Questa tua O.S. l'ho trovata interessante in quanto, secondo me, getta un fascio di luce improvviso sulla corrente travolgente dei pensieri di Sh.
Davvero felice l'accostamento di ciò che scrivi con il pezzo musicale, da te indicato, che trovo perfetta espressione del contenuto della tua storia. Infatti, in piena sintonia con le tue parole, ho ritrovato l'atmosfera, a volte convulsa, in cui ritengo si succedano i pensieri di Sh.
É un accavallarsi di momenti, di sensazioni frutto della sua lucida, incessante e spietata analisi della realtà che, ad un certo punto, sicuramente gli provoca un surplus di deduzioni, di concetti, dì convincimenti. Ho trovato originale la tua definizione del suo modo di osservare la realtà considerando "la sua naturale inclinazione". In effetti, se si richiamano alla memoria scene, dialoghi e comportamenti, visti e rivisti delle Stagioni BBC, materiale diventato ormai iconico ed indimenticabile, si può proprio pensare che, come Sh guardi a ciò che gli sta intorno, sia da un punto di vista assolutamente libero da costrizioni, da pregiudizi, da qualsiasi preconcetto che possa limitare l'analisi obiettiva di fatti, di persone, di emozioni. Una maniera "naturale", quindi. È sempre stato per lui difficile, forse impossibile, condividere i suoi traguardi razionali "in fieri" con qualcuno, a parte probabilmente l'unica persona dotata di una mente pari, se non superiore, alla sua e cioè Mycroft.
In quelle che tu definisci "ottantacinque parole insignificanti", definizione che non mi trova d'accordo, hai condensato dei nuclei tematici fondamentali e sicuramente indispensabili per definire un personaggio così complesso ed affascinante come Sh. C'è l'ingombrante "elefante nella stanza", simbolo secondo me chiaro della Johnlock che, cultori del pairing in questione o no, comunque non è da considerare certo un elemento secondario nella definizione del rapporto tra i due del 221b. C'è l'incomunicabilità, riguardo ai sentimenti che, tra Sh e John, causa molti malintesi e situazioni davvero dolorose. C'è, soprattutto, come ho scritto prima, il fluire impetuoso dei pensieri di Holmes che spesso ne travolge l'equilibrio razionale e provoca una dipendenza da qualcosa che possa dargli attimi di tregua. Questo qualcosa può essere John, in sua assenza, però, e l'abbiamo visto nella S3 e nella S4, sicuramente il ricorso alle sostanze stupefacenti.
La tua storia l'ho trovata originale, non certamente un semplice susseguirsi di appunti per una eventuale stesura successiva, più ampia e dettagliata, cui tu fai riferimento nelle Note finali.
È valida anche così, davvero. (Recensione modificata il 02/03/2019 - 10:42 am) |