Recensioni per
The end of the line
di Dida77
Fa tanta pena il forte soldato (super o meno che sia), perso nel dolore dei ricordi orribili di ciò che ha passato, che si sente incapace di tornare alla normalità, che non sa più nulla, che ha un solo punto fermo: Steve. |
Una delle cose più straordinarie di questa storia è la sovrapposizione delle due "atmosfere": l'amore, l'amicizia, il conforto, la cura, la tenerezza e l'incombente pericolo, la percezione di non essere ancora in salvo, la sottile tensione che li avvolge, così come l'amore, e la notte. |
Sai cosa mi colpisce, in capitoli come questo? La tua capacità di rendere vive le reazioni dei tuoi personaggi, sono così veri che è impossibile non cedere all'illusione di stare osservando, non visti, momenti di vita vera. Quasi una finestra privilegiata su un cortile di emozioni e sentimenti. |
La tenerezza infinita che lega queste due anime risalta nelle tue parole. Si percepisce con forza quasi sussurrata l'intensità del legame fra loro. sono tutto, l'uno per l'altro, amico, compagno, anima gemella. Lo sono sempre stati e lo saranno sempre, a dispetto di tutto e di tutti, del Male che ha cercato di separarli, del Mondo che forse non li capirà mai. |
Una cosa che amo tanto del tuo modo di scrivere è la capacità (che si sente che è innata, nessuno sforzo dietro a quelle parole) di trasmettere tutte le emozioni e le sensazioni dei protagonisti a chi legge. Fai immedesimare il lettore in entrambi i personaggi principali così da amplificare il tutto ad un livello di sensazione fisica. È sorprendente. Non sarò mai abbastanza grata per la tua decisione di scrivere e pubblicare. C'è un gran bisogno di autori genuini, veri. Di uno stile elegante e impeccabile, ma pulito e diretto, senza ghirigori e svolazzi inutili. I miei autori preferiti sono così. |
E il miracolo avviene. Un miracolo che il nostro povero Bucky dice a se stesso di non meritare. Ma avviene per entrambi (e per noi che tratteniamo il fiato per loro) e Bucky è vivo, febbricitante, esausto, ma vivo. Il modo in cui si affida e aggrappa a Steve, la fiducia (la fede) che gli permette di abbandonare ogni paura ed affidarsi a lui completamente. Le lacrime di sollievo di Steve, la delicatezza con cui tratta il SUO Bucky, la risolutezza con cui prende decisioni per aiutarlo sono commoventi. Non sono una coppia. Sono LA coppia. |
"Temi l'ira del quieto" recita un vecchissimo adagio. "Temi la vendetta del giusto" si potrebbe aggiungere. Eccolo lì. Lo ha trovato. Grazie al suo fiuto, al suo istinto, alla sua mente brillante e, soprattutto, alla forza dei suoi sentimenti. Ma apparentemente ha realizzato in un sol colpo il suo sogno e il suo più grande incubo. E quelle lacrime dicono tutto. Stupendo. |
Mi piace come Steve, integerrimo per natura e definizione, riesca a passare sopra a tante cose (e sa bene che la sua coscienza gliele presenterà prima o poi incluse nel prezzo da pagare) pur di ritrovare Bucky, pur di avere anche una minima speranza di salvarlo, di riaverlo con sé. Da la misura esatta della incommensurabililità di ciò che prova per lui. |
Eccomi cara^^ |
Eccomi^^ |
Questo è un capitolo che porta alla fredda e cruda realtà. Saranno pure supereroi, ma è una situazione che sa di vissuto, di umano, di normale. Dannatamente vero e doloroso. Sottolineo alcune cose, come la ricerca della bacinella, che pare un dettagli stupido, ma fa del tuo scritto u a storia bella e credibile. |
Rieccomi ^^ |
Per gli altri è il Soldato d'inverno, un problema, da neutralizzare. Per lui è Bucky, il suo Bucky. Deve trovarlo perché altrimenti perderà anche se stesso, la sua vita dipende da questo. |
Finalmente, dopo sette capitoli, un po' di 'fluff'. (Anche se un po' angst.) |
Adoro il rapporto che hanno Nat e Steve, ci sono sempre nel caso servisse e Nat in questo caso mi è sembrata tanto una mamma orsa. |