La forza emotiva di questo tuo pezzo mi ha lasciato il battito accelerato...
Secondo me è una delle più convincenti rappresentazioni di Sh, mix micidiale di bellezza fuori dai canoni classici, per questo ancora più preziosa, di eleganza innata nelle movenze, di comportamenti che mascherano un animo sensibile, per questo più apprezzabile, come un frutto dolcissimo protetto da un rivestimento di spine. Qui da te, ho trovato, con emozione, lo Sh che, fin da ASIP, mi ha colpito ed affondato definitivamente.
Naturalmente questo "tesoro" è reso ancor più unico da ciò in cui si riflette come in un magico specchio. Ed è senza dubbio l'attrazione devastante che John prova per lui: senza il suo "conduttore di luce" e il suo riflettersi in lui, sicuramente Sh sarebbe sempre di una bellezza fuori discussione ma meno brillante.
Da questo punto di vista, un’immagine, che per me ha un valore rappresentativo veramente coinvolgente, è quella in cui, in una sera di maggio, Sh e John sono sulle loro poltrone, seduti tranquillamente, o almeno così appare, “uno di fronte all'altro”. L’elemento, che attiva una specie di meravigliosa reazione a catena, è il profumo di una piantina di cui il consulting si serve per i suoi esperimenti. Mi è piaciuto molto questo particolare con cui hai reso credibile ed ancora più forte la carica emotiva della scena. Infatti penso che tutti abbiano la percezione dell’atmosfera magica e rasserenate che hanno le sere di maggio, se la stagione non fa la pazza, in cui l’aria è dolcemente impreziosita dai profumi dei fiori che sono sbocciati. Davvero, presentandoci questo passaggio, hai suscitato in me un’ondata di sensazioni piacevoli perché ciò che hai scritto è reale, assolutamente verosimigliante. E John solleva lo sguardo e si trova davanti, non uno Sh immerso nei suoi pensieri, ma uno sguardo che lo trafigge e che avrebbe steso, immediatamente, molte di noi. Una carezza, un gesto delicato e meraviglioso con cui fai rompere una gigantesca diga.
Nei riguardi della Johnlock, hai saputo trasmettere, in modo diretto e completo, il significato più profondo di quello che sono loro due, che ritrai dopo il caos della S4, quando tutta la polvere di anni d'incomprensioni, malintesi, tragedie familiari e solitudini abissali, si è depositata. Ma la visione, made in Mofftiss, che abbiamo del loro legame, non è nitida come noi, almeno parlo per me, vorremmo.
Qui, invece la troviamo e ci travolgi con un’onda di emozioni che, sono sincera, mi ha lasciato un buon sapore di ciò che conta, di quello che dovrebbe essere un grande amore.
E rimane come un'icona del loro essere "noi due contro il resto del mondo", quell'immagine indimenticabile che chiude la tua ff: Sh che tiene le mani di John alle sue tempie, John che stringe quella di Sh al suo cuore. Impagabile, veramente. Hai avuto un'intuizione narrativa che sorprende, nonostante il fandom sia ricco di momenti particolarmente intensi tra loro, ideati nell'ipotesi che tutto il cumulo soffocante di "non detto" e di "non fatto", si sia disciolto in una reciproca dichiarazione che avrebbe fatto la gioia suprema di noi stremati johnlocker.
Sh che trova in John la pace del silenzio assordante della sua mente che divora ogni emozione e John che scopre nel compagno un luogo sicuro dove non provare più dolore e rabbia. Splendida immagine, davvero, il cui valore sei riuscita a trasmetterlo anche a chi legge.
Concludo con la convinzione che questa sia una delle migliori ff sui sentimenti di quei due che abbia mai letto, per la poesia che è dilagata al 221b, e nel mio cuore, a partire da quel profumo di nicotiana alata. Un susseguirsi di momenti che tu hai fotografato, per riportarli a noi, con delicatezza e leggerezza. Complimenti. |