Recensioni per
Le colpe di un amico scrivile nella sabbia
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/05/19, ore 14:52

Ma che belli questi due e il loro rapporto che va oltre tutto.
La comparsa di Pullings è molto toccante, così come le sue parole:

“È nelle mani di Dio,” ripeté il medico.
Il giovane si costrinse a un lieve sorriso e rispose: “No, è nelle vostre, dottore, che con il vostro permesso mi danno molto più affidamento.”

Stupende.

La storia vola già come il vento e si legge che è un piacere. Grazie mille.

Un abbraccio,
L.

Recensore Master
22/04/19, ore 17:20

Buon pomeriggio.
Ecco qualcuno che non ti aspettavi, vero? Sono come la sorpresa dell'uovo di Pasqua. xD Solo che, come vedi, balzo fuori sempre in ritardo.
Buona Pasqua anche se ormai è tutto finito! Meglio tardi che mai, però, come direbbe il saggio xD
Una narrazione pacata, dolce, in questo testo. Sì. Rilassante.
Ho apprezzato.
Hai sempre il tuo stile, la tua solita maturità. Anzi, secondo me sei migliorato ancora di più! Sei sempre stato un grande eh, però si può sempre migliorare e mi pare che tu lo stia facendo, con passione,costanza, interesse. Scrivere fa bene, no?
Bellissima la frase che hai messo nel tuo profilo. Sotto l'immagine. Credo dovrei postarne anche io una simile xD
Perdona la mia scomparsa, ma tra lavori vari e impegni impossibili, ormai il tempo che ho è ridotto al minimo. L'importante però è esserci e ci tenevo a passare per farti un saluto e leggere qualche tua ultima creazione. E quindi... eccomi qui, e ti porgo i miei migliori auguri per tutto ^^
Buona giornata :)

Recensore Master
17/02/19, ore 21:45

Ave OF, confesso la mia ignoranza (insapienza, nel senso che non ne ho letto) galattica su “Master and Commander”, mi hai fatto venire voglia di leggere e vedere la saga.. tanto posto, chi si salva? Né Pullings e men che meno Aubrey .. battute a parte, mai da te si finisce di imparare o commuoversi .. I termini (sia nautici che medici) sono sempre fini e cesellati, all’ultimo punto, e in parallelo ecco il saldo anello dell’amicizia, i movimenti del medico, l’attesa e il divenire.. Preciso che NON ho letto ( eddai) la saga, pure i personaggi tratteggiati ci attirano nel loro mondo, un vortice sommerso e sommesso .. E sullo sfondo il duello, passato in seconda linea visto il pericolo .. chapeau .. già dallo “spiegone” introduttivo siamo catturati e ben lieti di esserlo .. PS domanda oziosa, sei un medico? PPS macchè pomodori marci, ti offro senza lancio che si rompe una boccia di Moet and C… A la prochaine Jane Queen

Recensore Master
15/02/19, ore 15:46

Ciao^^
Ma qui non si salva nessuno xD
Prima Pullings, provato ed emaciato dalla malattia, poi Aubrey... mi sa che devo assolutamente mettermi a leggere questa saga, che già le vostre fanfiction mi stanno sinceramente invogliando a farlo (e a riprendere a scrivere hurt/comfort fino a morire sommersa da immani patimenti).
Scherzi a parte, davvero bellissima questa storia: le terminologie mediche e nautiche sempre precise, la profonda amicizia che traspare da ogni riflessione, da ogni gesto del dottore, il senso d'angoscia e di sospensione che porta inevitabilmente a sperare che il comandante si rimetta. Entrambi i personaggi, anche se non li conosco, mi sono piaciuti fin da subito: Jack è uno di quei comandanti impavidi, abituato a guidare gli uomini in battaglia e - direi, comprensibilmente - incapace di sopportare il fardello dell'infermità, mentre Maturin mi sembra il classico tipo professionale e competente che non si fa prendere dall'emotività, che però al tempo stesso fatica davvero a mantenere la sua solita calma quando vede l'amico così prostrato. E com'è giusto che sia in un vero Männerbund (seppur non erotizzato), ecco che la vicenda del duello viene accantonata in favore dell'antica amicizia, allorché uno dei due si trova in serio pericolo.
Stupendo, mi è piaciuta un sacco!^^
(Recensione modificata il 15/02/2019 - 03:47 pm)

Recensore Master
06/02/19, ore 10:49

Non conosco la saga, ma ho apprezzato la descrizione del punto di vista del dottore, che cura il suo amico rivale e si preoccupa per lui, nonostante gli screzi.
È un bel punto di vista quello di seguire un ferito che non è un uomo qualsiasi, ma molto di più.
Un bacione! ^^

Recensore Veterano
04/02/19, ore 11:09

Eccoci a noi, carissimo.

Vorrei che fosse possibile inserire una categoria a parte per questa storia perché schedarla tra i preferiti non è sufficiente. Al momento è nel mio personalissimo altare delle storie meravigliose. Già la citazione che compone il titolo è potentissima e non posso non adorarla per questo.
Ricordo benissimo l'episodio del ferimento di Aubrey e quanto mi fossi spaventata vedendolo apparire sul ponte della Fanciulla ricoperto di sangue. Se non avessi saputo che il libro sarebbe stato seguito da altri 19 avrei pensato che sarebbe morto lì... d'accordo: l'ho pensato comunque.

Prima di tutto devo dirti che ho amato il realismo con cui hai descritto i sintomi e la precisione della terminologia medica e anatomica, la tua competenza in materia è indubbia e immagino tu abbia fatto ricerche approfondite sull'argomento il che è lodevole.
La sintomatologia del ferito è descritta meravigliosamente ed è straziante vedere un uomo così in un tale stato di sofferenza da rimanere inerte sotto i ferri del buon dottore. Insomma, mi stai viziando con questo racconto.

E' bellissimo il modo in cui Stephen riesce a riconoscere i suoi pazienti senza vederli, tiene molto a loro e li conosce intimamente, soprattutto Jack per ovvie ragioni.

Se già adoravo questa storia nelle prime righe ecco spuntare il mio piccolo angelo Thomas Pullings. E' uno dei miei personaggi preferiti nella serie (ma dai?!) e, visto il modo in cui lo hai reso mi hai fatto veramente amare questa storia. Hai dosato bene sia l'apprensione (è comunque ancora un ragazzo in questo libro) sia la fiducia nei confronti del dottore. La frase "No, è nelle vostre [mani] dottore, che con il vostro permesso mi danno molto più affidamento." mi ha steso: lì ho iniziato a piangere.

Non ho parole per commentare lo scambio successivo: è la terza volta che lo leggo e ancora mi batte il cuore fortissimo perché hai descritto splendidamente la vulnerabilità di Jack e l'ansia di Stephen nei suoi confronti. E' stupendo, non posso dire altro.

E sarebbe che entra in scena Lui, il nostro venerato Preservato Killick.
Arriva come al solito, brontolando e mugugnando per il cappotto rovinato che in realtà è solo una sineddoche per indicare il comandante stesso ma sarebbe che non lo ammetterà mai e questa cosa mi ha strappato un sorriso.
Lo scambio che segue è tenerissimo e meraviglioso.

Bonden è un pezzo di pane, e lo scambio con Maturin - all'apice della sua angosciosa preoccupazione - è stupendo. Ah! La citazione a Nelson! Il mio povero cuore!

Il finale è meraviglioso, sia per l'angoscia di Jack che è spossato per l'emorragia, la febbre e quanto ne consegue, e traumatizzato per la perdita della Polychrest [anche se tutto ciò che riguarda quell' infernale natante è traumatico], sia per quella di Stephen che teme, ragionevolmente per la sua vita.
Davanti alla morte tutto diventa secondario, davanti alla morte si capisce chi si è e cosa importa davvero, davanti alla morte si trova il coraggio di perdonare T.T

In conclusione non posso che ringraziarti dal profondo di ciò che rimane del mio cuore per aver trovato il tempo di scrivere questo racconto meraviglioso, spero ti sia anche divertito nel farlo. Sicuramente mi ha trasmesso molto e, nei prossimi giorni, sarà un conforto non indifferente andarlo a rileggere.
No, non sto piangendo: ho qualcosa in un occhio.

Altro che pomodori marci, berrò un grog in tuo onore nella mia prossima serata alcolica!
Però devo dirti che questa storia ha un terribile, inenarrabile, orrendo difetto: è finita troppo presto!
Geremiadi a parte, ti rinnovo i complimenti per questa che credo sia una delle tue storie migliori e per aver trovato il tempo, e la volontà, di scriverla sopportando le mie paturnie.

Penso sia il regalo migliore che potessi farmi, grazie davvero ^^