Recensioni per
Poison
di le_palle_del_drago

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
06/05/19, ore 01:05
Cap. 2:

Questa storia è una Waterloo narrativa.
A cosa assistiamo? Ad una grammatica devastata (la cavalleria francese è passata di qui?), stereotipi sessisti e caratterizzazioni alquanto balzane dei personaggi, che non rispettano il più elementare buonsenso.
Già nel primo paragrafo si spiega davanti allo sguardo del lettore un campionario di errori sintattici e grammaticali, quali i quattro punti esclamativi nell'urlo iniziale di Padme, un terrificante “Cosa c'è ne facciamo”, in cui spicca un improbabile apostrofo, che divide come una ghigliottina un pronome e balzi temporali degni di un campione di salto con l'asta.
Quest'ultima caratteristica si nota nel (riassuntivo) paragrafo di spiegazione.
Qui la domanda sorge spontanea: perché non ti sei presa il tempo di spiegare gli eventi?
Cosa è successo? Come mai i saiyan si sono divisi?
Niente, nulla cosmico.
Ma non è solo questo il problema.
Non comprendo una cosa: perché le donne saiyan, appartenenti ad un popolo di combattenti, sono ritratte come fanciulle fragili e tremebonde, che devono arrendersi al fascino dell'uomo virile?
Re Vegeta (il prototipo del maschio sessista, prevaricatore e crudele) uccide uomini che osano “guardare troppo a lungo la sua regina”, ma lui, poi, siccome lei è incinta ed è “una vacca rigonfia” (parole di Padme... Dovrebbe essere una donna forte, ma ha poco rispetto di se stessa), ha il diritto di andare a letto con decine di prostitute, perché lei non è sessualmente appetibile.
Ma perché i saiyan maschi hanno diritto a fare quel che vogliono, mentre le donne sono confinate alla monogamia?
Se vuoi fare una società libertina, falla per entrambi i sessi. Non siamo ai tempi della Controriforma, diamine!
Sono saiyan!
Altro stereotipo associato alle donne: il dolore del parto.
Ora, il dolore del parto, solitamente, è alquanto elevato, ma non sempre è così, perché dipende da fattori quali l'età, il numero di parti e la resistenza al dolore soggettiva.
Se questo vale per le donne terrestri, mi spieghi perché le donne saiyan, che sono ben più resistenti, devono soffrire come animali mandati al macello?
Inoltre, perché il re saiyan deve comportarsi da autentico scimmione (e no, questo epiteto non è riferito alla razza) e fare sesso con la moglie, appena uscita dal parto?
Tralasciando il pessimo gusto della tempistica (le puerpere, al termine del lieto evento, di solito non sono presentabili e sto cercando di essere fine), il re qui si conferma nel suo stereotipato carattere di “uomo che non deve chiedere mai” e di “scimmione privo di cervello”.
La scena di sesso, inoltre, è quanto di più ridicolo e improbabile ci possa essere in un contesto simile, perché le grandi e piccole labbra della vagina di Padme vengono definite “petali della femminilità”.
E qui la mia reazione è la risata isterica, perché conferma quel che avevo immaginato: l’elaborato in questione vorrebbe essere trasgry, ma è di un puritanesimo abissale.
Memorabile il re che afferma di avere la precedenza sui suoi figli, nonostante la moglie abbia appena partorito.
Davvero, encomiabile, il classico maschio alpha pretenzioso e prepotente, a cui la donna non si può opporre, perché… perché lui è troppo figo.
Questa donna potrebbe anche essere in piena agonia, ma se il re vuole fare sesso deve essere soddisfatto.
Il sessismo esasperato di questa storia si palesa nella sua (disgustosa) chiarezza nella domanda che fa Haryleen a Radish sulle ragioni della sofferenza della madre.
La risposta di Radish, che definisce la gravidanza e il parto “il destino di tutte le donne”.
Perché?
Inoltre, vediamo Radish che si trastulla con il suo membro (per essere fine) davanti alla sorella.
Parliamo di una bambina di tre anni, per la miseria! Ma perché i saiyan sono stereotipati come volgari, libidinosi ad mentulam canis?
Inoltre, quando Bardack fa l’osservazione sul figlio, Seripa punta l’attenzione sulla “grandezza dei coglioni” di Goku.
Ma il senso di tale affermazione qual è?
Si sta parlano di un neonato, per la miseria!
Abbiamo capito che i saiyan sono libidinosi, ma non credo che questo faccia di loro dei pedofili in nuce.
Non comprendo una cosa: tu dici che le guerriere saiyan hanno creato un esercito di “bambini assassini” per eliminare la famiglia reale e fin qui può avere tutto un senso.
Ma quanto ci hanno messo, visto che, da quel (poco) che si capisce, sembra che stiano in una situazione di stallo? I cosiddetti “bambini assassini” dovrebbero essere cresciuti, se le mie capacità neuronali sono rimaste integre.
No, macché, la loro crescita si è bloccata.
Inoltre, qual è il “momento giusto” per attaccare il palazzo reale e prendere il potere? Quali considerazioni strategiche vi sono?
Cosa stanno aspettando? L’invito in carta bollata di re Vegeta?
E re Vegeta, perché non attacca i ribelli? Boh?
Con la tecnologia saiyan, dovrebbe essere in grado di individuare la base di questi rivoltosi, che sembrano diventati gli Anasazi, e invece… nulla.
Mistero della fede.
Con la nascita della principessa Che Guev… ehm Bardack decide di fare visita ai sovrani.
Sorge una domanda: come fa il nostro comunistone “dai capelli a palma” (parole tue) a sapere della nascita della principessa?
Ha delle spie all’interno del palazzo reale?
Dubito che re Vegeta sia così idiota da diffondere la notizia ai quattro venti, sapendo di avere un avversario disposto a fargli la pelle, anche servendosi di mezzi non proprio ortodossi?
Ah già, qui non abbiamo re Vegeta, ma la sua versione idiota e satiresca.
Si arriva poi all’incontro tra Bardack e Padme e, in questo, vi è un’esplosione improponibile di incoerenze e assurdità.
In questo frangente, assistiamo a Bardack che si riveste della bandiera rossa comunista e fa alla regina un discorso in teoria comprensibile, che però viene smentito dalla sua condotta, in quanto violenta Padme.
Ma il senso di tutto questo?
Se Bardack vuole passare come un leader diverso da re Vegeta, qui sbaglia di brutto, perché si sta macchiando di uno stupro, oltretutto compiuto per oltraggiare il monarca.
Una violenza sessuale non è diversa dall’uccisione di bambini innocenti, di cui vengono accusati i saiyan allineati con re Vegeta.
Padme, qui, dovrebbe apparire come la madre pronta al sacrificio per i suoi figli, ma sembra una perfetta idiota, perché non oppone resistenza a Bardack.
Scusa? Parliamo della regina di un popolo guerriero?
Perché si lascia violentare senza cercare di tirare un pugno al suo stupratore?
Perché non combatte?
Anche lei è una guerriera, che ha combattuto diverse battaglie a fianco del sovrano!
Oltretutto, chi le dice che Bardack, una volta concluso lo stupro, non uccida i suoi figli?
A questo punto, dal momento che la forza non dovrebbe mancarle, non sarebbe meglio lanciarsi a testa bassa contro il leader dei ribelli? Quantomeno, avrebbe la possibilità di ucciderlo o, in caso di debolezza, di distrarlo e di consentire alla sua progenie di fuggire.
No, niente, resta immobile a subire lo stupro da parte di Bardack.
Il comunistone stupratore da’ prova di soffrire di un disturbo bipolare assai grave: violenta Padme, però, quando vede Vegeta con in braccio la sorella, tira un pugno al piccolo e si prende la bambina, perché gli occhi di lei gli ricordano sua figlia.
Scusa, ma ha senso?
Fino ad ora, non ha fatto altro che arringare i suoi sulla necessità di eradicare la stirpe dei reali e ora si fa prendere dalla pietà?
E lo chiamano “Bardack l’implacabile”? A me sembra solo “Bardack il bipolare”.
L’unica cosa vagamente sensata di questa scena è l’idea di Bardack di crescere la bambina come una sicaria, affinché, da adulta, possa uccidere i sovrani.
Ogni tanto qualche connessione neuronale si accende in questo tripudio di imbecillità.
Ma l’imbecillità continua perché Taanipu, in preda ad un grave accesso di delirium demens, si porta dietro il figlio appena nato.
Ma qual è il senso di questo comportamento?
Bardack ha creato un esercito di bambini – soldato, siamo d’accordo, ma queste figure possono essere utilizzato quando i suddetti infanti sono in grado di comprendere gli ordini.
Che senso ha portare un neonato in battaglia?
Perché Taanipu fa la sceneggiata da madre meridionale stereotipata, quando la colpa della scomparsa del suo terzo figlio è imputabile al suo comportamento scriteriato?
E dire che Bardack lo aveva pure detto… Ma, evidentemente, il buonsenso nella sua famiglia va a corrente alternata.
Altra stupidaggine: Re Vegeta fa la parte del marito sconvolto dallo stupro della moglie e definisce Bardack “violento”.
Cosa? Lui si atteggia a persona sconvolta dalla violenza del ribelle? Ma seriamente? Si può definire “il bue che dice cornuto all’asino”. E perché, invece di fare questa sceneggiata patetica, non fa mettere la moglie nella vasca di rianimazione?
Ah già, re Vegeta qui è un fesso che pensa colle strumentazioni basse. Insomma, non ha una rete di spie, che possano informarlo sulle attività dei ribelli, niente.
E la stessa cosa vale per il leader dei ribelli. Sembra che stiano a fare…
Cosa? Boh?



Passano diciotto anni e assistiamo al solito, inutile, paragrafo riassuntivo, che dovrebbe spiegare tante cose.
Non commento l’italiano, perché sembra ci siano passati dei Panzer, visti i continui disastri.
La domanda, tuttavia, sorge spontanea: perché Padme ha cresciuto e allevato Goku, il figlio del suo stupratore, come se fosse suo e del re Vegeta?
Mi sembra strano che una donna saiyan sia così materna da allevare il figlio di chi l’ha violentata.
Le donne possono essere crudeli e violente tanto quanto gli uomini e questo vale per le donne terrestri.
Perché per le donne saiyan è diverso?
Piccola domanda: perché Goku è chiamato col suo nome terrestre? La storia è ambientata sul pianeta Vegeta. Stando così le cose, il suo nome non dovrebbe essere Kakaroth?
Ah, Kakaroth è il nome datogli da Taanipu, ma perché non cercare un altro nome? Vista la capigliatura, si capisce subito chi è, dato che lui e Bardack si somigliano (Bardack è Goku con un viso più adulto e uno sguardo più duro).
Una nuova domanda sorge spontanea: quali sforzi hanno fatto i reali per trovare la loro figlia scomparsa? Hanno mandato degli esploratori?
Visto che hanno delle tecnologie particolari (mi pare lo scouter), perché non le hanno usate per individuare i ribelli?

Ah, il capitolo si apre con una scena da film trash anni 80, in cui Radish non sembra un appartenente ad una razza di combattenti, ma una versione degenerata di un maniaco sotto effetto di Viagra.
Quando arrivano al campo di addestramento, le Neo (?) Saiyan mostrano il loro animo di galline, in quanto non accettano che Michelle sia la compagna di Radish.
Ho capito che Radish, secondo voi, è uno gnocco, ma questo non vuol dire che tutte e dico tutte le ragazze abbiano come solo obiettivo il suo fallo.
Complimenti, sessismo ne abbiamo qui?
Menzione d’onore per il personaggio di Gine.
Questa donna esordisce con una frase carica di sessismo e apostrofa male Michelle, perché “non ha nessun segno di morso sul collo e il suo ventre non sembra arrotondato”.
Ma saranno anche problemi di Michelle? No, Gine deve sbraitare, perché il suo ruolo è quello di antagonista su cui riversare l’odio.
Ma perché?
Seriamente, che cosa ha fatto questa poveretta, a parte essere in canon la donna di cui Bardack è innamorato?
Perché, in questo delirio indotto da LSD, Bardack non fa curare questa poveretta, che rimane zoppa?
Qual è il senso?
Bardack, oltre ad essere crudele (non dimentichiamoci che ha violentato Padme, confermandosi simile a quello scimmione senza cervello di re Vegeta), si mostra anche un completo idiota, perché si tiene un elemento inabile al combattimento, che potrebbe essere d’impaccio.
Qui vedo solo un bashing insensato verso il personaggio canonico, in quanto ruberebbe la scena a Taanipu, l’OC moglie di Bardack in questa allucinazione psicotica.
Ma il senso di questa operazione?
Bastava rendere Gine una semplice soldatessa dell’esercito dei Neo (?) Saiyan, senza alcun legame con il padre di Goku.
Ah, ovviamente a cosa assistiamo? Lei se la prende con Michelle, ma non con Bardack, che pure le ha fatto del male gratuito.
Ah già, in questo trip da funghetti allucinogeni, il maschio è figo e sexy e la donna deve essere onorata di essere a lui sottomessa. Non può ribellarsi, è un reato odiare il maschio figo, anche se lui si comporta malissimo.
Inoltre, l’incapacità scrittoria si manifesta nella descrizione della povera Gine, che prima viene definita “magrolina”, ma poi i suoi fianchi vengono definiti “generosi”.
Le due cose non stanno né in cielo né in terra, perché una persona magra è stretta di bacino, mentre i fianchi ampi sottointendono una corporatura formosa.
Inoltre, nessuno dei figli contesta l’operato stupido di Bardack, che, malgrado si atteggi a comunista con la bandiera rossa, è uguale a re Vegeta, perché commette crudeltà insensate.
Ma, siccome a commetterle è Bardack, allora va tutto bene e Gine diventa il loro oggetto di odio.
Seriamente, qual è la differenza tra Bardack e Re Vegeta?
Come fa Michelle a non odiare Bardack per quello che ha fatto? In teoria, dovrebbe avercela con entrambi.
No. Niente.
Ok, Gine sbaglia ad insultarla, ma Michelle ha il senso delle cose di un tavolo, perché se lei è diventata pazza la colpa è anche del loro idolatrato leader comunista e stupratore.
Ma lui non ha colpe, vero?
Ah, perché i numeri vengono scritti in cifre nella narrazione? E’ una storia o sono degli appunti disordinata.
Si fa anche un accenno ad una relazione lesbica tra Michelle e Haryleen (? Potrei anche essermi confusa, vista l’interscambiabilità dei personaggi) e il sessismo premia sempre, perché Michelle deve diventare “la macchina sfornafigli di Radish” e Haryleen, se non si trova un cavaliere, si deve beccare “Toma”.
Ho capito che è più vecchio di lei, ma perché lo definisce “cariatide”?
Tralasciando che i saiyan sono vigorosi anche a più di ottant’anni, il termine “cariatide” non ha senso, perché si riferisce a delle statue femminili dell’antica Grecia, usate come colonne, e dubito che esistessero sul pianeta Vegeta.
Lei non può restare sola? No, deve essere appioppata ad un uomo.
Non ha neanche senso che le mogli di Toma siano tanto vecchie da “non farglielo rizzare”, stando così le cose sul pianeta Vegeta.
Michelle ancora impreca contro Gine e minaccia di pugnalarla.
Tralasciando l’assurdità di una minaccia simile rivolta ad una pazza, ma che senso ha l’uso di un pugnale tra i saiyan? Quelli sono forti, rompono le armi con facilità.
Quando Goku riceve un colpo d’ascia in testa, è l’ascia che si spacca.
Oh, quando vanno al campo di addestramento si ricordano che devono trovare informazioni? Miracolo, qualche connessione elettrica si è accesa in quei loro cervelli immersi nel vuoto siderale.
Basta chiamare Radish “capellone”! Lo abbiamo capito che ha una chioma lunghissima!
Appare Kanba e assistiamo a Celery versione suora Orsolina, che si copre per l’imbarazzo.
Ma perché? Ho visto una sua immagine, è di corporatura imponente, ma niente giustifica una simile reazione.
Cosa è? Lo sguardo di Celery è corso in basso?
Scopriamo che Kanba è mezzosangue e i saiyan della fazione fedele a re Vegeta lo bersagliano. Perché? Prima non lo sapevano?
Se ne sono accorti ora?
Celery, ad una osservazione di Michelle, ricorda che “i saiyan credono che ce ne siamo andati e non hanno mandato mai spie a cercarci”…
Posso dire che è la cosa più stupida che si possa concepire? Re Vegeta è stato praticamente ridotto ad un idiota.
Non si accorge della presenza dei nemici? Non usa le tecnologie tsufuru?
No, il suo cervello è fuggito, aveva paura di implodere, vista l’imbecillità generale di questo elaborato.
Vedendo la sua fidanzata sbavare per un altro, Radish diventa geloso e, forse, questa è l’unica reazione vagamente normale.
Passiamo, dopo questo quadro di puro, sublime (ma anche no) trash al palazzo reale di Vegeta – sei.
Tralascio quel “pò” scritto con un accento, altrimenti i miei pochi neuroni vanno alle Maldive, ed esamino le componenti tematiche.
Anche qui si assiste alla tecnica dello “spiegone in quattro righe”, attraverso la quale eventi che andrebbero spiegati meglio vengono riassunti e compressi, per lasciare spazio a dinamiche improbabili.
Inoltre, Vegeta sembra essere precipitato alla corte dei monarchi assoluti del XVII secolo europeo, visto che in quei contesti i sovrani sceglievano le consorti facendo sfilare le potenziali candidate.
Perché vi sono principesse tsufuru? Gli tsufuriani erano schiavi dei saiyan, non ha senso un matrimonio dinastico, che li pone su piani più o meno paritari.
Goku poi dice “è più probabile che nostro padre si butti giù da una delle torri”.
In teoria i saiyan saprebbero volare, come fa Re Vegeta a farsi male gettandosi da una torre? Boh?
Tralascio la scena melensa di Goku consolato da Vegeta, altrimenti dovrò iniettarmi litri di insulina.
Qui vediamo Padme nel ruolo di moglie traditrice, ma la scena è descritta malissimo.
Questo sintagma “una zazzera di capelli a palma uscì dall’ombra” mi fa ridere, perché ora immagino dei capelli parlanti.
Però Turles dice una frase sensata, precisamente questa :“Vegeta quando è lontano da te, infila il suo uccello dove gli capita. Pensa a questo quando ti senti in colpa...”
Non ha tutti i torti.
Vegeta ha la sincerità di ricordarle la situazione tra lei e il padre e lei cosa fa? Caccia entrambi i figli.
Un’altra cosa sessista emerge nel finale: Padme porta una sciarpa per coprire la cicatrice lasciatale da Bardack.
Perché? Perché Re Vegeta le ha dato quell’ordine?
E’ colpa sua lo stupro?
Seriamente, questa storia è da bocciare su tutta la linea. Sempre che possa essere definita tale.
(Recensione modificata il 11/06/2019 - 09:42 am)

Recensore Veterano
31/03/19, ore 22:06
Cap. 2:

Ciao a tutte!
Dal primo capitolo c'è un grande salto in avanti.
I bambini ormai sono adulti.
Radish sembra avere un rivale in amore con quel Saiyan... lo hai preso da super dragon ball heroes?
E altra domanda: la Gine di questa storia è la stessa del film di Broly o è un personaggio differente? Non sono riuscito a capirlo.
Mi sono piaciuti molto Vegeta e Goku, fa un po'strano vederli come due fratelli ma al contempo mi piace molto.
Mi è anche piaciuto il loro incontro con loro madre ed il rapporto che hanno mostrato di avere nei suoi confronti.
Al prossimo capitolo.
CTE

Recensore Master
27/03/19, ore 17:17
Cap. 2:

Un nuovo capitolo davvero interessante, i miei complimenti, mi è piaciuto la divisione e lo stile di vita, alquanto diverso tra i due popoli, i quali, ironicamente, convivono sullo stesso pianeta: allegri e pieni di vita i saiyan ribelli, anche se anche loro hanno i loro problemi, come mostrato nel caso di Gine, e la freddezza condita con oscuri segreti del palazzo reale della capitale, dove scopriamo che Padme non ha superato il trauma dello stupro, una tematica a mio avviso molto importante.
Un ottimo contrasto, i miei complimenti.
Nel frattempo, la vita dei giovani procede, dopo che sono passati anni dal primo capitolo, con Vegeta che vuole essere sé stesso, Michelle che comincia a provare una nuova attrazione verso il nuovo arrivato Kanba, nonostante sia la ragazza di Radish, e Haryleen indecisa sul suo futuro, rendendoli tutti simili a noi adolescenti.
Alla prossima.
Il Corsaro Nero.

Recensore Master
21/03/19, ore 15:01
Cap. 1:

Questa storia è semplicemente aberrante.
Di solito non amo cominciare in questo modo le recensioni critiche, ma non ce l’ho proprio fatta a trattenermi, perché qui non c’è davvero nulla che si salvi.
Andando con ordine, l’italiano è un disastro completo. Ci sono errori di grammatica e ortografia a dir poco inaccettabili, come in questo passo:

Bardack, una volta era il braccio destro del re Vegeta, sovrano dei Saiyan da molte lune. I due uomini avevano un rapporto di profondo rispetto e amicizia ma la smania di Vegeta per la purezza della razza, e l’aver emanato una legge per eliminare i neonati troppo deboli, aveva mandato Bardack su tutte le furie. Molto sangue aveva bagnato le strade, le case, i mari e i monti di Vegeta-sei, ed alla fine il re era stato costretto a esiliare i ribelli in luogo remoto del pianeta, un luogo desertico, aspro, lontano dai verdi prati della capitale. Bardack e la sua gente si sono rintanati in una valle montuosa, dove hanno costruito strade e case scavando nella roccia friabile, ed il popolo ha eletto il Saiyan dai capelli a palma come re dei neo-Saiyan. Da quel giorno di tanti anni prima, i Saiyan e i neo-Saiyan hanno vissuto separati, senza avere nessun tipo di contatto tra un popolo e l'altro, o almeno questo era ciò che credeva il re Vegeta”.

Scusa ma… no.
Non puoi iniziare una frase usando il passato e poi continuarla al presente come se niente fosse. Questo è un errore molto grave, oltre che indice di estrema trascuratezza nella stesura del testo.
Per non parlare poi di altri orrori come “Cosa c’è ne facciamo di questa bambina?”. “Cosa c’è ne facciamo”? Semmai “cosa ce ne facciamo”. In questa frase il “ce” non ha assolutamente la funzione di verbo, ma di pronome combinato.
E per quanto riguarda gli errori più gravi mi fermo qui, perché se mi mettessi a segnalarli uno per uno non finirei più. Ti faccio notare però che, prima di tutto, non servono diecimila punti esclamativi o interrogativi per far capire che il personaggio in questione sta urlando o facendo una domanda; poi, in secundis, nelle narrazioni i numeri vanno scritti in lettere e non in cifre. Ti consiglio vivamente di rileggere con più attenzione, e se hai qualche dubbio non c’è nulla di male a consultare un manuale di sintassi, basta anche cercare su Google.

Lo stile, stessa cosa.
È tutto un gigantesco riassunto, le scene mostrate (e “mostrate” è un parolone in questo caso) si contano davvero sulle dita di una mano. Perfino la questione attorno alla quale dovrebbero ruotare tutte le vicende, ovvero la divisione dei Saiyan in due fazioni distinte, viene descritta tramite un brevissimo paragrafo, quando invece dovrebbe avere molto più spazio, essendo il motore della storia. E okay, qui siamo solo al primo capitolo, ed effettivamente alcune cose si svelano pian piano, anche per mantenere la suspense, ma qui sappiamo subito tutto grazie al solito spiegone: i Saiyan e i neo-Saiyan si odiano e Bardak vuole farla pagare a Re Vegeta per una legge alquanto ingiusta emanata da quest’ultimo. Punto.
Inoltre, mancano del tutto le descrizioni, l’ambientazione in cui i personaggi si muovono e interagiscono fra loro non esiste, per di più ci sono delle espressioni come “zazzera di capelli a palma/fiamma” e altre oscenità, che nel linguaggio narrativo stonano davvero come un pugno in un occhio e indicano una scarsa conoscenza di quest’ultimo. Ci vuole una certa abilità per inserire in modo corretto espressioni gergali o tipiche del parlato nella narrazione, ma non mi sembra proprio questo il caso. Menzione d’onore poi per le scene in cui si parla della neonata figlia di Padme e di Re Vegeta. Che si tratti del suo braccio, della sua bocca, della sua voce o di qualunque cosa la riguardi, c’è un abuso allucinante dei vezzeggiativi (braccino, vocina, boccuccia, creaturina…), che, se posso dirlo, risulta alquanto stucchevole, specie in un contesto militare quale dovrebbe essere il pianeta Vegeta. Stendo un velo pietoso anche sulla definizione “petali della femminilità” per indicare la vulva. Perché va bene tutto, va bene parlare esplicitamente di stupri, molestie e razzie, va bene far vedere un ragazzino che mostra senza problemi il proprio pene a una bambina (ugh), ma chiamare i genitali con il loro nome durante un rapporto (consensuale, tra l’altro) no. Boh.
Ah, ed è un errore anche passare senza motivo da un registro narrativo all’altro, come in questa frase:

La piccola era schiva, raramente si fermava a parlare con gli altri bambini ma con i figli di Bardack la storia era diversa: Haryleen era la sorella che non aveva mai avuto, mentre Radish…posso dirvi che quel ragazzo magrolino, dall’aria sempre imbronciata non le era per nulla indifferente”.

“Posso dirvi”? Perché il narratore interviene in questo modo? Con chi sta parlando? Anche qui, cose fatte completamente a caso, senza impegno, senza un minimo di revisione.

Ciò nonostante, il lato peggiore di tutta la fanfiction rimane senza ombra di dubbio il suo contenuto. Un tripudio di sessismo, incoerenza da parte dei personaggi e scene davvero squallide. Non brutte, ma proprio squallide.
Una delle peggiori avviene proprio all’inizio della storia. Mentre Taanipu è intenta a scodellare il terzo figlio, il dodicenne, e ripeto, dodicenne Radish, in risposta a una domanda più che legittima della sorellina, cosa fa? Le mostra i genitali, glieli sbatte letteralmente in faccia, a una bimba di tre (tre, dannazione!) anni! I Saiyan saranno sì, rozzi, violenti, brutali e tutto quello che vuoi, ma qui si esagera, perché questa è una molestia da parte di un fratello ai danni della sorella, che è solo una bambina! Mi sono sentita sporca dentro a leggere questa scena, davvero, e non per puritanesimo o cosa, bensì perché è disgustosa e basta. Non ha nemmeno uno scopo preciso all’interno della trama, è proprio gratuita. E menomale che Bardak punisce il figlio (suonando come il bue che dice cornuto all’asino, ma vabbeh), anche se Radish dopo un gesto simile avrebbe meritato di molto peggio di un semplice pugno sulla capoccia.
Lo squallore, tuttavia, non finisce qui, dato che poco più avanti assistiamo a una scena in cui Seripa, a un commento compiaciuto di Bardak sul figlio appena nato risponde “[Si vede che è tuo figlio] Per i capelli o per la grandezza dei suoi coglioni?”. Stiamo parlando di un neonato, diamine! Che senso ha sessualizzare in questo modo un bambino così piccolo? Qui si supera davvero il limite.
Si prosegue poi con un’altra scena, questa volta ambientata nel palazzo reale, dove il re, da bravo maschio alpha che non deve chiedere mai (e sì, sono sarcastica), esige i favori di sua moglie subito dopo il parto, con lei che è ancora sporca di sangue, placenta e chissà quali altre robe (durante il parto una donna può arrivare anche a defecare involontariamente, tanto per dire, eh). Eww, un tantinello di cattivo gusto.
Ma sia mai, l’uomo vero deve essere sempre soddisfatto, in qualunque momento, lo dice lo stesso re Vegeta di “avere la precedenza sui suoi figli”. Che tristezza!

E, ricollegandoci a questo, vorrei parlare un attimo del sessismo che permea tutto il capitolo.
Non prendiamoci in giro, qui le donne o sono madri angelicate o sono meri oggetti sessuali il cui unico scopo è appagare le voglie maschili.
Fra i Saiyan anche le donne e le ragazze sono geneticamente predisposte al combattimento, hanno ben poco da invidiare ai maschi, lo stesso Vegeta (questa volta il principe) dice ai genitori di avere difficoltà a combattere contro una bambina più grande di lui, Padme, Taanipu e compagnia vengono descritte come guerriere anche abbastanza forti, e allora perché poi ti contraddici da sola, riducendo questi personaggi femminili a fanciulle indifese che appena un uomo parla chinano la testa e non riescono a reagire nemmeno a parole? Ah già, non importa quanto tu, donna, sia onnipotente, sarai sempre e comunque destinata a capitolare davanti al predatore maschio alpha. E poi mettere stupri a caso fa comodo, ormai.
Tra l’altro, questo continuo sacralizzare la figura della madre e indicare l’esser tale come lo scopo di ogni donna sta diventando nauseante. Già il fatto che Radish dica alla sorella minore che sfornare vagonate di marmocchi è il destino di tutte le donne la dice lunga sull’idea che in questa storia si ha della figura femminile.
Per di più, come da cliché, il parto viene descritto come assai doloroso. E questo è anche vero, di certo non è una passeggiata e ancora adesso si può rischiare anche la morte, ma questo vale più per le comuni donne terrestri senza alcun potere, di certo non per le donne Saiyan, che fanno a botte dalla mattina alla sera e sono abituate a sopportare dolori ben peggiori. Per loro il parto dovrebbe essere una cosa da nulla, al massimo dovrebbero percepire le contrazioni come fastidiose, ma niente di che, invece no, ce le ritroviamo a urlare come pazze e a provare dolori lancinanti, perché la regola secondo cui una donna deve per forza “partorire con dolore” non può mai mancare, anche se si tratta di una guerriera dotata di poteri sovrumani. Senza contare poi che Padme, in quanto regina, vista la tecnologia di cui dispongono i Saiyan, dovrebbe avere diritto a tutti i comfort possibili (mai sentito parlare di epidurale?). Invece no, a partorire come una comunissima popolana, con solo la levatrice che le grida di spingere, un po’ come nei vecchi film western degli anni Cinquanta.
E ovviamente, anche se queste sono cresciute in una società militaresca che lascia ben poco spazio ai sentimenti, eccole lì a chiamare i figli “tesoro”, “piccolo mio”, “cucciolo”, “amore mio” e via discorrendo. Certo, molto credibile per un popolo di guerrieri dalla mentalità spartana che hanno sempre lasciato ben poco spazio ai sentimenti (non è un caso se nella serie originale Vegeta ha parecchi problemi a vivere come un terrestre e ha difficoltà a comprendere delle emozioni che per noi sono normali). Ma si sa, le madri, in quanto tali, devono sempre essere degli angeli del focolare, non possono esistere madri cattive, severe o anaffettive. E questo si vede anche quando Padme, nonostante Bardak l’abbia stuprata solo due minuti prima, decide di accogliere il di lui figlio appena nato come proprio, fermando il marito dall’ucciderlo. Perché l’istinto materno una donna ce l’ha nel sangue per forza, anche se si tratta di accudire il figlio dell’uomo che ha appena abusato di lei. Benissimo…
Una reazione del genere l’avrei potuta anche capire da una donna terrestre, magari dopo una lunga e sofferta riflessione, perché non sono certo decisioni facili, ma non da una donna Saiyan, che per il contesto in cui è cresciuta non dovrebbe pensarci due volte ad ammazzare il bambino per vendicarsi del suo stupratore. Già le donne terrestri sono capacissime di provare odio e risentimento dopo una cosa del genere, figurarsi delle Saiyan, che la vedrebbero anche come una ferita nel loro orgoglio di combattenti. Ma nada, tutte buone e care, anche se poi ci ritroviamo una Taanipu che si porta dietro il figlio neonato durante un assalto al palazzo reale, stupendosi pure se poi lo perde in mezzo a tutto quel caos. Lasciarlo a una balia o a qualche persona fidata pareva brutto? Che senso ha portarsi in battaglia un bimbo appena nato?

L’apice del sessismo però lo raggiungiamo con il rapporto marito/moglie tra re Vegeta e Padme.
Ora, vista la società in cui vivono (anche se qui è una barzelletta, questi prima compiono i peggio crimini, fanno sesso tra i cadaveri e poi sono tutti lovelove), è anche normale che la loro non sia una relazione diversa da quelle dei terrestri, ma qui si esagera.
Lui la mortifica e la umilia in continuazione, non fa che offendere la sua dignità di persona, ma lei – che non ha un briciolo di amor proprio – sta in silenzio e sopporta “per il bene del suo popolo”, piangendo da sola. Ci rendiamo conto di quanto tutto ciò sia orribile? E non solo, anche se lui la tradisce con svariate schiave e prostitute mentre lei è incinta, Padme gli cerca comunque una marea di giustificazioni, tra le quali abbiamo la classica storiella della “libido infinita degli uomini Saiyan” e il fatto che lei, in quanto gravida, fosse una “vacca gonfia”. Insomma, proprio come quelle donne che giustificano i mariti o compagni violenti e/o fedifraghi perché “è l’istinto del maschio” e “è colpa mia se lui si comporta così, io non sono mai abbastanza”. Nel caso di Padme poi basta che lui non baci le sue schiave o amanti sulle labbra e allora è tutto a posto. Complimenti.
Ah, e vorrei aggiungere una cosa. La scusa di lei incinta non regge manco per il cavolo, perché in gravidanza fare sesso è possibilissimo, seppur con la dovuta attenzione, ma si può fare. Ed è abbastanza incoerente da parte del re schifare sua moglie perché è incinta ma poi fare sesso con lei subito dopo il parto, mentre Padme è ancora sporca di sangue e fluidi corporei.
Tra l’altro, re Vegeta è geloso marcio di lei, addirittura fa giustiziare dei poveracci solo perché hanno osato guardare troppo a lungo sua consorte, però può permettersi di tradirla tutte le volte vuole. Quanto ci mettiamo di scommessa che se lei facesse lo stesso lui l’ammazzerebbe subito? Perché le donne non sono persone, sono oggetti le cui uniche funzioni sono sfornare bambini e soddisfare le voglie degli uomini in qualsiasi momento, anche se sono stanche, ferite, malate o semplicemente non vogliono. Ripeto: che squallore! È una cosa troppo eccessiva, perfino per un popolo “primitivo” (ma neanche tanto, alla fine) come i Saiyan, anche perché lì pure le donne dovrebbero essere capacissime di difendersi, altro che fanciulline indifese.

Passando, infine, alla trama, siamo solo al primo capitolo e già parte malissimo, definirla piena di buchi è un eufemismo. Come ho già detto prima, è tutto un riassunto, tra l’altro il modo in cui vengono scambiati i due bambini è una forzatura gigantesca, dovuta solo al fatto che qui i personaggi sembrano tutti affetti da vari sdoppiamenti di personalità, specialmente Bardak, che prima è decisissimo a vendicarsi del re ammazzandogli l’intera famiglia ma poi si impietosisce davanti alla di lui figlia. Coerenza, questa sconosciuta. In compenso però gli stupra la moglie, che è ovviamente incapace di opporsi anche se è una guerriera.
Non si salva nemmeno il principe Vegeta, che qui è melenso da morire, mammone e per giunta accetta senza problemi il nuovo fratellino. Ehm, parliamo dello stesso che già da bambino era una specie di piccolo serial killer genocida che se ne fregava pure dell’esplosione del suo pianeta ed era interessato solo a diventare re?
Del re e di Bardak poi non ne parliamo, altro non sono che due stupratori, che però siccome sono fighi allora possono fare tutto e verranno sempre idolatrati dalle loro mogli-schiave e dai loro seguaci.
E… basta, ho finito.

Questa fanfiction mi ha lasciata basita.
In ogni caso, malgrado la mia durezza, non è mia intenzione essere offensiva nei tuoi confronti o denigrarti, ciò che critico è la storia, non la persona che c’è dietro. Posso solo consigliarti di riflettere un po’ sui messaggi estremamente sbagliati che vengono qui trasmessi. Si può parlare di fatti così crudi? Certo, ma bisogna saperlo fare con il giusto tatto, sono tematiche molto delicate e non vanno trattate con così tanta leggerezza, specie alla tua età, visto che nel tuo profilo dichiari di avere ventisette anni.
Il maschio alpha che si prende sempre ciò che vuole e tratta le donne come bambole gonfiabili di carne non è figo, smettiamola di considerarlo tale e di glorificarlo come non plus ultra della virilità, è una figura tossica e negativa.
Quanto alle donne, possono provare anche loro rancore, possono avere pulsioni e desiderio sessuale e, se sono madri, NON sono sacre, non sono per forza degli angioletti tutti coccole e carezze. E se sono guerriere è giusto che si difendano, perché devono per forza arrendersi davanti a un uomo? Non ha senso.
Detto ciò, saluti.

Recensore Veterano
19/03/19, ore 19:53
Cap. 1:

Ciao Ragazze,
Sono CTE.
Padme ed Elena vi conosco già, ho già letto le vostre storie e conosco i vostri personaggi.
Michelle invece non credo d'aver mai letto una tua storia... per ora.
Avevo già visto che vi siete unite in una corporazione di scrittrici e questa è la prima storia che leggo.
Devo dire Elena (mi rivolgo a te perché da quel che ho capito hai scritto tu, se sbaglio dimmelo così mi rivolgo a tutte e tre, dimmi anche se vuoi che mi rivolga a tutte e tre a prescindere così mi regolo) che l'inizio mi ha subito rapito.
Hai già mostrato l'ambiente della storia che non ha nulla da invidiare al trono di spade, con erotismo, crudezza, violenza, freddezza e bestialità ad ogni riga.
La trama è avvincente. Le storie che parlano di guerre civili, figli di nemici scambiati alla nascita, sono sempre belle da leggere.
Bardack mi è piaciuto tantissimo, un fiero capo del suo popolo ed al contempo una bestia capace di torturare così una sua nemica.
Complimenti ed al prossimo capitolo.
CTE

Recensore Master
19/03/19, ore 17:46
Cap. 1:

Questo primo capitolo mi ha intrigata un casino, in quanto è pieno zeppo di dolore, morte, sangue, odio e amore, i quali s'intrecciano in maniera superba e anche drammatica, anche se confesso che mi fa uno strano effetto vedere i personaggi di dragon ball, in quanto sono abituata ad un determinato carattere, con un nuovo carattere.
In ogni caso, la storia promette bene, ho notato già da questo primo capitolo che vi sono molti personaggi che voi tre avete creato nelle vostre precedenti storie, e anche il disegno era molto carino, quindi seguirò i prossimi capitoli con molto interesse, anche perché sono curiosa di vedere cosa accadrà ai due eredi ora che sono stati scambiati.
Alla prossima.
Il Corsaro Nero.