Recensioni per
Un ultimo ballo
di eleCorti
Heylà! Eccomi qui per lo scambio di recensioni del giardino di efp. Tempo fa iniziai a vedere The Originals e anche se non ricordo perfettamente alcune tematiche ho ben a mente il carattere e la fisicità dei personaggi. Elijah è sempre stato un uomo capace di adempiere alle sue promesse, a qualsiasi prezzo, ed in questa breve storia è stato capace di fare lo stesso anche in quello che dovrebbe essere l'inferno. È davvero toccante sentire il profondo amore che Elijah prova per Hayley, tanto da credere di essere finito in paradiso. Anche il solo osservarla gli riempe il cuore di gioia e lo stesso è per lei. Seppur breve mi è particolarmente piaciuta, immaginare quel ballo, in una situazione insolita e fuori dal normale, come se il loro amore potesse superare ancora ogni ostacolo. Sono stati uniti in vita così come in morte. Sulla grammatica nulla da dire e neanche sulla sintassi, frasi corte ma ben esplicative, proprio come una flash dovrebbe essere! Complimenti! |
Oh cielo hai toccato la parte tenera del mio cuore al di sotto della scorza del “già visto, già letto”; io sono sempre critica verso le storie d’amore, forse perché ne siamo bombardati, forse perché sembra che siano tutte in un qualche modo già state scritte, già state mostrate… ma una cosa mi ha commosso di questa storia, e non è tanto la scena tenera fra i protagonisti: è il fatto che tu abbia voluto scrivere questa storia, che la serie ti abbia presa tanto da voler scrivere una sorta di finale alternativo, o di finale dopo il finale, in cui i due personaggi si reincontrassero, per riscattarli da un destino ingiusto forse, o almeno da un destino che era ingiusto ai tuoi occhi. Io penso che sia questo il primo vero motore delle fanficion: scrivere il nostro finale, o la nostra variante della trama, il “come sarebbe dovuto andare” perché cavolo, una storia appartiene anche agli spettatori e ai lettori. Quindi, grazie per avermelo ricordato. Questa storia è così genuina nel suo essere fanfiction, è proprio una fanfiction per antonomasia e c’è una grande sincerità nella bugia di piegare il canon, la sincerità dei sentimenti dei fan. Esprime la libertà del lettori di piegare il canon alle esigenze del romanticismo, della giustizia karmica, o semplicemente di ciò che ci dà un maggiore conforto. E per l’appunto Elijah e Hayley sono tenerissimi, perché anche se si sono ritrovati, perfino dopo la morte, ciò che si concedono come prima cosa (a parte il bacio, iconico, doveroso, mutuo riconoscimento del vero amore), è un ballo. Onorare una promessa, ma che forse oltre a un dovere è un piacere. Sono morti, eppure si concedono quel ballo mai avuto, una cosa che si erano promessi prima, in una vita che forse in teoria non dovrebbe più avere importanza, ma invece ce l’ha. Elijah era partito con una bella carica di autocritica e pessimismo, pensando di meritarsi l’inferno, o forse dovrei dire senso di colpa? Però forse il fatto di essere finito “in paradiso”... o qualunque luogo sia, sempre che esistano paradiso e inferno… non dipende tanto dall’essersi comportato bene o male, ma dal fatto che qualcuno lo stesse aspettando proprio lì, desiderasse rivederlo proprio lì. Ora, parlando della storia proprio dal punto di vista tecnico: il titolo mi piace perché esprime quello che sarà il focus della storia ma senza andare a fare grossi spoiler o a intaccare la sorpresa dello scenario in cui si svolgerà la storia. Anche il breve incipit non spoilera, fa pensare che sia una storia romantica ma non ambientata dopo la morte. Quello che incuriosisce (me, almeno) è il genere “fluff” perché adoro le storie fluff e le trovo grandemente sottovalutate. Quando ho iniziato a leggere e ho capito la verità della situazione, è stato davvero un colpo! E mi sono chiesta come mai non fosse una storia marcata come triste, o drammatica o angst, perché una puntina di tristezza all’inizio c’è. Insomma, svegliarsi nell’aldilà! (O dovrebbe essere confortante il fatto stesso che esista un aldilà? Uhm, forse sì.) Poi però l’incontro con Hayley accompagna il lettore dal trauma del trovarsi “morto” alla realizzazione che c’è una pace dopo il dolore, c’è il ritrovarsi con le persone a cui si tiene, e forse le cose brutte fatte in vita hanno meno peso, le intenzioni ne hanno di più, e si può davvero andare oltre. In questa storia tutto succede molto in fretta, non ci si perde molto in descrizioni, ma ci sta, perché qualcuno che aspetta la persona amata non attende molto prima di farsi sentire, e infatti quasi appena Elijah si “sveglia” Hayley è lì a chiamarlo per nome. Sapeva che sarebbe arrivato? Quello è il paradiso di Hayley e vi ha trascinato Elijah? Dopo il momento dell’incontro le cose procedono inevitabilmente, una scena trascina l’altra, nel vortice dei sentimenti forti di Elijah che forse non sperava che l’avrebbe mai rivista. Certi sentimenti in effetti esigono un ritmo di narrazione serrato. Mi piace molto l’utilizzo delle frasi brevi e in particolare: “Allora, se lei era lì ed era vera, e lui era lì ed era vero, poteva finalmente assolvere alla sua promessa: l'ultimo ballo. Non lo aveva dimenticato, nonostante la morte. Nonostante la memoria. Nonostante tutto.” Secondo me è una frase bellissima, sia per il concetto che per com’è scritta. Confesso che mi è rimasta la curiosità di sapere cosa abbiano fatto dopo quel ballo e come sia proseguita la loro esistenza in quel particolare paradiso, ma immagino che un’eternità di pace sia noiosa sia da scrivere che da leggere, quindi… chiudiamola con questa bella scena del ballo. Chiudiamo, con il ballo, il capitolo delle loro vite e i debiti e gli obblighi. |
Ciao cara, eccomi qui!!! |
Carissima Ele! ^^ |
Eccomi qui cara! Come ti dicevo, fremevo all'idea di passare da questa storia perché conosco il fandom e mi pare non mi sia ancora mai capitato di leggere qualcosa qui ^^ |
Ciao, cara! |
Ciao, cara! |