Recensioni per
Black Holes and Revelations
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/01/22, ore 20:09

Avevo già amato i tuoi Alice e Tannant e sono tornata davvero perché avevi l'assoluta certezza che li avrei amati un po' di più e così è stato.
L'altra storia era colma di dolore, con il pensiero di essere morti e basta o di essere vivi e lontani, ma questa...
Questa è un qualcosa che non ti so spiegare.
È stato bello vederli giocare a "vedersi" e ascoltare le idee assurde del Cappellaii sulle dimensioni della fronte e del naso — come se la vedesse per la prima votla, come se questo cambiasse il sentimento che li lega — e sentire una tra le più belle dichiarazioni d'amore mai fatte.
"Non ti ho mai detto che mi sono innamorato di te, me ne sono dimenticato" è una delle frasi più reali mai dette, perché è così: a volte diamo per scontato che la persona che amiamo sappia cosa proviamo, come se il processo avvenuto in noi in cui l'affetto è diventato amore fosse per forza uguale anche nell'altro.
Mi sono emozionata tantissimo quando Alice e lo ha baciato e poi ha poggiato la testa sul suo sterno — la fronte sul cuore, il naso sul cuore — e quando ha pianto perché in qualche modo lo ha ferito e l'unico modo per farsi perdonare è quello di essere reale e di mantenere la promessa di non andare mai più via.
Chi lo vuole un mondo senza il Cappellaio? E chi lo vuole un mondo senza Alice che ha un naso troppo piccolo, che ha la bocca che non combacia con quella di Tarrant, ma quando lo bacia è esplosioni di stelle e bruchi e farfalle nello stomaco e ovunque?
Mi fa sempre piacere tornare da questi parti e spero che scriverai ancora di loro perché sono personaggi che piacciono molto, ma scritti da te sono capaci di creare amore ❤

A presto

Recensore Master
20/07/21, ore 09:33

Ciao carissima! Eccomi qui per l'ultimo Scambio Libero del Giardino di EFP!
Ho sbirciato il tuo profilo visto che non avevi dato indicazioni su dove volessi che si passasse, ho visto il sottotitolo Alice/Tarrant e niente, mi ci sono fiondata! Amavo molto questa coppia quando ero diciamo più piccola, perché ho visto il live action Alice In Wonderland da piccola e mi era apparso assai evidente che tra Alice e il Cappellaio ci fosse qualcosa di più della semplice amicizia. Col senno di poi, quel film è assai discutibile nella sua realizzazione e scrittura, ma a me continua a piacere nonostante gli evidenti difetti, di conseguenza amo questa coppia di cui non ho mai letto nulla a conti fatti.
Sapevo di andare sul sicuro gettandomi su qualcosa scritto da te dedicato a loro, e devo dire che hai saputo cogliere la personalità bizzarra del Cappellaio riuscendo comunque a renderlo romantico, innamorato, disperatamente bisognoso di Alice e profondamente da lei ricambiato in questo loro amore così particolare ma così... lontano. È bello immaginare che nel frammento del film, lei scelga di restare, di mettersi con lui, di restare per sempre ciascuno nelle braccia dell'altro e di unire le loro bocche anche se sono "asimmetriche", ma in un certo senso è proprio bello questo concetto, perché nonostante non combacino e abbiano forme strane, riescono a stare insieme e funzionano insieme.
Bene, ti aspetto per Battleground! Ci vediamo al prossimo capitolo!
Rory

Recensore Master
22/01/21, ore 08:26

Tesoro. Eccomi. L'altra sera ho rivisto Alice e quando mi sono accorta che c'era una storia tua in questo fandom l'ho trovato un segno del destino <3
Il tuo stile è sempre una meraviglia e non c'è volta che non ti legga senza arrivare alla fine della storia con le lacrime agli occhi. Io adoro questi due eppure dubito che sarei mai in grado di scriverne, perchè non so parlare la loro lingua. Tu ci riesci. Non sono abbastanza matta per questo mondo così onirico e colorato, che tu sai dipingere tanto bene.
I dialoghi. I dialoghi sono pazzeschi, mi pareva di trovarmi davanti a una scena tagliata del film. Il gioco di vedersi è esattamente una di quelle cose che potrebbe inventarsi Tarrant, e mio Dio, che tenerezza assurda mi ha fatto vederlo saggiare ogni piccola discrepanza fra la sua fisionomia e quella di Alice, fino ad arrivare alle labbra, con quel bacio meraviglioso. Mi spezza il cuore immaginarlo tanto solo e triste, attendere con pazienza il ritorno della sua Alice. Sono due anime che si cercano da sempre, che non hanno senso l'una senza l'altra: il momento in cui Alice si rende conto di non voler vivere in un mondo dove Tarrant non esiste te lo giuro, mi ha fatta piangere, perchè sì, è esattamente così, è troppo canon ed è come vorrei fossero andate le cose, perchè Alice appartiene infinitamente di più a Sottomondo che non alla nostra realtà.
Le descrizioni sono spettacolari, io davvero non lo so da dove ti nasca tutta questa poesia, come tu riesca a gestire un lessico così struggente, alto e ricercato, senza mai suonare esagerata: ti invidio veramente un sacco **.
Carissima, ti ringrazio di avermi regalato lacrime e sorrisi, questa mattina: è stato un bellissimo modo di cominciare <3

Un abbraccio grande,

Benni

Recensore Master
07/10/20, ore 11:37

Recensione premio per essersi classificata al primo posto e aver vinto il premio speciale "Miglior stile" al contest "La mia OTP in 500 parole": 2/5

Ciao cara! Mi scuso se interrompo le recensioni sulla tua SanSan ma sono arrabbiata (chiaramente non con te) perché l'avevo annotata in un documento del blocco note che è sparito nel nulla cosmico del mio pc. Quindi devo recuperare la calma prima di riscriverla; ma, siccome oggi sono in attesa di un corriere e ho pochi impegni, passo a recensire questa altra tua storia. E ti avviso che questo è l'ultimo Fandom che abbiamo in comune, i prossimi commenti saranno più generici, quasi come stessi leggendo delle originali.
Sono un po' emozionata, perché amo questa coppia ma, a conti fatti, questa è la prima fanfic che leggo su di loro, quindi mi hai un po' aperto un mondo totalmente nuovo e che mi incuriosisce parecchio.
Come al solito, inizio con il dirti che il modo in cui scrivi è veramente bello e accattivante, usi sempre un lessico variegato ma adatto alla situazione, insomma è davvero un piacere leggerti. La storia è molto semplice da seguire, anche perché non è lunghissima (e di questo ti ringrazio, ho molto talento a scegliere di recensire OS lunghe come la lista dei debiti di Paperino), e nel complesso è stata una prima volta piacevole.
La scelta del gioco è, a parer mio, geniale. Inizialmente mi era sfuggito il senso ma, verso metà storia, è diventato tutto meravigliosamente chiaro ed è stata un'idea che ho apprezzato veramente moltissimo. Peraltro, volevo dirti che ho trovato sia Alice sia il Cappellaio (soprattutto il Cappellaio) di un IC spaventoso, cioé sono identici a come li ricordavo.
La parte romantica è stata inserita con naturalezza e in una maniera che ho francamente adorato, il gioco del vedersi si è rivelato veramente azzeccato, per come lo hai utilizzato. Soprattutto la parte delle labbra è molto ben pensata e il bacio è descritto veramente benissimo, è stato dolce e coinvolgente allo stesso tempo. Mi è piaciuto come hai parlato di imparare a baciare, che è una tematica (sebbene distante dal mio usuale angst) che mi fa sempre piacere ritrovare.
Ma, sebbene la storia sia molto romantica, il dramma qui c'è e si vede. La reazione del Cappellaio è di una malinconia devastante, che mi ha mangiata letteralmente viva.
Mi dispiace quasi essere così sintetica, solitamente mi dilungo molto di più, ma oggi davvero non ne ho la forza - me l'hai strappata via, con questa storia meravigliosa, che davvero non ho più parole per commentare. Mi è piaciuta immensamente e mi ha fatta dimenticare della mia irritazione per le recensioni perdute, quindi grazie.

Ci vediamo alla prossima, pian piano lascerò tutte queste recensioni.
Gaia

Nuovo recensore
22/05/20, ore 03:21

Credimi, io di rado recensisco e di rado faccio complimenti.
Leggo da quando ho più o meno cinque anni e voglio che tu sappia che le ultime frasi di questa storia sono fra le più potenti, profonde e spiazzanti in cui io mi sia mai imbattuta.
Non so se tu scriva di professione, o se tu lo faccia solo per divertimento; spero per i lettori presenti e futuri che tu lo faccia di mestiere.
Detto ciò ho sempre pensato che l'ambizione massima di ogni scrittore sia poter arrivare ad affermare con certezza assoluta che parte di ciò che volevano comunicare è entrata a far parte della vita di un lettore e che quel lettore non la dimenticherà mai.
Beh, tu l'hai fatto.
Eccome se l'hai fatto.
E per questo ti ringrazio.

Recensore Master
02/05/20, ore 13:47

Ciao :)

Sono venuto qui pensando che, almeno un po’, la storia di Alice e del Cappellaio Matto potevo dire di conoscerla, mentre invece mi sono reso conto soltanto adesso di non conoscerla affatto e che tu, con questo bellissimo viaggio tra i sensi e i sentimenti dei due protagonisti, mi hai praticamente spalancato davanti un mondo nuovo. Lo approfondirò? Chi lo sa! Nel frattempo posso dire di avere avuto l’immenso piacere di leggere questo racconto.

Non avevo mai pensato che potesse esserci questo, tra Alice e il Cappellaio. Ma è così nella storia? Sinceramente non me lo ricordo, io non ho visto il film e nemmeno ho letto il libro, le mie conoscenze a riguardo si basano soltanto sul film a cartoni della Disney, che devo aver visto una o forse due volte quando era piccolo. Per cui, la memoria non mi aiuta e mi affido completamente a te.

Ma non mi importa cosa sia originale o cosa sia stato inventato da te. A me importa solo che ho appena finito di leggere un racconto meraviglioso, scritto benissimo, un vero e proprio tuffo nella psiche di due personaggi tra di loro molto differenti e lontani, eppure legati a doppio filo da quel sentimento che non erano mai stati capaci di esprimere fino a questo momento, quando compare quasi come un gioco.
Perché in fondo l’amore è davvero un gioco, un gioco che non si quando inizia né come finirà, e di cui non esistono regole fisse, perché le regole le scrivono i partecipanti mano a mano che vanno avanti.
E poi questo porta calore nel cuore di entrambi, e consapevolezza, e sarà che sono io che sono troppo romantico o chissà che altro, ma leggere della presa di coscienza di un amore che fino a quel momento era stato nascosto nel fondo dell’anima di entrambi mi ha fatto davvero piacere.

Il Cappellaio ha sempre dimenticato di dirle di essersi innamorato di lei. E Alice ha compreso solo adesso di averlo sempre amato. Ora però sono insieme, stretti tra le braccia l’uno dell’altra, le bocche avvinte in un bacio che non sembra voler finire mai, e si amano davvero, e si vedono e sono insieme.
Mi è piaciuto tantissimo come si fondano insieme elementi concreti e reali, legati ai loro corpi - le mani, le costole, il seno, i cuori, le bocche, tutto quanto - con elementi onirici che rendono l’intera narrazione sfumata, quasi priva di contorni, come se ci fossero soltanto loro due, mentre il resto non esistesse davvero.

È stata davvero una lettura piacevole e inaspettata, ti faccio tanti complimenti!
A presto!

Recensore Master
30/04/19, ore 21:43

Eccomi anche io qui per lo scambio del giardino.
Ho deciso di commentare questa storia non solo per il fandom che adoro, ma anche per il titolo (Muse mannaggia a voi).
Lo scritto si presenta molto bene. Se all'inizio pensavo che fosse abbastanza Angst alla fine mi sono dovuta ricredere. Mi è piaciuto tantissimo l'introspezione del cappellaio matto, che adoro tantissimo, con i suoi momenti di delirio e di come sia così sottile il confine la realtà dall'illusione. Confine rotto non appena capisce di avete alice davanti, anche lei descritta magnificamente nei gesti e nelle parole. L'ic dei personaggi è impressionante, specie nei dialoghi. Ottimo lavoro. Sono davvero felice di averti letta.
A presto
Missredlights

Recensore Master
14/04/19, ore 21:46

Ciao carissima <3 
Eccomi qui a recensire questa storia su Alice in Wonderland di cui ho guardato solo il primo film perchè il secondo non ho avuto tempo di vederlo, accidenti a me!
Visto che amo le tue storie ho deciso di passare in questo tuo scritto quindi corro a leggere!
All'inizio ho pensato che fosse una storia molto Angst, insomma il nostro cappellaio che si perde nei meandri della propria testa non è propriamente facile da concepire per un carattere folle come lui, anzi incompreso oserei dire.
Lei lo continua a cercare, richiamandolo in quella realtà in cui entrambe si cercano, si vedono come se non fosse una cosa così semplice e basilare; Lui la prende bonariamente in giro sui suoi tratti asimmetrici perchè lì, in quel Paese è lei l'intrusa, è lei quella diversa <3 
I loro baci sono sentiti, intensi ed estremamente carichi di sentimento, ciò che lei sente tu ce lo mostri con quel corpo spezzato e dilaniato che cerca la propria metà, complimenti perchè sei davvero brava a creare giochi di parole che evocano immagini a dir poco stupende <3
La promessa di lei che non se ne andrà più è così agrodolce da essere dolorosa, sì insomma è angst nonostante sia perfettamente carica di amore e di sentimenti, che ci puoi fare tu se l'amore è talmente forte che fa male?
Uno scritto spettacolare perchè ripeto sei in grado non sol odifarci leggere delle semplici descrizioni, ci mostri un mondo tutto tuo o per meglio dire dei tuoi personaggi dove finzione e verità si intrecciano in maniera armoniosa e per niente effimera.
Brava, dico sul serio, sei davvero brava a rendere queste scene <3
Ho amato dalla prima all'ultima parola, complimenti.
Tu riesci a far sgorgare l'amore anche dalle parole stesse che usi, anche l'angst ci fai sgorgare e molto ma a noi piace così,un pò doloroso e un pò piacevole, siamo tutti in fondo alla ricerca di quello no XD
ok, detta questa cavolata sparisco nei meandri del mio account e mi ritiro per deliberare (?) .
Ciao ciao carissima!

Recensore Master
14/04/19, ore 13:41

Che meraviglia questa storia!
È poesia pura!
Hai saputo infondere in questa OS l'atmosfera surreale di Alice, di più: hai trasformato Alice e Tarrant stessi nel Paese delle Meraviglie, ed è assolutamente spettacolare!
Amo la storia di Alice e, sebbene non sia stata una fan dei film, ho amato Alice e il Cappellaio, il loro rapporto.
Non so davvero cosa dirti su questa storia perché sono in sollucchero.
Ho trovato solo una piccolissima svista ("sinuose composizione drammatiche" -> composizioni), ma per il resto è perfetta (tanto che l'ho inserita di corsa tra le storie ricordate): il lessico è semplice ma non banale, la caratterizzazione dei personaggi è perfetta.
Forse avrei apprezzato un po' più di ritmo, ma non ho idea di come avresti potuto costruirlo, quindi niente da dire, se non complimenti e, mannaggia a me che non ti ho "scoperta" prima.
Alla prossima. ^^

Nuovo recensore
24/03/19, ore 12:11

Ciao, tesoro!
Eccomi qui, finalmente approdo anche su questa One-shot che mi ha ricordato ancora una volta perché amo Alice e il Cappellaio Matto, sia presi singolarmente che in coppia.

Come sempre, dal punto di vista stilistico e narrativo non ho assolutamente nulla da ridire perché è tutto perfetto.
La lettura è scorrevole e piacevole, ti coinvolge già dalle prime parole e non ti fa mai staccare gli occhi dallo schermo.
Se c'è una cosa che amo alla follia dei tuoi racconti è la capacità che metti sempre in evidenza di conoscere a fondo i personaggi di cui parli, come se li avessi inventati tu.
Ogni volta arrivi sempre a scavare così a fondo nelle loro menti, nei loro corpi e soprattutto nelle loro anime, che riesci sempre a trovare qualcosa di nuovo, diverso e speciale.
Il modo in cui li rendi “tuoi” ha davvero dell'incredibile.
Che Alice e Tarrant siano innamorati, penso sia palese. E il fatto che il loro amore nei film sia stato non dico sminuito, ma messo in secondo piano, proprio non mi va giù.
Ecco, possiamo dire che in questa One-shot abbiamo tutta l'altra faccia della medaglia: loro sono consapevoli di amarsi e lo sono talmente tanto da arrivare a soffrire l'uno per l'altra.
Che se Tarrant sta male, anche Alice sta male, e viceversa.
Questa continua ricerca dei propri corpi, dei loro volti che si sfiorano con le più fragili estremità, questo guardarsi per davvero in mezzo all'illusione è sì straziante, ma anche bellissimo, meraviglioso e incomparabile.
Hai fatto del loro dolore, dei loro sguardi e dei loro gesti ciò che più li caratterizza e li unisce.
Loro due, che gli occhi del mondo sembrano tanto strani e strambi, in realtà sono puri e bellissimi.
Grazie, tesoro. Grazie per aver reso loro giustizia, perché la meritavano fa fin troppo tempo.
Alla prossima!

Harriet;

Nuovo recensore
19/03/19, ore 10:47

Tesoro, sono finalmente qui!
Mi dispiace averci messo così tanto, ma anche dopo la sessione il pc l'ho visto perlopiù di sfuggita, e non amo recensire dal telefono. In ogni caso, ho recuperato questa meravigliosa storia e cercherò di recensirla senza delirare troppo *___*

Da dove partire? Partiamo dallo stile. Sai già quanto apprezzi il tuo stile sempre molto poetico, ma qui. Qui l'ho trovato totalmente sposato con l'atmosfera del film, ogni metafora si inserisce perfettamente e rispecchia quel che per me è il mondo del Cappellaio. Il mondo che Alice ha fatto suo. E il modo in cui descrivi cosa significhi amare lui alla fine? È tutto così perfetto T^T
Non finirò mai di stupirmi il modo in cui aderisci ad ogni universo e personaggio di cui scrivi, tesoro, è veramente unico e meraviglioso!
E a questo proposito, ho trovato bellissimo e davvero centrato che la loro interazione inizi con una sorta di gioco. Alice è così 'asimmetrica', i loro volti non combaciano in nessuna parte... o forse sì?
Stupendo anche come hai trattato la questione del reale/non reale, con Tarrant che crede di star solo immaginando Alice. Potrei sbagliarmi perché è passato un po' da quando ho visto il film e ne ho ricordi un po' vaghi, ma mi sembra proprio che lui fosse convinto che Alice non fosse davvero lei nel secondo film, giusto? Tutto il tema del dolore di separarsi e del "non sei davvero qui" mi pare venire da lì, e lo fa in maniera ottima.
Davvero, non so più come dirlo, ma questa storia mi ha raggiunta e toccata con ogni singola parola. Non so proprio come riesci a rendere le tue storie così perforanti, tesoro, ma non smettere mai di farlo. ❤️

Ti rinnovo ancora i complimenti per tutto: per l'intensità dell'introspezione, per l'IC dei personaggi - che sono loro, sono proprio loro -, per lo stile e per la cura al testo. [Ho trovato un unico refuso: "sinuose composizione drammatiche" invece di "sinuose composizionI"].

Ti mando un bacio, spero di riuscire a ripassare molto presto da te! :3

Mari

Recensore Master
15/02/19, ore 18:20

Buonasera! Finalmente riesco a passare da queste parti, perdonami davvero per il ritardo!
Con questo titolo non poteva non attirarmi, questa storia, adoro i Muse <3
Quando leggo le tue storie arrivo alla fine con il respiro mozzato. I tuoi scritti risultano enigmatici, adoro le tue descrizioni perché sono tutt'altro che banali e utilizzi le parole in modo bellissimo, tanto che ogni frase sembra studiata alla perfezione **
Mi è davvero piaciuta questa one-shot - come gli altri tuoi lavori, del resto - e mi hai fatta innamorare di questa coppia, non avevo mai letto nulla su di loro ed è stata una bellissima scoperta **
Ho adorato il momento in cui il Cappellaio paragona il suo viso a quello di Alice, e ho adorato tutta la dolcezza e l'atmosfera onirica che si percepisce in ogni riga. Mi mancavano le tue storie proprio per l'aria irreale che riesci a dargli. Scrivi in modo particolare, originale, e io amo il tuo stile, te lo avrò detto già un milione di volte probabilmente <3
La descrizione del loro bacio è perfetta, è dolcissima, ti è venuta benissimo **
Come al solito leggerti è stato un piacere! :)
A presto!
fumoemiele

Recensore Master
15/02/19, ore 16:12

Ciao, sono qui (in ritardo perenne) per lo scambio dal gruppo Boys Love. Che dire... wow. E' l'unica parola (anzi, l'unico verso) che riesco a dire dopo aver letto questa breve OS.

Ma comincerò dal principio e, quando avrò finito, mi fermerò (semicit).

Iniziamo, quindi, col dire che la ship mi sembrava molto interessante e, dopo aver letto questo racconto, ho confermato la mia opinione. Analizzando il Cappellaio Matto (un bellissimo personaggio che può essere letto in tanti chiavi diverse, per quanto è complesso e profondo) vediamo un uomo che soffre per amore o, meglio, per la lontananza del suo amore. Lui si strugge perché Alice è lì ogni mattina nella sua testa ma non è fisicamente presente; impazzisce, perché la vuole e desidera poterle dire che la ama, brama i suoi baci e lei scompare.

Il contesto nel quale è ambientato questo racconto è molto simile a quello di Carroll; Tarrant si trova nel suo "Mondo delle Meraviglie" dove è libero di poter giocare, fare follie perché lì si è tutti matti e la sobrietà, la serietà, la noia, l'abitudine sono cose tenute ben lontane. In questo racconto sei riuscita a sottolineare proprio l'atmosfera giusta, unendo quel nonsense che caratterizza l'opera originale attraverso espressiono come "La sua voce squillante le avvitò le orecchie".
"Avvitare le orecchie" non è proprio un modo di dire usuale e lo trovo pertinente all'atmosfera che è stata generata nella storia.

Alice, invece, risulta quasi più emblematica; è reale? E' finta, asimmetrica, lontana, vicina, presente, assente? Se ne è andata, è tornata, lo ha lasciato, è con lui? Lei, immaginaria o reale, gli sta accanto, asseconda quelle follie quasi divertita e i due si baciano.

"Alice. Non sono mai riuscito a dirti di essermi innamorato di te. Mi sono sempre dimenticato."

Tanta tenerezza in questa frase!

Il finale mi ha lasciata, poi, a bocca aperta. Ti confesso che quel "Ci fa male stare lontani. Ci fa proprio male." mi ha instillato un dubbio, Alice era lì per davvero? Nella mia forte passione per l'Angst sono tentata di rispondere "no" ma oggi mi sento romantica e voglio credere sia così.

Per cui non mi resta altro da dire che sono arrivata alla fine e quindi mi fermo, lasciandoti però i miei più sinceri complimenti.

Un abbraccio!

Recensore Master
10/02/19, ore 22:45

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio del Giardino! Sono sempre entusiasta di leggere i tuoi lavori, e devo ancora riprendermi dal colpo al cuore/doccia d'acqua gelata/pianti su pianti che è stata "All’ombra dei Pugnali"…quindi ci gettiamo sullo shipping. Anche se, esattamente come per Labyrinth, mi è sempre difficile tracciare la linea dell’angst nelle tue ship, perché ci sono alcune descrizioni che mi spezzano il cuore da quanto sono belle, sul filo della tristezza ma magari inserite in un contesto romantico. Ecco, questo è un contrasto che adoro, e che ho amato anche in questa one shot. 
Well.

Iniziamo subito col dire che adoro la ship, e credo che questa sia una delle trasposizioni più belle che abbia mai letto – e più in character, per tutta la durata della shot. La prima cosa su cui mi voglio soffermare, perché forse era la più difficile, è la follia che dovrebbe permeare tutto il racconto: i due personaggi sono, per definizione, pazzi.
“Tutti i migliori sono matti”, giusto? Ecco, credo che tu renda benissimo la follia dei due personaggi, a volte lucida e a volte completamente senza senso apparente, che però si completa quando sono insieme. Un senso generale di “pazzia” viene conferito alla shot non solo dai dialoghi (che ho adorato, ma ci arriviamo) ma anche dai termini e immagini che usi, a volte stravaganti: sto guardando a quel le costole si erano spalancate frenetiche che ho ADORATO, ha un senso di profondità quasi gore, eppure è gestito sotto una luce che non è per niente inquietante, oppure La sua voce squillante le avvitò le orecchie . Sono tutti termini che si adattano alla perfezione al contesto, che stonerebbero in una fic normale ma che, a mio parere, non fanno che rendere giustizia ai personaggi e alla loro caratterizzazione, al rapporto che li unisce. Il cappellaio Tarrant Hightopp di Johnny Depp ha sempre avuto una nota triste, per come l’ho visto io, quella follia che va verso la genialità ma per questo lascia spazio a momenti di gelo: magari era il tocco di Burton, ecco, o magari sto sparando cavolate a raffica, ma ho rivisto questo senso cupo nella shot, in rari frammenti. Ad esempio nella metafora che utilizza, quella del becco di corvo che gli preme contro il cuore, o il fatto che sembri insinuare che nulla di tutto ciò che accade è reale, o la descrizione del vestito da sposa sgualcito.

Anche la fisicità dei personaggi passa da momenti di grandissima tenerezza (quando “confronta” i loro volti, o tutti i modi in cui Alice impara a baciarlo, e io te lo dico mi sono SCIOLTA perchè è un paragrafo di bellezza immensa) a descrizioni crude, come “ Lei aveva un livido allo stomaco, lui un taglio tra le vertebre ” che ricordano la natura bizzarra, incrinata, di questi due. Si passa dai giochi alle cicatrici, alle lacrime. Leggendo (e di nuovo potrei dire cavolate, ma credo che questa shot si presti moltissimo all’interpretazione) ho avuto la sensazione che la realtà, la vita “oltre lo specchio” premesse costantemente contro Alice e il Cappellaio, rischiando di separarli. Alice ne ha chiaramente paura, nonostante prometta di non separarsi dal Cappellaio, mentre lui appare ancora una volta triste, quasi rassegnato direi a caldo (per via di quel “Mi lascerai di nuovo solo? È così?” che non mi è sembrato per niente una domanda) ma anche estremamente lucido verso la fine.
Per tutta la parte centrale, prima delle rassicurazioni, ho avuto questo senso di stretta al cuore/urgenza in cui non capivo bene se fosse tutta un’illusione, ma ero anche catturata dalla dolcezza e dalla delicatezza con cui hai reso il loro rapporto. 
Devo ancora decidere se preferisco pensare che siano insieme in un mondo di giochi, in cui tutte quelle meravigliose parole con la M possono rappresentare il loro presente insieme, o se devo rassegnarmi a quella vocina che mi dice il costante utilizzo della parola “illusione” non è un caso :< E poi c’è quella menzione alle nebbie dell’oppio che mi fa mooolta paura. Non lo so, per una volta voglio sperare in bene!


Lo stile è meraviglioso: è sempre una garanzia con te, ma in questo caso ho adorato come hai giocato con le parole e come ti sei lasciata andare a descrizioni che sono, allo stesso tempo, poetiche e incredibilmente vivide.
Unito alla gestione da brividi dei personaggi e della loro “pazzia” – com ho detto a tratti cupa, ad altri giocosa, ad altri ancora passionale – e alle citazioni del film (e che il film a sua volta prende da altre fonti, come le sei cose impossibili prima di colazione) ho trovato questo lavoro affascinante, oltre che bellissimo. 
Sono sicura che rileggerò perchè sono convinta che sia una di quelle fic che vanno rilette per scoprire sempre nuove sfaccettature, e non so davvero da dove iniziare a farti i complimenti.
É tutto bellissimo, ma allo stesso tempo in maniera completamente colorata, folle, originale (perchè, diciamocelo, non sono una ship classica in nessun senso) e a volte distante. Chapeau davvero su tutti I fronti, perché la stamperei e incornicerei per la gestione del lessico e dei dialoghi, dei personaggi e delle figure retoriche.

Quindi, niente, l’ho messa tra i preferiti e non vedo davvero l’ora di leggere ancora qualcosa di tuo su questa ship, perchè mi hai lasciata (ancora una volta, ma direi un pochino di più del solito e non pensavo fosse possibile hahah) senza parole.



<3

Recensore Master
10/02/19, ore 16:34

Ciao carissima!
Che bello tornare a leggere qualcosa di tuo, dopo tanto tempo...
E che storia.... io non ho visto entrambi i film di Alice, solo il primo, ma posso dirti che ho un ricordo molto vivido dell’adattamento di Tim Burton, che tra l’altro mi piace tanto come regista, comunque devo dirtelo; mi hai lasciato senza parole!
È una storia profonda, così intrinsecamente malinconica cheti lascia lì col fiato in gola e gli occhi lucidi.conoscevo già il tuo stile di scrittura, così poetico, così barocco, così vivido e corporeo,ma qui ti sei superata.
Hai saputo descrivere ogni cosa in maniera che chiunque legga venga trasportato lì, proprio dove sono loro Alice e il cappellaio,.
Che bacio poi, dove tutto parte da un gioco e finisce come incastro imperfetto, ma struggente di labbra e pensiero.
Alice è coraggiosa, Alice vuole restare,Alice sa di amare Tarrant. Lui però è fragile, non sa crederci davvero. Non sa se la sua Alice è davvero lì, se resterà. E lei lo rassicura, prima coi gesti, poi con le parole.
Splendida la dichiarazione del cappellaio: “Alice. Non sono mai riuscito a dirtis di essermi innamorato di te. Mi sono sempre dimenticato”
Lui ha paura di perder la, di svegliarsi e scoprire che lei era solo frutto della sua immaginazione.
E quando Alice ribadisce di essere davvero lì, ci ho creduto, fino al finale, struggente,dove il dubbio che loro non siano realmente vicini, mi ha spezzato il cuore!
Complimenti davvero una storia meravigliosa!
A presto.
Ladyhawke83

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