Ciao! :)
Non sapevo davvero da quale storia cominciare, quindi alla fine ho optato per questa, per via di rating e avvertimenti e per il fatto che ci fossero Aldrich e Priscilla, due personaggi che adoro (Priscilla non la uccido mai. Sarebbe bello poterlo fare anche con Sif), soprattutto il primo, per via della lore (ma anche per via del modo pittoresco in cui l'ho ucciso la prima volta che l'ho affrontato, aneddoto che ancora si tramanda ai posteri).
Detto questo, inizio dicendo una cosa che potrebbe risultare un'ovvietà, ma che in realtà ovvietà non è: mi piace come scrivi. Hai uno stile scorrevole e chiaro, ricercato al punto giusto e piacevolissimo. Ho amato le descrizioni che hai fatto, così come le sublimi immagini che riesci a creare, il modo in cui descrivi le sensazioni e l'interiorità dei personaggi, come integri alla perfezione i loro pensieri alla narrazione. Insomma, ho divorato il capitolo tutto d'un fiato: mi hai letteralmente trascinata tra le righe della tua storia, nelle atmosfere da te create, in quella stanza ad Anor Londo dove tutto sta per finire.
In secondo luogo, ho amato il modo in cui hai caratterizzato i personaggi e la vicenda che hai deciso di presentare. Hai fatto una meravigliosa descrizione di Aldrich, di come si muove, di come si comporta, di come agisce e di quello che dice. Non è facile rendere efficacemente l'immagine di una creatura pressoché informe come lui, eppure tu l'hai fatto in maniera sublime e agghiacciante, trasmettendo tutto l'orrore che questo personaggio porta con sé, tutta l'ineluttabilità che si trascina dietro. Ho davvero amato come hai presentato il Divoratore di Dei e ciò che gli hai fatto dire: è esattamente così che lo immagino, così che è, quindi tanto di cappello al lavoro fatto con lui.
Ode anche alla descrizione dei combattimenti, fluidi e realistici, dettagliati e coinvolgenti, dinamici. Li hai equilibrati alla perfezione con la parte introspettiva e narrativa, creando un mix godibilissimo e dando il giusto spazio a ogni parte del racconto.
Mi è piaciuto anche il rapporto sfumato tra Smough e Rosaria, il modo indiretto in cui hai lasciato trasparire il loro rapporto e ciò che li lega, senza mai dirlo esplicitamente, ma lasciando che il lettore lo intuisca dai comportamenti, dagli agiti, dalle parole. Trovo questa coppia molto curiosa, ma tu l'hai saputa costruire con maestria, rendendola plausibile e molto dolce.
Non ho mai apprezza Smough come personaggio, mi è sempre andato parecchio indigesto, ma la lettura che ne hai dato tu, la visione che hai fatto passare in questo racconto me lo ha fatto guardare sotto un'altra luce, sotto una prospettiva differente e mi ha spinta a riflettere su di lui in maniera nuova. Smough è un cavaliere, prima di ogni altra cosa, e in ogni riga di questo tuo racconto passa il suo onore, il suo orgoglio, la sua volontà di difendere chi e ciò che ama, che è sempre stato il suo mondo. Fino all'ultimo istante della sua vita si mostra fedele al suo compito, al suo posto, eppure piange, perché soffre, e ho amato davvero questo particolare, perché l'ha reso "umano" e realistico. Ha svelato una parte di lui che solitamente rimane celata.
Molto bello e intenso il momento in cui Smough e Priscilla vengono divorati vivi da Aldrich, ma si cercano, si toccano, si fanno forza e tentano di rimanere uniti anche nella fine, anche nel dolore. Hai descritto le loro sensazioni utilizzando sensi diversi dalla vista, proprio perché loro due non riescono più a vedersi, e questo ha accentuato il pathos di quegli attimi. La morte di Smough e Priscilla è quasi serena, senza rimpianti, con la convinzione di aver fatto tutto il possibile, fino alla fine, di aver fallito ma con onore.
Questa è stata davvero un'ottima storia, piena di emozioni e coinvolgente, che ho adorato dalla prima all'ultima riga.
Sono molto contenta di averti scoperta come autrice, e spero di poter continuare i nostri scambi :) (Recensione modificata il 08/10/2019 - 06:26 pm) |