Recensioni per
Il riflesso lontano
di Cecile Balandier
Cara Cecile,le tue parole sono un nastro che avvolge e stringe intorno al cuore. I tuoi scritti sono sempre pregni di forti emozioni:fai" sentire" più che leggere e mi mancano le tue storie. |
Cecile, non ti cerco di proposito eppure ti trovo... Un racconto asciutto, pulito, pieno di nostalgia, paura, struggimento. I pensieri di una donna innamorata, che sa che non potrà più vedere il suo amore, che sa che è il baratro che l'attende in fondo al tunnel, e non la luce. Eppure nessuno ha avuto le sue lacrime. Regina fino alla fine. Anzi più Regina che mai, proprio perché vicina alla fine. Una figura controversa quella di Marie- Antoinette che mi ha affascinata dai tempi delle medie. Bello e profondo senza fronzoli, colpisce al cuore. Bravissima 😍 |
Sicuramente stai attraversando con il tuo sentire, con la malinconica delicatezza che ti appartiene e che sei perfettamente in grado di far sconfinare in poesia, un momento della travagliata prigionia di maria Antonietta. Uno dei tanti. Ma sicuramente uno dei tanti in cui ancora un guizzo di vita si fa largo in mezzo alle umane miserie, un riflesso lontano, appunto. E sei straordinaria nel far emergere con la grazia dei colori pallidi di un'alba d'inverno, la volontà di non "sbiadire" del tutto, di non cedere un millimetro di anima ed orgoglio all'ineluttabilità del Destino. |
salve cara e buon anno, lieta di (ri)trovarti .. un pezzo che rispecchia i pensieri di Maria Antonietta dopo la mancata fuga di Varennes, del giugno 1791, da allora in avanti le condizioni peggiorarono.. al pari degli insulti e della tensione, sempre la ci devant Regina ne fu oggetto e mai i suoi nemici la videro piangere. Un riflesso lontano, si fissa allo specchio, è invecchiata e aspetta Hans, il suo ultimo e unico amore. Pezzo rarefatto e sospeso, sublime, a presto JQ |
Pensavi che mi saresti sfuggita???😉 Bel pezzo, molto malinconico, che ci fa rivivere gli ultimi giorni di vita di Maria Antonietta calandoci perfettamente in lei, nei suoi struggenti pensieri, facendolo vivere la sua decadenza come dinna e come sovrana. Splendido il momento davanti allo specchio: una descrizione raffinata, piena di colori e sentimento... sembrava di essere di fronte a un quadro. Chapeau mia cara... e buon anno |
Buongiorno. |