Cosa, ma io che ti devo dire?
Sono arrivata alla fine della storia con il cuore colmo di amore, ma una mera malinconia ad avvolgermi come una coperta.
Guccini, poi, non è d'aiuto... va a chiudere un quadro già perfetto; ne salda la cornice così effimera e delicata.
Sì, perché malgrado dentro il racconto vi siano tanti inganni e tanti rancori, è tutto così bilanciato da lasciarmi scorrere i brividi sulle braccia.
Ci hai portati in un viaggio nel tempo, dove un amore tormentato ha inizio e dove le bugie di entrambi la fanno da padrone. Sigyn ha agito sempre con una purezza d'animo quasi impossibile da credere, anche quel suo "Ho deciso che ti sposerò, Loki", è una decisione importante, presa perché per lei è la decisione più giusta; e lo è anche per lui. Forse, solo per lui.
Amo da morire come il tuo modo di narrare questa storia abbia messo in luce sia le cose che li accomunano che quelli che li dividono. In questo capitolo, però, li scopriamo poi non così diversi.
Sigyn è brava con le parole, eppure Loki è in grado di togliergliele dalla bocca, e quel bacio dato come risposta. al suo "Cos'è cambiato?", ne è la prova.
Loki non cambia, è sempre lui. Prendere o lasciare... lei invece è così devota, così fedele, che decide di trasformarsi come un mutaforme, per lui. Solo per lui. Perché sa che è l'unico modo.
Perché lo ama anche per la sua anima marcia, che lo porta a fare cose a volte, così crudeli da sembrare quasi impossibili da credere.
E, finalmente, leggo del ballo. mi dispiace di non aver letto prima di disegnare... avrei potuto provare a farle un abito color tempesta. Il tempo è stato quello che è stato, ma non significa che in futuro non si possa ripetere un disegno che ne sia totalmente fedele. Ora so.
E so anche che quella tempesta non sta solo nell'abito di Sigyn, ma anche nel suo cuore, e nella testa di Loki.
Sigyn ha messo da parte quelle corrispondenze, ma è impossibile non pensarci. Loki è l'uomo che ama, ma ammette che dietro a quei modi irresistibili si nasconde una persona capace anche di farle del male... cosa che Theoric, invece, non sembrava in grado di poter fare. Buffo, un altro inganno, che mette i sentimenti di Sigyn quasi contro un muro. Ed era sempre lui, sempre Loki.
Mi viene da pensare che abbia agito così per sentirsi migliore di come è, come se avesse voluto provare l'ebrezza di essere una persona diversa, più sentimentale e meno razionale, meno legata all'ossessione di volere tutto e subito.
Gli anni passati a scriverle ne sono la prova. Ha avuto la pazienza di farlo e di dedicarsi, ed era partito solo come un gioco, che poi ha rovesciato tutto. Persino il suo cuore.
Ma il dio degli inganni è imprevedibile. Glielo dice, e Sigyn è troppo colpita, troppo mortificata da quel fatto, così tanto che non ci vuole credere. In più, detto in un letto, in un posto intimo che viene condiviso. E qui vengono condivise pure le bugie, quelle di entrambi.
Loki ha sicuramente agito con crudeltà, non aspettandosi niente meno che l'allontanamento di lei, ma perché? Perché sa di non poter essere Theoric, sa di non poter essere Thor... di non poter essere quella persona migliore, che Sigyn merita. Lei la sua fedeltà dovrebbe dedicarla ad altri, non al dio degli inganni, no? Sono troppo diversi, forgiati da ideali diversi, pronti a combattere per convinzioni diverse, eppure...
Poi torniamo in una prigione, che logora Loki ogni istante di più, con la consapevolezza che non merita la vicinanza di Sigyn, dopo quello che le ha fatto.
Eppure lo ama; malgrado quello che è stato capace di fare e che probabilmente farà, lei lo ama.
Ecco, la fregatura dell'amore, che ci sono delle cose, anche terribili, su cui si riesce a sorvolare, perché al cuor non si comanda, e se la mente non riesce a razionalizzare, si finisce solo per vivere con un rimorso e con tanti di quei "e se?" da farsi male.
Sigyn è tornata, perché è fedele, perché l'allontanamento da Loki l'ha distrutta, e allora è meglio vivere con la consapevolezza di venire ferita e poter perdonare, che niente.
L'amore. L'amore è davvero tutto, totalmente. La distruzione e la completezza di due essere umani (o divini) che senza non sarebbero niente.
Lei sa che lui non cambierà mai, e sarà sempre pronta ad essere lei, quella che cambia e gli fa quella promessa.
Non lo vuole lasciare da solo, malgrado forse lo meriti pure.
E non vuole stare con lui per un po', ma per sempre, fino in fondo... Fino alla fine del tempo.
Ed ecco che il titolo acquisisce un signfiicato ancora più forte, perché per delle divinità eterne, fino alla fine del tempo significa che una fine non c'è.
Poi quel bacio? Dato per consolidare la promessa? Come se fosse un interruttore che viene premuto per ricominciare?
Sì, forse... forse è così. Ci sono talmente tanti significati dietro quel gesto, che mi ci perdo. Probabilmente ancora domani ne penserò altri.
Cosa, io davvero... non so che dire e fare. È un racconto pieno di tutto, pieno di amore, rancore, di passi indietro e bugie, che poi porta comunque ad un'unica soluzione: quell'amore che ti sfianca, ti delude a volte e ti frustra... eppure è così essenziale.
Mi hai dato così tanti spunti di riflessione che penso ce l'avrò in testa per un po'. Un insegnamento su quanto quel sentimento non sia per tutti. Solo per pochi.
Che meraviglia, sono ammaliata. Innamorata delle tue parole.
Un lavoro perfetto,
un abbraccio,
Miryel (cosetta tua) |