Ciao, mi è piaciuta davvero molto questa tua breve storia e tanto che mi sono detta che era un peccato che fosse già finita. Mi sarebbe piaciuto leggere un proseguo, anche se mi rendo conto che il corpo della storia lo avevi già affrontato e sviscerato adeguatamente. Ma diciamo che sono una golosa, ecco...
Scritta davvero molto bene, senza errori (chiariamo: non che io sia andata a cercarli, ma ogni tanto alla prima lettura saltano fuori) e con uno stile lineare e molto fluido. La lettura scorre in maniera piacevole e lo stile ti aiuta a creare una sorta di tensione che, come un filo, unisce le prime parole alle ultime. Non ci chiarisci bene come siano finiti a fuggire da un pazzo con una motosega, sappiamo soltanto c'è un caso di mezzo e che Sherlock ha trascinato John fuori di casa. I dettagli non li conosciamo, ma non sono importanti. Lo sarebbero se avessi scritto una storia più corposa, come una long o una one shot più lunga e articolata. Per come hai impostato il tutto, i particolari non solo non sono necessari, ma avrebbero stonato con la struttura appesantendo e, di fatto, cancellando tutti gli sforzi di mantenere alta la tensione. Quindi no, non sappiamo poi molto di come ci siano finiti a uscire da un tombino, sappiamo che stanno scappando e questo tanto basta a far srotolare adeguatamente tutti i fili di trama.
Sherlock e John sono più vicini che mai, c'è un gran rapporto di complicità fin dalle primissime righe. Sherlock è molto a proprio agio con lui e lo stesso vale per John, anche se per i primi paragrafi sembra più che altro esausto per la gran corsa e che fatica a recuperare (giustamente). Mi è molto piaciuto come hai descritto il suo rimanere indietro, il fastidio che gli dà l'essere lasciato per strada. L'ho trovato un dettaglio realistico e che tu hai inserito al punto giusto ovvero quando Sherlock sembra essere sparito, ci parli delle sue lunghe gambe e della corsa svelta che ha, al contrario di John che oltre che essere affaticato, rimane anche indietro perché ha un fisico molto diverso da quello di Sherlock. Mi è piaciuto come hai sottolineato anche le loro differenze fisiche, altro dettaglio ma non poi così secondario. Specie se consideri che questa storia parla di una scena di pura azione e anche questo è importante perché va a costruire le singole caratterizzazioni (che ho trovato molto inerenti ai personaggi).
La scena che mi è piaciuta di più è indubbiamente quella in cui John tira fuori la pistola perché crede entrambi in pericolo. Il modo in cui hai mostrato il passaggio dal John ingenuo e affaticato al soldato pronto a combattere, è stato magnifico. Cambia tutto in un istante. E poi il modo in cui trascina Sherlock dietro di sé, per proteggerlo dal pericolo... mi è piaciuto tantissimo insomma. La tensione culmina proprio in quella scena ed è Sherlock a spazzarla via, in un momento che ho trovato davvero molto tenero. Non c'è nulla di esplicito, c'è soltanto una sorta di abbraccio e un tocco nel quale entrambi indugiano. Alla fine, quando tutto quello è ormai andato, John si dispiace che Sherlock l'abbia interrotto tanto presto ed ecco... ammetto che un po' è dispiaciuto anche a me.
Insomma, spero deciderai di scrivere di nuovo su loro due perché questa mi è piaciuta molto.
Koa |
