Recensioni per
Gocce d'acqua
di OneNight

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/06/19, ore 16:42
Cap. 2:

Innanzi tutto arrivo in ritardo, ma voi Autori, penso, ci abbiate fatto l’abitudine perché io non sono certamente affidabile come “recensore puntuale”, ma raggiungo, comunque, agli obiettivi prefissati. Ed uno di questi è appunto la tua ff, che mi sembra di incrinare definendola semplicemente “storia”.
Sì, perché, secondo me, si tratta di pensieri che scorrono fluidi senza un nesso particolare, se non quello del desiderio di cancellare gli errori del passato. E la strada si presenta lunga e difficile.
Infatti le tue parole non sono immediatamente riferibili all’uno o all’altro dei protagonisti della Johnlock: è tale la tua capacità di “universalizzare” i sentimenti che ciò che descrivi è adattabile sia a Sh sia a John. Fa indubbiamente parte della poesia, non più della prosa, il riuscire, come nel tuo caso d’Autore, a sollevarsi dalla contingenza e dalla precisa caratterizzazione per esprimere un sentire non bene identificato, per questo estensibile a chiunque ami con tutte le sue forze, capisca di aver sbagliato e desideri, al di sopra di ogni cosa, di ritrovare la strada del cuore del suo amato.
Leggere i tuoi pensieri sulla Johnlock è una sfida per voler comprendere a CHI esattamente ti stai riferendo qui ma, forse, non è necessario saperlo. Infatti hai espresso la grandezza di un amore che sa attendere, (“…Tempo, ci vuole tempo…”) ed il concetto è perfettamente adattabile sia a John sia a Sh.
A quest’ultimo, sicuramente per l’immenso dolore causato a Watson nel post Reichenbach per averlo lasciato solo ed ignaro, travolto dal suo suicidio in cui il medico ha visto una verità terribile ed inesorabile. Il ritorno, poi, culminato nell’ormai indimenticabile “…Not dead…” visto (ed udito) in TEH, ha scavato ulteriormente un abisso di incomprensioni e malintesi, colmato con la rabbia di John, ulteriormente aggravata ed appesantita dalla tragica morte di Mary.
Quindi Sh sa che deve aspettare che le nubi si diradino per poter sperare di ritrovare la strada del cuore del suo “conduttore di luce”.
Ma le tue bellissime parole si adattano perfettamente anche allo stato d’animo di John, quel John visto in TLD, che ha lasciato dilagare il suo dolore e la sua frustrazione, non solo per Mary ma anche per tutto l’irrisolto che il falso suicidio di Holmes ha lasciato. E la responsabilità della soffocante situazione se la sente anche lui sulle spalle, Watson, perché tutto il “non detto” ed il “non fatto”, secondo me, è stato alimentato soprattutto dalle sue paure e dalle sue insicurezze.
Uno splendido pezzo, dunque, questo anche perché è adattabile a loro due, specularmente, stesse facce di un grande, unico amore.
Brava.

Recensore Junior
02/06/19, ore 15:22
Cap. 2:

Premetto che non sono andata a leggere le altre recensioni che hai ricevuto, per cui il parere che ti lascio è del tutto personale e potrebbe non corrispondere a quello che hanno percepito gli altri, o al contrario potrei ripetermi.
Non ci dai molti indizi sulla collocazione temporale alla quale ti riferisci. Ho ipotizzato che il punto di vista possa essere quello di Sherlock, magari appena tornato dai due anni in cui ha finto di essere morto, e aspetta che John si decida a perdonarlo e ritorni al suo fianco. Nella mente ho formulato anche un’idea completamente differente, ma non si sposa del tutto con le parole che hai scelto, per cui non perdo neppure tempo ad enunciarla. Spero di non essermi sbagliata, e di aver colto il senso di quello che avevi fisso in mente mentre scrivevi.
Parafrasando, ci vuole tempo per meritare il tuo amore (quello di John) e cancellare il dolore. Si tratta di una persona evidentemente innamorata, anche se inizialmente questo amore non è ben definito, potrebbe trattarsi di un affetto profondo, non per forza quello di due fidanzati, fino a quando non mi hai convinta con la domanda “hai mai davvero creduto in noi?”. Per me questa è una frase chiave, attorno alla quale ho costruito tutto il ragionamento precedente.
Si capisce che tra i due protagonisti c’è stata una rottura di qualche tipo, che io appunto riconduco alla morte di Sherlock, e ora il consulente investigativo deve trovare il modo di riacquistare la fiducia di Watson. Mi piace l’idea del “combattere” per raggiungere lo scopo, dà l’idea di quanto sia forte il sentimento e quanto impegno ci vorrà. Gli interrogativi, mettono in luce la tenerezza e la fragilità dell’uomo, il quale sconfortato si fa prendere dai dubbi e non sa se il compagno si lascerà convincere a ricominciare. D’altra parte non ci sarebbe nessuna speranza se John non volesse più stare con lui.
È tutto molto angst, c’è una rottura, la voglia di ripartire e il dubbio di non farcela, però il finale ci lascia con una speranza. Nonostante “ancora” un’altra notte Sherlock va a dormire tra le lacrime, nella metafora del sogno, magari presto tutto questo dolore cesserà e potrà abbracciare di nuovo il suo amore.
Anche se dovessi aver preso un grosso granchio, non cambiano le forti emozioni che mi hai trasmesso con la tua poesia. Bellissima anche questa.
Spero di poterne leggere presto di nuove,
K.

Recensore Junior
02/06/19, ore 15:21
Cap. 1:

Sono estremamente dispiaciuta di essermi persa questo tuo breve componimento. Bisognerebbe cominciare esattamente così le giornate, in tutti i sensi, con qualcuno che si ama accanto, o quantomeno leggendo parole come le tue, cariche di dolcezza e amore.
Il sole scaccia le stelle, come i sogni lasciano il posto alla realtà, l’uomo si sveglia. Mi sono chiesta chi potesse essere la persona addormentata, non viene specificato, forse non è così importante. È un particolare lasciato all’immaginazione del lettore, ed io ho pensato che quello ancora a letto potesse essere Sherlock, la luna, e invece John, il sole.
Contrapposto allo “scacciare” e “svegliarsi” di cui prima, ci sono l’”abbracciarsi” e l’”accarezzarsi”.
È la descrizione di una mattina probabilmente come tante altre, vissute da quella che sembra essere oramai una coppia consolidata. Pagherei oro per vedere qualcosa del genere anche su schermo. Traspare tutta la complicità, data da gesti semplici eppure così carichi di amore. Bellissimo.
Ti faccio i miei complimenti, passo a lasciare due parole anche alla tua seconda poesia.

Recensore Junior
31/05/19, ore 19:09
Cap. 2:

In ritardissimo ma eccomi dalla mia poetessa preferita. Bella questa tua composizione e musicale, le rime la rendono quasi una ninna nanna. Mi sembra che si accenni a un fatto traumatico (il suicidio di Sherlock?) dinnanzi al quale servirà tempo, tempo per meditare e distillare tutto quel dolore ma John è di natura battagliera e non si farà scoraggiare facilmente perché, in qualche angolo recondito del suo essere lo sa che il suo detective ha creduto in loro, loro come coppia, loro contro tutti. Bravissima, hai reso tutto perfettamente, hai reso concreti stati d'animo che avremmo tutti voluto fossero esplicitati nella serie.
Un abbraccio e ancora complimenti 😘
Ty

Recensore Master
25/05/19, ore 15:30
Cap. 2:

Ciao, arrivo lievemente in ritardo rispetto a quando hai pubblicato ma volevo prendermi un momento di tranquillità per poterti lasciare una recensione che fosse quantomeno decente. E poi ne ho approfittato per rileggere la tua splendida poesia, anche per lei occorre la calma adeguata a mio avviso.

Sì, mi è piaciuta moltissimo così come mi sono piaciuti tutti i tuoi lavori passati. Questo apparitene alla categoria delle storie un po' più criptiche da comprendere, in cui il soggetto narrante non è immediatamente comprensibile e che si apre anche a differenti interpretazioni. Potrebbero essere due persone qualsiasi in effetti, ma pensando alla Johnlock ovvero alla coppia su cui è incentrata questa raccolta, e ritornando con la mente alla serie, ecco che sono andata diretta su John Watson. Credo che sia lui a pensare queste cose, a raccontare quello che gli succede dentro la testa. Lo fa dopo The Lying Detective, dopo uno dei peggiori momenti della sua vita in cui arriva a scaricare su Sherlock ogni dolore e ogni frustrazione, gli butta addosso tutto emotivamente e fisicamente. Gli dà la colpa per un qualcosa che in fondo non ha fatto, perché Mary non è morta per colpa di Sherlock e perché un voto come quello che Sherlock aveva fatto era impossibile da mantenere per chiunque, anche per Sherlock Holmes. Collochi la tua narrazione in un momento specifico e delicatissimo, John sembra quasi voler aspettare, si vuole prendere il tempo che serve per farsi perdonare, per fare in modo che Sherlock lo perdoni. Attende perché si deve meritare l'amore di Sherlock e per farlo servirà perdonare se stesso, ma soprattutto servirà andare avanti emotivamente. Una presa di coscienza davvero ben fatta e scritta con la tua solita mano leggera, molto delicata insomma.

Sono piccole storie quelle che ci regali, ma tutte di immenso valore.
Koa

Recensore Master
23/05/19, ore 15:24
Cap. 2:

Tesoro *_*
Innanzitutto ti domando...è John o Sherlock a parlare?? Ti confesso che io ho pensato a John dopo tld, ma forse ho sbagliato. XD
Potrebbe essere anche uno Sherlock post Reichenbach in effetti.
Beh, in ogni caso...Wow.
Come sempre il tuo talento con le parole, la tua incredibile capacità di sintesi, mi lasciano a bocca aperta. Sembra il ritornello di una canzone! L'hai fatto apposta?? Beh, se è così sappi che ti è riuscito benissimo, il risultato è stupefacente!
Che emozioni riesci a regalare in poche righe! Bravissima. Come sempre.
Baci
S.

Recensore Junior
21/05/19, ore 22:25
Cap. 2:

Ma che bella tesoro.
Le tue parole sono misurate, pesate, e trasmettono tutta la determinazione di Sherlock di combattere per un amore che forse c'è stato e forse potrà esserci ancora.
Ma Sherlock sa che "Tempo, ci vuole tempo
per cancellare tutto quel dolore." e quindi fa la cosa più difficile di tutte, aspetta. Aspetta che John sia pronto a ricominciare.

Come tu faccia a dir così tanto con così poche parole rimane, per me, un mistero.

Un abbraccio.
L.

Recensore Junior
21/05/19, ore 22:19
Cap. 2:

"Hai mai davvero creduto in noi?"
Una freccia che trapassa il cuore, niente sconti: se hai creduto e credi in noi abbiamo speranze, altrimenti...
Ma in ogni caso lui sarà lì, ad aspettare che il tempo gli dia ragione.
❤️

Recensore Master
04/04/19, ore 20:43
Cap. 1:

Ciao, mi fa sempre molto piacere ritrovarti (questo in generale) con qualche fanfiction da queste parti, ma in questa occasione mi fa ancora più piacere perché io adoro la poesia ed è talmente rara da trovare in questa sezione che queste di questa tua raccolta le leggerò con somma gioia. E sarò felice anche se deciderai di lanciarti su componimenti più corposi. Io dico da tempo che sarebbe interessante vederti anche su scritti più "Importanti" in quanto a numero di parole. Più che altro per una mia curiosità personale e se deciderai di farlo qui, anche se in forma di poesia, ne sarò felicissima.

Nello specifico di questa prima poesia, direi che è in realtà estremamente generica, nel senso che potrebbe adattarsi perfettamente a tantissimi contesti e personaggi, anche personaggi originali (per fare un esempio) e questo perché non ci sono riferimenti a fatti o frasi dette nella serie né a personaggi nello specifico. Quindi se mi limito a una prima lettura superficiale ti posso dire che, questi amanti che si svegliano insieme al mattino, potrebbero essere chiunque tra i personaggi di questa serie, da Mycroft e Lestrade a Sherlock e Molly, o anche Irene e Mrs Hudson (per fare un esempio). A indirizzarmi sulla Johnlock sono stati principalmente due fattori. Il primo è semplice e facilmente intuibile ovvero l'introduzione, nella quale metti subito il punto chiaro e tondo riguardo ai contenuti di questa raccolta. Introduzione che è un fattore esterno alla narrazione e questo te lo devo dire, che è da una parte un po' una furbatata. Per analizzare il secondo punto dovrei andare più in profondità e gettarmi sull'analisi della poesia, ampliando un pochettino i miei pensieri. Come accennavo anche prima, se si fosse trattato di prosa i personaggi non sarebbero stati identificabili in nessun modo specifico, a mio avviso. Non ci sono nomi, riferimenti... nulla. Ma dato che questa è una poesia allora io vado a guadare anche al significato che c'è dietro le parole e allora ti dico che questa notte e questo giorno che si incontrano non stanno a indicare soltanto l'alba che sorge su un nuovo giorno, ma sta a indicare l'incontro di due anime. John è il sole, quello caldo, che abbraccia tutti col suo tocco, ma soprattutto che illumina di riflesso anche Sherlock. Uno Sherlock che è ovviamente la luna. Quella bellissima, argentata, fatta la freddezza apparente. Una bellezza quasi eterea e irraggiungibile. Ecco direi che Sherlock e John li riconosciamo da questo, da questo abbraccio raffigurato con la notte e il giorno che si incontrano nel momento dell'alba. Questo bacio che si scambiano che è un momento fugace e che subito svanisce. Una poesia molto delicata e sottile, che gioca sul simbolismo e sull'associazione dei personaggi con qualcosa di materiale, ma che al tempo stesso sa essere anche infinitamente poetico. E in ultimo c'è quella frase finale, che strappa via tutto questo quasi con violenza. Una frase finale che ribalta tutto quello che ho detto, e che dà un'interpretazione ancora diversa. Il sogno dal quale si risvegliano, il sonno che svanisce all'alba e poi l'alzarsi. Un'azione meccanica e quotidiana. Quella frase finale sembra quasi non c'entrare con tutto il resto, con il simbolismo e i significati nascosti. Riporta alla realtà e basta.

Una delle tue caratteristiche principali come autrice di drabble (ti definisco così non per sminuirti ma perché scrivi soltanto drabble), è senza ombra di dubbio quella di lasciare praticamente tutto all'ovvio e al non detto. Ci sono tantissime cose che non dici, forse tutto e quasi niente ciò che descrivi. Spesso è un momento, un pensiero, un sentimento. Ti focalizzi su un fatto in questione tralasciando tutto il resto e lo fai anche qui. Il contesto c'è, esiste per forza perché Sherlock e John non nascono dal niente, non crescono e s'incontrano dal niente. Presumiamo che la loro storia sia la stessa che nella serie, supponiamo che Mary non ci sia già più e che abbia lasciato Rosie a crescere con John. Supponiamo che Moriarty sia sconfitto e Eurus ormai alle spalle. Supponiamo tutto questo, ma non lo sappiamo con certezza. In questo devo ammettere che la mia propensione per i dettagli viene messa a dura prova, perché io amo i mille particolari, amo le spiegazioni inserite tra le frasi e qui non c'è mai niente di tutto questo. Anzi, è l'esatto contrario. Naturalmente mi piace moltissimo, quindi non sarei qui.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
03/04/19, ore 22:41
Cap. 1:

Ciao cara!
Quanta dolcezza in questa poesia!
Me lo immagino John e Sherlock a risvegliarsi insieme, nel chiarore dell'alba, quando la città è ancora silenziosa e sembra che al mondo non ci siano che loro.
Che darei per vedere davvero una scena così!
Mi piacciono molto il ritmo e la musicalità che hai dato al componimento, per me sei stata bravissima!
Complimenti!!!
Alla prossima ^_^
Baci
MissAdler

Recensore Master
03/04/19, ore 20:01
Cap. 1:

Mi è piaciuta molto questa tua ff che è davvero un pezzo poetico che si adatterebbe a qualsiasi situazione sentimentale in cui i due coinvolti hanno raggiunto un equilibrio e consolidato il loro stare insieme.
Che tu lo inserisca nella mia amata Sezione del fandom è una cosa ancora più gradita perché, con la preziosità e la delicatezza delle immagini, che riusciamo davvero a vedere con gli occhi del cuore, hai reso un bel tributo alla Johnlock.
Infatti questo pairing ha una grande varietà di sfumature che vanno dalla magnetica attrazione alla rabbia più incontrollata, dal reciproco e vitale scambio di energia alla sofferenza più profonda.
Qui, da te, ci troviamo accolti nell'atmosfera accogliente di un sogno che ha, finalmente, trovato la propria realizzazione in una vita insieme, senza più ombre o malintesi.
Sh e John accolgono, l'uno accanto all'altro, il nascere di un nuovo giorno e, secondo me, il Sole e la Luna s'identificano con loro, tanta è la luce che emana il loro amore.
Dal punto di vista della tecnica narrativa che hai usato, ho cercato di capire quale POV tu abbia scelto ma sono arrivata alla conclusione che hai lasciato indistinta l'identità di chi si rivolge all'altro, svegliandolo per farlo assistere allo spettacolo dell'alba.
Potrebbe essere Sh, nella sua perenne, poca necessità di dormire e nella sua insopprimibile voglia di vivere con Watson tutto ciò che la vita gli offre, potrebbe essere anche John che, in questa situazione, immaginerei a contemplare spesso, inosservato, la bellezza del suo consulting.
Ma non è un particolare di rilievo, questo, perché si comprende che li ritrai innamorati e felici, e ció non ha bisogno di precisazioni.
Quando si arriva alla fine della lettura si rimane con una splendida sensazione di dolcezza e di pace: ora il futuro è sicuramente loro.
Brava.
(Recensione modificata il 03/04/2019 - 08:03 pm)
(Recensione modificata il 03/04/2019 - 08:04 pm)

Recensore Junior
03/04/19, ore 10:17
Cap. 1:

Un risveglio da sogno, una vita serena, tanto da ricordare e tanto da sognare. Bellissima.