Valutazione del contest: Ti odio tanto che potrei morirne, di Setsy
Una cicatrice sul cuore, di Sildoryl
grammatica: 4.90/5
con una della ancelle/delle, errorino di battitura
Ottima grammatica, solo una piccolezza in una storia lunga
Sviste per le quali non sottraggo punteggio:
insieme di nascosto.” Dopo le virgolette alte il discorso va chiuso col punto fuori dalle medesime. Questo a meno di indicare uno specifico stile di una casa editrice. Ce ne sono, quindi ti segnalo questo dettaglio in caso partecipi ad altri contest dove il giudice è molto rigido su questi parametri.
stile: 9.75/10
Questa storia esprime in modo esplicito una vasta gamma di sentimenti dall'amore, alla gelosia, all'odio e alla sofferenza, che, grazie ad uno stile di scrittura incisivo e che lascia affiorare in primo piano le sensazioni trasmettendole al lettore, non si attorciglia in descrizioni prolungate e inutilmente ripetitive. L'antitesi sentimentale si porta così in primo piano che è il risultato che penso tu abbia cercato. Non ci sono picchi di linguaggio altissimo o aulico, ma pensando al fandom va benissimo che tu abbia modulato le voci dei personaggi in modo da privilegiare il loro IC, perché è sempre piacevole "sentirli" parlare in modo credibile. Anche il narratore in terza persona accompagna bene la storia, perché permette di dare pari risalto ai due protagonisti, pur essendo il punto di vista di Syr quello privilegiato. C'è molta introspezione, visto che alcuni degli stati d'animo non sono dichiarati, come l'amore per Thor, ma sei riuscita ad amalgamarla bene alle parti più discorsive, cosa non facile. Di norma l'introspezione funziona di più con la prima persona, invece hai mostrato sicurezza in questo scritto, credo che sia una tecnica narrativa molto tua. Per quanto riguarda la struttura del testo, i tre grandi blocchi sono proporzionati e la divisione si sente appena, lasciando un'idea di continuità non spezzata dalla sezione centrale che contiene i flashback, e le parti in corsivo sono adeguate e spiccano al momento giusto, non essendo un espediente di cui hai abusato. La sintassi è curata, con frasi abbastanza lunghe nelle quali non ti si mai persa e questa ― anche se non alza il voto perché "di mio gusto" ― penso che sia la scrittura ideale. Di solito si ricorre a frasi brevi per non contraddirsi, invece non ne hai avuto bisogno, e non posso non notare ancora che la storia si può dire priva di errori, quindi scorre che è un piacere.
IC: 15/15
Ti si destreggiata egregiamente in un IC che poteva rivelarsi insidioso. Infatti quando si crea un what if? come questi, viene spontaneo appoggiarsi ai personaggi originali. Mi spiego meglio: tante volte fandom che provengono dalla mitologia, dalla storia, vedono un'ibridazione tra versioni che in realtà è sbagliata. La Sif dell’Universo Marvel è più “pop”, logicamente, quasi femminista invece che solo guerriera, e ho ritrovato la sua grinta e determinazione unita a una femminilità non convenzionale, ma certo non meno interessante. I suoi trascorsi con Thor sono nebulosi, e questo corrisponde alla parte canonica, anzi, sei stata anche più vaga in modo ― presumo ― da trovarti libera di creare la tua crack paring senza renderla un triangolo. Potevi, ma hai preferito che Thor restasse qualcosa di vagheggiato invano, neppure una vera speranza. Questo limbo è di certo la condizione peggiore nella quale trovarsi per Sif, ciò che la indebolisce abbastanza da farla cadere in una rete abilmente tessuta… Loki è proprio un IC che cammina! Il signore degli inganni: è il suo nome, è quello che c’è nel suo animo. Qui siamo in una fase precedente il ritrovato amore fraterno per Thor, e comunque non è lui che soffrirà della sua scaltrezza, quindi è giusto vederlo agire solo per il suo tornaconto. Loki è un amante non un innamorato, non credo che nessuna donna abbia avuto il suo cuore, ed è chiaro che non poteva sfuggirgli la verità. Chi vuole manipolare il prossimo deve capire i suoi bisogni. Lascia che sia Sif a fare e disfare, come se lui si stesse solo prestando ad un gioco, a essere usato come diversivo, invece di provare piacere proprio all’idea di raccogliere quello che vorrebbe essere un dono per Thor. La superiorità sprezzante, la malizia e l’attitudine al tradimento sono espressi in modo magistrale. Thor in confronto è ingenuo, forgiato di altra materia. Lui è il supereroe, quello che salva Asgard e le persone che vi abitano e gli sono care. È anche fedele, insomma, persino col pensiero, perché non è sospeso tra le due donne, quella che gli interessa è Jane, la sua attenzione è concentrata su di lei, credo non si sia neppure accorto di niente. Cioè, intendo in questa tua storia, perché nulla vieta che in un tempo passato avesse avuto questa “più che amicizia”.
trama, sua creatività e credibilità: 9/10
La tua trama è soprattutto affine al canone, in quanto abilmente collocata come hai detto nelle note in un momento del film, diventando quindi un missing moment. Questo non può alzare la parte “creatività” del punteggio, ma non toglie nulla all’ottima cura e realizzazione del racconto. La storia è di genere intimista, anche se beneficiamo della voce narrante che nelle one-shot abbastanza lunghe credo oggettivamente sia la scelta migliore. La protagonista principale, Sif, rivive e poi prosegue la sua peculiare relazione con Loki, il dio degli inganni. Una scelta molto azzardata, la sua, perché la necessità di sfuggire ad uno stato d’animo triste e deleterio come quello della gelosia è assolutamente comprensibile, ma di tante persone che senz’altro sarebbero state onorate di quel tipo di attenzione da parte sua, ha cercato non solo il fratello dell’oggetto del suo amore, ma quel fratello. Pensava davvero che non avrebbe capito? Come ci fai notare dalla descrizione dello studio Loki è anche un mago, e poi sarà stato piuttosto evidente anche per qualche osservatore meno astuto. Thor in confronto è lentino, eh… gli intrighi, anche quelli bonari come una vicenda sentimentale, non sono il suo forte; per cui si occupa di combattere, di mettere in salvo Jane con la serenità olimpica (si può dire di un dio di Asgard?) che contraddistingue un eroe positivo a tutto tondo. All’inizio la dinamica degli incontri di Sif e Loki li vede ambedue più incerti, con quei baci insicuri. Poi lui cambia, diventa più malizioso, più forte, più cattivo. La desidera fisicamente e va bene, ma il piacere di sconfiggere la sua volontà, la sua integrità prende il sopravvento. Trovo questo passaggio molto IC, anche se lo dico qui perché è qualcosa che emerge proprio dallo scorrere dei diversi momenti. La fine negativa ma non terribile come ci fosse violenza fisica o nessuna via d’uscita è molto adatta a una storia adulta ma concentrata sulla vita privata di personaggi così d’azione, è molto equilibrata.
Improbabilità della coppia: 14/15
Questa bella coppia che hai scelto (molto più interessante di quella praticamente canon con Thor) purtroppo non si può definire molto strana. Questo naturalmente parlando della richiesta di questo contest dove non c'erano limiti di impossibilità se non quelli del sito. Non dico che siano due personaggi che in realtà sono legati o altro, però sembra piuttosto logico immaginare che non potendo avere un fratello si ripieghi sull'altro, è una formula usata in molte storie, perché nella confusione e sofferenza dell'amore impossibile, negato o finito questa scelta deve dare un senso di rivalsa. Il voto però non è affatto basso, perché hai evidenziato in ogni modo le differenze psicologiche di Loki e Sif, il loro non formare un vero vincolo d'amore, quindi lo spirito del bando c'è tutto. Quello che li avvicina sono diverse necessità, un appagamento di un desiderio individuale. Ovvio che una è vittima della situazione e uno ne trae vantaggio, e anche questo è stato davvero ben fatto perché nel contempo sono IC ma ci si immerge nella lettura credendo all'espediente che hai usato. C'è un bel lavoro di limatura nelle dinamiche di questa coppia che non risulta mai sopra le righe o priva di un suo senso.
titolo: 1.50/2
Un titolo che va dritto al cuore della vicenda. Si parla di un amore non corrisposto, e dell'inutile tentativo di scacciare quella sofferenza con un rimedio che non farà che peggiorare la situazione. Il titolo è appropriato, anzi è trasparente nelle sue intenzioni, quindi ha senz'altro il pregio di spiegare al lettore che tipo di racconto si trova davanti e questo è certamente un punto a tuo favore. D'altro canto paragonare la sofferenza che "segna" a una cicatrice è qualcosa di molto utilizzato, quindi questa frase non colpisce moltissimo.
gradimento generale: 3/3
Una storia davvero intensa e drammatica, molto di più che se la coppia fosse stata negata per la morte di uno dei due, o per una completa impossibilità. Ho apprezzato moltissimo l'introspezione implicita e in genere la tua scrittura molto scorrevole anche laddove la trama ti portava a rallentare. Qualche punteggio tecnico non pieno non inficia la bellezza della fiction, creata con mano sicura e conoscenza dei personaggi davvero apprezzabili.
totale: 57.15/60
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