Recensioni per
Non sono un medico
di nattini1
Ciao! Non leggo molto spesso storie di genere storico (nonostante non ne disprezzi le tematiche nei libri), quindi la tua è stata una piacevole quando triste lettura. Il vuoto e il trauma di Benjamin per l'aver affrontato la guerra è palpabile e sembra quasi di poterlo toccare, ci si riesce ad immedesimare benissimo nelle stesse sensazioni da lui provate e da quella pesantezza che sembra provare nell'animo finché non giunge alla porta di Anna. |
Ciao! |
Ciao cara, |
Ciao, sono Annalisa Dotelli, del gruppo h/c! Ho scelto di leggere e recensire la tua fic, perché apprezzo molto le Originali e la premessa iniziale mi incuriosiva. Non conoscevo affatto il personaggio di questa donna né sapevo che esistesse qualcuno che si fosse occupato dei soldati sfigurati, adottando una soluzione così originale e creativa. Ho apprezzato molto il modo in cui hai descritto le sensazioni di Benjamin, che privato del suo volto fatica a trovare un motivo per vivere. Ho percepito chiaramente l'orrore e l'angoscia che prova nel dover vivere quotidianamente una realtà che trova grottesca. Allo stesso modo, così come ho sentito acutamente il suo dolore, ho avvertito anche il conforto improvviso che deve aver provato davanti a una donna che non si raccapricciava davanti alle sue bende e al suo volto sfigurato. Una donna che, anzi, aveva pronto un balsamo per lenire il suo orrore e la sua vergogna. Ho percepito quanto amore c'è in questa donna, che mette la sua arte al servizio del dolore, regalando nuovamente una quotidianità e una normalità. Fic brevissima, ma veramente intensa, che regala uno scorcio di dolore e umanità. Mi è piaciuta molto!! Ps: perdonami eventuali refusi, sono da telefono e vedo poco e scrivo male... |
Ciao😍 |
Buongiorno. |
Ciao^^ |
Ti rinnovo i complimenti per questa meraviglia, anche se il commento è lo stesso perché sono sfinita e non riesco a produrre ex novo una recensione coerente ^^ Hai reso benissimo sia lo spirito con cui Anna svolgeva il suo lavoro che quello del soldato reduce dal fronte. Non ho potuto non pensare alle fotografie dei volti sfigurati degli ex combattenti leggendo la seppur delicatissima descrizione della ferita di Benjamin. Ho amato soprattutto queste righe: "i dottori maschi che aveva visto correre avanti e indietro tra le interminabili file di letti pieni di dolore sembravano non avere mai abbastanza tempo per soffermarsi sulla sofferenza altrui, mentre le infermiere si affaccendavano sempre come angeli che ricordavano sovente le mamme, le sorelle o le fidanzate." Le ho trovate molto toccanti, anche se tutta la storia ha un tono molto tenero, quasi materno. Di nuovo, congratulazioni per questa meraviglia! |