E tu credi che io abbia una parola di senso compiuto dopo aver letto una cosa del genere?
Io semplicemente non ho parole di fronte a questa storia.
E' qualcosa di mastodontico e tremendo, di tutto ciò che vorrei leggere in una fanfiction, ed è una delle poche in cui il rosso non indica soltanto le scene di sesso, ma di violenza, di dolore e sopraffazione sullo sfondo di un Natale che sembra soltanto una sorta di festa meccanica senza senso. Almeno, per la prima metà della ff.
Ho amato moltissimo la caratterizzazione che hai dato a questo Bankotsu, così riflessivo ed insofferente di fronte a quello che sembra a tutti gli effetti una sorta di tregime dittatoriale (a proposito, andrò a cercare questa serie con cui hai fatto il crossover. Mi piaccono tantissimo le storie distopiche), ma così dolcemente attratto e attento a quella ragazza con cui l'hanno fatto sposare. Dal canto suo, Kanna è proprio lei, così come l'abbiamo conosciuta, in modo che facesse da contraltare a Bankotsu e dimostrasse la sua ritrosia a qualunque tipo di uomo, semplicemente perché tale (e all'inizio poco importava che lui si prendesse cura di lei) e dunque prima o poi deciso ad ottenere il suo corpo. Scettica, fredda, insensibile, esattamente come vedrei Kanna in un altro contesto e comunque come l'ha presentata la Takahashi. Ma è una versione adulta, tartassata dalla violenza sessuale da parte di Naraku, dalle tante violenze perpetrate dai "clienti", la delusione da parte della sua stessa madre (e pensare che ci sono molti casi come questo) e la morte dell'unica donna che ha mostrato un minimo interesse per lei, Kagura, l'unica che abbia cercato di salvarla fino alla fine, al contrario della maestra di Bankotsu.
E niente, avrei tanto altro da dire ma altro non aggiungo che i miei più sinceri complimenti! :D |