Questa storia è veramente bellissima, la tua anima trapela da ogni parola, i sentimenti raggiungono chiaramente il lettore e anche un completo sconosciuto potrebbe sentire che c'è una storia nella storia, una storia che parla delle lacrime piante a fatica di chi ha scritto tutto questo.

La narrazione in prima persona devo ammettere che mi piace moltissimo, permette proprio di vivere il tutto e le song-fic sono un mio debole, a maggior ragione che non è solo una canzone inserita nella storia, ma è la canzone alla radio, la dedica.

Hai espresso chiaramente tutto ciò che sentivi che fossi o meno capace di riconoscerlo come tuo. Ce ne raccontiamo tante, ma è anche vero che a volte la colpa ce l'hanno gli altri loro malgrado e che le loro azioni possono cambiarci.

Il resto te lo dico in chat perché è troppo personale, ma ti riconfermi uno scrittore incredibile, veramente.

Il tempo è tiranno: ho un sacco di roba da leggere, anche di tuo, e avrei voluto farlo seguendo l'ordine cronologico di pubblicazione... tuttavia, non posso certo ignorare un'annotazione come "SenMit" nell'elenco dei paring e non fiondarmici sopra come un'ape alla vista del suo fiore preferito... e pensare che ero solo di passaggio! :)
La storia è un concentrato di angst, ma hai descritto bene il tentativo di Sendoh di superare un muro che, alla fine, si rivela insormontabile. Purtroppo le situazioni, più spesso di quanto si creda, non evolvono come vorremmo e, per quanto a volte si provi a metterci una pezza, a indirizzare verso i binari che desideriamo, ci sono casi in cui si deve avere il coraggio di accettare che non c'è soluzione, se non quella di cambiare strada e lasciare che l'altra persona imbocchi la propria, anche senza di te. L'augurio che puoi fare è che, su quella strada, trovi qualcuno in grado di superarlo quel muro, un po' come è accaduto per Rukawa e Sendoh.
E Mitsui non poteva che essere il salvatore del porcospino... vero? :)
Grazie per aver condiviso questa fan fiction e alla prossima!

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...la sensazione che ho sentito per tutta la durata della lettura è stata di un dolore sordo al cuore e di un qualcosa che pulsava forte all’altezza della gola. Mi sono immedesimata nella tua sofferenza, tu che come Sendoh finisci sempre con lo sdrammatizzare, ed ho provato a capire cosa significhi tentare di aprire un varco con ogni mezzo possibile e finire col non riuscirci, non perché tu non abbia gli strumenti per farlo ma perché quello, forse, è un varco che semplicemente non si può aprire. Mi stupisci completamente quando presenti Mitsui e mi sento subito chiamata in causa, sono stata presuntuosa, lo so, ma ho avuto la sensazione che parlassi di me ed allora quel qualcosa che pulsava all’altezza della gola si è fatto più insistente.
Rimango infine a bocca aperta nel ritrovare, anche qui, anche in una situazione dove ti senti tradita, frustrata, delusa, la tua immensa bontà d’animo che fa apparire Sakuragi e che non lo colpevolizza ma anzi, lo reputa capace di aver raggiunto quel qualcosa che Sendoh non è riuscito a fare.
Non hai colpe, non c’è colpa nel non essere adatti a qualcuno e vale per te quanto per lei. Non tutte le persone sono fatte per vivere più di un pezzetto di vita insieme.
A livello meramente stilistico davvero niente da dire: ogni qualvolta scrivi una ff in prima persona, so già che ne uscirò in parte distrutta ed in parte arricchita.
Aspetto con ansia la maratona DB: i DVD non mi mancano ed ho un sacco a pelo pronto nel caso dovesse servire 😂
Sei bellissima ♥️
(Recensione modificata il 09/01/2019 - 08:58 am)

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