Stile 5/5:
Lo stile scelto per questo breve narrato ha un lessico molto accurato e ricercato, al tempo stesso.
Lo spazio temporale all’interno della storia è continuo, crescente e mantiene compatta la tensione narrativa che tiene incollato il lettore allo schermo. I dialoghi sono ridotti all’essenziale e viene data importanza al mondo interiore del personaggio principale.
La voce narrante che predomina in assoluto è quella di Hannibal Lecter. Abbiamo una sua diretta interpretazione degli eventi che gli accadono intorno. Soprattutto, vengono espressi i suoi pensieri nei riguardi di Will Graham.
Le visioni che suggerisci in questa One sono uniche e sofisticate e rendono la storia inimitabile. Le immagini proposte nel racconto rendono esaustive le riflessioni del protagonista e attraverso il suo sguardo, vediamo come prende forma il suo mondo certamente deviato ma, oltremodo affascinante.
Trama e Originalità 9/10:
(Trama: 4; Originalità: 5)
La trama della storia presenta delle persistenti ellissi temporali.
Infatti, la narrazione parte con Will che si sveglia da un incubo, in stato confusionale. Dopodiché, abbiamo Hannibal che ha accettato di fare delle sedute psichiatriche a Will, incapace di resistere ancora alle continue insistenze di Alana. Dopo essersi ricreduto sul suo nuovo paziente e che in realtà lui è per davvero interessante; inizia ad avvertire sensazioni mai provate prima nei suoi confronti: inizia a temere Will. Di seguito, troviamo quest’ultimo in un parco comunale, turbato per le sue perdite di memoria e, nel frattempo, Freddie Lounds gli scatta delle foto e lui sembra non accorgersene.
Ritorniamo di nuovo ad Hannibal, che vuole incastrare Will perché si sente minacciato da lui e dalla sua capacità di immedesimarsi totalmente in un’altra persona. Poi, abbiamo una scena del crimine in cui viene mostrata questa famigerata qualità di Will nel descrivere per filo e per segno cosa succede e come si sente l’assassino durante il compiersi del delitto. Hannibal, sempre più affascinato da Will, vuole manipolarlo e modellarlo a suo piacimento ma il suo paziente veste di una moralità che ostacola le sue reali intenzioni. Infine, Will è in seduta con Hannibal e dopo uno scambio di battute, entrambi sono perfettamente consci del fatto di essere uno il riflesso dell’altro.
Nonostante una trama dalle vicissitudini altalenanti, il concept di fondo della storia la trovo originale e per nulla scontato. Avere a che fare con un personaggio come quello di Hannibal Lecter, ti pone automaticamente nella condizione di raccontare una visione del mondo che è del tutto fuori dagli schemi comuni. Il suo modo di fare, di essere, di pensare, non ha eguali.
Caratterizzazione e Introspezione dei personaggi 10/10:
( Caratterizzazione: 5; Introspezione: 5)
Il punto forte della One è sicuramente la caratterizzazione e l’introspezione dei personaggi.
Hannibal è stato reso esattamente per quello che è: un uomo che si diverte nel giocare a fare Dio, nell’increspare con le sue azioni la pelle e l’abisso del mondo, in attesa di contemplare cosa accade. E’ una figura solitaria ma che arde di desiderio amicale nei confronti di Will, di cui diviene psichiatra e che rappresenta l’unico ai suoi occhi che possa definire proprio simile e potenziale amico-amante.
Anche se è stato mostrato con minor frequenza rispetto al dottore, quelle poche apparizioni hanno caratterizzato al meglio il personaggio di Will Graham. Amante della legge e della giustizia, una persona geniale e che predispone di un talento capace di sintonizzarsi perfettamente con le menti dei criminali, riuscendo a scoprirne i loro “disegni”. Ma, allo stesso tempo ci mostri un uomo in perenne tensione e pervaso da un senso abissale di incompletezza, inadatto – proprio come lo è Hannibal – al vivere sociale.
Bonus 5/5:
Tutti gli elementi sono stati inseriti correttamente e quelli scelti sono:
Parco comunale – luogo in cui Will si ritrova in stato confusionale e dove Freddie gli scatta delle foto a sua insaputa.
Letto a Baldacchino- sul quale è avvenuto un omicidio.
La frase – che racchiude esattamente la paura di Will nei confronti della sua mente deviata e contorta.
Gradimento personale 10/10:
Ho amato alla follia questa storia. Hannibal e Will sono esattamente due menti affini, follemente simili ma, in contrapposizione morale, al di là del bene e del male. Tra i due personaggi s’instaura una battaglia epica, una tenzone d’amore quasi morboso dove realtà e finzione, ragione e istinto, coscienza e inconscio sono tirati in ballo in un vortice di omicidi cruenti, inganni, strategie che portano alla totale perdita di sé, alla decostruzione di tutti i comuni punti di riferimento. Vengono mostrate tutte le sfaccettature note e ignote dell’Io umano, giungendo persino ad un senso di orrore nei confronti di questa realtà denudata e privata di tutte le sue certezze.
Totale 39/40 |