Nonostante il concetto della perdita di memoria sia un'idea già presentata in diversi racconti, mi pare che questa ne sia comunque una discreta realizzazione. C'è qualche refuso qua e là, forse un paio di verbi coniugati erroneamente, ma nulla di drammatico né particolarmente fastidioso alla lettura.
Non risulta molto chiaro il come Connor abbia finito con l'essere disattivato, dato che se ne fa solo breve cenno. Dall'ultima battuta di questo capitolo, è lecito ritenere si possa trattare dell'azione di qualche detrattore degli androidi. Un semplice mitomane isoltato, o direttamente una piccola organizzazione anti-androidi?
Relativamente alla caratterizazione dei personaggi, mi sembra sia sufficientemente rispettata. Hank è brusco e irritabile come suo solito; Gavin è sempre uno stronzetto senza filtri tra cervello e bocca; Connor è molto analizzatore informatico, probabilmente come lo desiderava Elijah (o forse no).
Ho alcuni dubbi sulle informazioni contenute in questa parte del racconto.
Per esempio, di norma l'aumentare dello stress, per lo meno in un androide che sia deviante (perché di androidi macchine stressati non se ne vedono in giro molti), coincide con l'aumentare del suo desiderio di autodistruzione, che di solito si risolve in qualche eclatante tentativo di suicidio, tipo fracassarsi il cranio contro superfici rigide, buttarsi dal terrazzo di un grattacielo, sparasi un colpo in testa, darsi fuoco, e così via. Di androidi che si spengono perché sono stressati non ne ho visti. Si spengono di norma perché sono danneggiati e i biocomponenti non sono più nelle condizioni di mantenerli attivi.
Poi, magari la certezza non c'è, ma si può senz'altro dedurre: se possono aprire posti come l'Eden Club per soddisfare umani insoddisfatti, è abbastanza probabile che molti (se non tutti) degli androidi che escono dalla Cyberlife siano dotati di organi genitali. Ripeto, è un'ipotesi, ma tratta da un ragionamento abbastanza logico dedotto dall'andamento della storia, per quanto non avvallato da conferme “scritte”.
Un ultimo appunto. Elijah Kamski ha fondato la Cyberlife. Come fondatore ha, quasi certamente, la maggioranza delle azioni della società (vedi mega-villa sul fiume e stuolo di androidi al suo completo servizio). Morale: nessuno può “licenziarlo”, esattamente come nessuno può sbatterlo fuori da casa sua. Kamski si è dimesso dall'incarico di amministratore delegato, pare perché in disaccordo con gli azionisti della società, e ha lasciato la direzione ritirandosi a vita privata. Ciò non di meno dubito che sia per questo diventato un povero nessuno. Ergo: se il fondatore della ditta che ti ha prodotto ti dà un ordine, tu macchina non stai lì a rimuginare sul perché non è più il CEO della società, ubbidisci e basta, e pure in fretta, possibilmente prima che il suddetto fondatore si spazientisca e decida di smantellarti (considerando anche e soprattutto che ne ha le capacità).
Detto questo, visto il modo molto incerto con cui si è concluso il presente capitolo, sono ansiosa di leggerne il continuo, per sapere se Connor vedrà una nuova (e forse prima o poi definitiva) ddisattivazione a opera di squilibrati, oppure stavolta si salverà.
Alla prossima ^-^
Roiben
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