Recensioni per
Rette Parallele
di tixit
A costo di ripetermi: ma in quale pozzo nero stavo quando per avere un po'di ristoro spirituale bastava leggerti? Bisogna avere un garbo particolare per padroneggiare una one-shot così, netta e felice. Che meraviglia; mi hai fatto venire in mente un certo romanzo che inizia con un giovane studente di matematica che riflette su un problema di trigonometria, dato dalla inclinazione e velocità di una goccia di pioggia sul finestrino di un treno in corsa...ma era un romanzo molto lungo, senza la tua felice lievità. Grazie ....a presto, Dorabella |
Cara Tixit, |
Semplicemente folgorata da questo scritto ermetico, emblematico ma davvero empatico. Nell'universo anche l'impossibile o l'inverificabile diventa accadimento realizzabile, anche se tutte le probabilità sembrano renderlo lontano anni luce. Due anime opposte come la luce e l'ombra, il nero e il bianco l' istinto e la ragione viaggiano su rette parallelle he per diversità caratteriali e rango sono destinate a non toccarsii mai, ma ad accostarsi parallelamente come due binari.... Due vite sincrone ma rese distanti dalla vita. Ma per ns fortuna l'amore e la fiducia nel sogno e nel desiderio riescono a smantellare la Teoria euclidea. Non c'è nulla che possa opporsi all'amore vero, ma tanto meno una scienza esatta come la matematica che, in questo caso è totalmente opinabile |
Che meraviglia... io resto incantata davanti alla tua capacità di raccontare per immagini, di piazzare lì poche frasi assolutamente perfette e in grado di condensare immensi giri di parole. È un dono, credo, un talento che hanno in pochi e che mi affascina in modo sorprendente. |
Quindi Andrè non credeva ad Euclide perchè ciò che vedeva in natura (i rami, le onde, la spiaggia, i gomitoli) era tutto "irregolare". |
Gentile Autrice, è sempre un piacere trovare un tuo lavoro che, con il tuo stile inconfondibile, permetti alla mente del lettore non solo di intrattenersi in una gradevole lettura ma ne stimoli il ragionamento. In questo tuo scritto la magia della tua penna trasforma la cadenza delle parole e delle frasi espresse nei ricordi in immagini di forte vividezza, e così siamo trasportati nel cortile di palazzo a fissare le righe lasciate dalla carrozza o lungo le spiagge della Normandia, dove i nostri due hanno potuto assaggiare la vita l’uno dell’altra senza però riuscire ad assaporarla veramente, vivendo su binari che per loro natura non li avrebbero mai fatti incontrare, salvo uno sconvolgimento epocale quale una rivoluzione, che manda a pallino qualsiasi teorema o teoria permettendo loro finalmente di esprimersi. Grazie per aver condiviso questo loro momento di crescita e di cambiamento dalla fanciullezza all’età adulta dove il loro restare separati sarebbe stata solo una agonia. E’ una di quelle storie destinate a diventare “indimenticabile”. Un caro saluto e a presto. |
I miei complimenti, molto originale lo spunto di trattazione ispirato alla geometria. |
Credo di averla letta quasi in anteprima... e a caldo (e pure a freddo!), mi è piaciuto tantissimo questa tua OS, forse è una delle più belle che hai scritto. Rapide pennellate tra concretezza e poesia, rette da un preciso filo conduttore, quel teorema che per André rimane confinato nell'astratto fino all'amara e fatale rivelazione finale. Sappiamo però come.lui in seguito, che una notte di lucciole porterà al ribaltamento anche di una delle più assodate regole di geometria😉 Bravissima come sempre, bentornata! |
Carissima è sempre una grande e bella sorpresa trovare un tuo scritto. |
Efp mi chiede cosa penso della storia e io penso che sia bellissima Tixit. Perche' c'e' un lessico "visivo" che a me piace tanto, peche' ci sono loro nel modo in cui sai descriverli tu, perche' c'e' tutta la loro storia, e loro bambini (come nelle tue storie che non si dimenticano), tutto immediatamente visibile, malinconico e palpabile. Grazie Amantea |
E pur si sono incontrate una sola volta sotto un cielo di lucciole e stelle o, a guardare meglio, lo hanno fatto per una vita! Dipende dalla prospettiva e dai presupposti. Se Andrè fosse nato e vissuto un secolo e mezzo più tardi avrebbe potuto riconsiderare sé stesso ed Oscar come due geodetiche e avrebbe visto Euclide “emendato da ogni neo”. Si sa che modificando anche un solo assioma si può costruire qualcosa di nuovo, una teoria diversa, diversamente valida e fors’anche più esaustiva. Se fosse vissuto in un’altra epoca, una solo di poco un pò più tarda, avrebbe potuto “ammettere” già da subito che la sua “parallela” avrebbe potuto divergere verso di sé. |
Una sola parola per questo racconto, stu pen do, hai il dono della scrittura troppo bello, grazie |
Non son brava a scrivere recensioni perciò non le scrivo quasi mai anche per i racconti che mi sono piaciuti, ma per questa OS non posso esimermi mi é andata dritta al cuore così incisiva e piena di poesia nel rendere in poche righe paesaggi, attimi di vita, sensazioni, percezioni e il tempo spensierato della fanciullezza che non dà peso a teoremi matematici che possono svelarsi tristemente dolorosi. Bellissima la conclusione che in un lampo ci racconta tutta la storia di un amore che con la sua forza e qualche complicità ha sconvolto ogni regola... Almeno per una notte d'estate. ❤️ |
Anche a me fu detto : 'io e te siamo come 2 rette parallele non ci incontreremo mai ' Mah che dirti se non che 3 volte mi ci sono incontrata di sicuro una chiesa e le due successive abbiamo avuto 2 figli?!A questo tuo nuovo scritto,semplicemente magistrale,mi ci sono già affezionata!!!ciao e bentornata |
Perdona il mio lato romantico! |