Ciao Eli :3
Anch'io amo Gerard e Erza, quando ho visto che ne avevi scritto non ho potuto lasciarmela sfuggire!
È uno scritto molto denso, la tensione si accumula man mano che si progredisce nella lettura. All'inizio inizio avevo immaginato che tra le braccia stringesse un Gerard ferito a morte o quasi e che portarlo alla Gilda fosse l'unico modo per salvarlo, ma ho sbagliato su tutta la linea.
L'idea che Erza abbia un figlio e parta per cercare Gerard che l'ha abbandonata, forse non sapendo della gravidanza, o forse sì - e sarebbe peggio -, è molto intrigante.
La scena che hai descritto, comunque, mi è piaciuta. Rappresenta la fragilità e al contempo la determinazione di Erza, tutto molto IC.
È amaramente ironico che proprio lei "abbandoni" suo figlio.
Grammaticalmente non ho nulla da ridire, brava ^^
Un ottimo lavoro; ci sentiamo presto!
Un saluto,
Mari |