di gioia e la festa si sarebbero chiamata “Purim”, perché grazie a un sorteggio, “pur”, era stata scelta quella data."
"sarebbe chiamata", non "sarebbero". Ma tranquilla, è un errore da niente ed è l'unico della storia.
Inoltre è molto bello che il re abbia voluto trasformare quei giorni che avrebbero potuto essere una tragedia immane in giorni di festa e di felicità. La trovo una cosa commovente oltreché un bellisssimo gesto.
Complimenti! Come al solito riesci a farmi emozionare e sognare con le tue bellissime storie.
Giulia |