Recensioni per
Cenere
di Amor31

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/03/24, ore 22:17
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "I Sette Regni" - 1/2

Ciao Amor, come stai?
Eccomi qui con la prima delle recensioni premio. Come vedi non ho seguito entrambe le tue indicazioni, poiché dei personaggi Connie e Sasha mi ricordavo troppo poco per poterne parlare come si deve. E quindi sono approdato in uno dei miei porti sicuri, Melisandre :)
E ti dirò che qui mi hai davvero sorpreso, dipingendone la fine in un modo che mai mi sarei aspettato! Anche negli ultimi momenti, della serie, l'ho sempre percepita come ciecamente convinta della propria missione, senza alcun rimpianto, e che semplicemente si fosse lasciata morire dopo essersi assicurata della morte dei Re della Notte.
E qui in un certo senso e così, ma d'altra parte la ritroviamo piena di rimpianti, forse per la prima volta incerta di aver seguito la strada giusta. Vederla voltarsi indietro, verso Davos, è un po' un prendere coscienza del male compiuto, nonostante esso fosse finalizzato a un intento per lei superiore. Il pensiero finale rivolto a Shireen mi ha stupito anch'esso, visto che nella mia testa per Melisandre quello non era stato nulla se non un passaggio come un altro. Ricordo ancora benissimo quella scena all'interno della serie, forse la più agghiacciante, molto più delle nozze rosse vista anche l'innocenza della bambina.
è un po' un cerchio che si chiude, questa breve oneshot. Hai ripreso fedelmente le immagini della morte di Melisandre, con il grande effetto scenico della decadenza fisica e della cenere che va a disperdersi nel vento del nord, ricongiungendo la Strega Rossa al suo elemento primario. Stesse immagini ma significato radicalmente diverso da quello che mi ero immaginato guardando la serie, insomma; perché alla fine nessuno potrà mai sapere cosa le passasse davvero per la testa...
Complimenti, anche stavolta mi sei piaciuta moltissimo! Come detto nella valutazione del contest, creare immagini suggestive sfruttando le caratteristiche dei personaggi è proprio un punto focale della tua scrittura, e sei stata in grado di confermarlo nel tempo.
Buona serata e a prestissimo!
mystery_koopa

Recensore Master
17/04/21, ore 17:21
Cap. 1:

Premio per il miglior effetto specchio nel contest: Il mio peggior nemico sono io, di Setsy
Carissima, eccomi per il tuo meritato premio! Per prima cosa devo dirti che amo davvero Melisandre. Lo so, il momento dell’uccisione di Shereen è stato terribile, eppure non l’ho odiata neanche allora. Al contrario di tanti personaggi che si muovono per brame personali, lei non avrebbe guadagnato niente dall’avvento di Azhor Ahai. Forse sì, ma nulla che come strega rossa non potesse avere lo stesso. Era fermamente convinta del famoso “bene superiore”, e fino alla fine ha seguito il suo destino più di ogni altro personaggio. Questo proprio perché ha doti divinatorie e non ha sbagliato tanto: “vedo solo Neve”. E la resurrezione di Jon l’ha eseguita, e ha incendiato le spade, ed è sopravvissuta per chissà quanto con quel magnifico aspetto, e ha capito che Arya sarebbe stata una grande assassina, e ha prodotto l’ombra che ha ucciso Renly… chissà come fanno a dire, in molti critici della tv, che forse non ha davvero poteri, non lo capisco!
Qui siamo alla fine ed è naturale che riveda tutta la sua vita; almeno la parte che più o meno conosciamo anche noi spettatori. Aver riconosciuto in Arya l’incarnazione Azhor Ahai (va bè, sceneggiatura stupida ma non è colpa sua ^^) ha fatto la differenza tra la vita e la morte per Westeros. Ha consegnato tutto nelle mani di una ragazzina forte e caparbia quanto lei, una che deve ancora spegnere dei famosi occhi blu. Molto blu. Nelle tue parole si sente la rassegnazione mista al ripianto di chi ha vissuto una vita eccezionale, piena, ma anche colma di errori gravi. E’ terribile il suo decadimento fisico che hai reso così bene con quegli occhi acquosi fino alle lacrime. L’ira di Davos è terribile, ma lei non prova alcun timore, anzi: forse sarebbe stata una morte migliore essere passata a fil di spada, in un secondo, di quella – pur brevissima – in cui si accascia a terra col peso del mondo sulle spalle. Il dio della Luce le ha dato molto, e lei l’ha ricambiato, andando a fermare l’avversario, il re della Notte. In pratica Melisandre è stata fondamentale, anche se non tutti se ne sono accorti… L’aria gelida del Nord è sua nemica, la disfa, la sotterra, anzi neppure quello, perché volerà via come cenere. Anche se nella sua forma consumata e finita, la cenere è il residuo del fuoco, e questo sa di giustizia poetica, da tristezza ma insieme ineluttabilità.
Una storia breve, ma piena di significato, come io trovo che succeda quasi sempre; o è il mio gusto?
Un ritratto femminile bello e pieno, come mi aspettavo da te
Un bacio fiammeggiante,
Setsy

Recensore Veterano
20/03/21, ore 12:05
Cap. 1:

Ciao Amor31

Ho in programma di riscrivere in un mio racconto la battaglia dei vivi contro i morti per rendere Melisandre una vera eroina e, per via di questa mia idea, la tua storia mi ha subito attirato.

Intanto, lei nella battaglia fondamentalmente fa tre cose che ricordo bene:
- incendia le spade dei Dothraki, un gesto tanto scenico quando inutile;
- incendia la barricata attorno al Grande Inverno (l'idea era forse che fossero i draghi a dar fuoco allo sbarramento?), però è una protezioni che dura poco. Sicuramente c'è molto impatto scenico, era un tentativo da fare, ma ai fini della battaglia risulta sostanzialmente ininfluente;
- si lascia morire all'alba, perché il suo compito è finalmente terminato, e perché lei, probabilmente, sente tutto ciò che ha fatto come un peso insostenibile.

Del contatto tra Melisandre e Arya e di una profezia che la riguardi, invece... quel che mi è venuto in mente dopo un pezzo che ci pensavo è che l'incontro tra loro due c'è stato, e il saluto che si sono scambiate ("Valar Morghulis" - "Valar Dohaeris") infonde in Arya una nuova speranza.

Tutti questi fatti li ho piacevolmente ritrovati nella tua storia, raccontati con un uno stile chiaro e ben curato. Penso tu abbia anche scelto con cura le parole, tranne in qualche situazione che sotto ti riporto.
Melisandre è la tua protagonista, della quale proponi al lettore tutte le sue vicende a Grande Inverno. Un lavoro ben fatto, anche se credo avresti potuto inventarti qualcosa di più del passato della maga, nella parte finale. Shireen è sicuramente il suo errore più recente, ma potrebbe non essere l'unico e neppure il più intimo.


> "Lo capisce appieno quando lo vede riflesso negli occhi scuri di Arya Stark."

Questa comprensione avviene dopo che Melisandre ha cercato Arya nelle sale del castello, credo. Se è così, forse sarebbe stato più corretto usare un tempo futuro, visto che nel momento in cui lo scrivi ancora non è accaduto.


> Tra di loro è sempre stato un gioco di sguardi, di occhi che si studiano e bruciano di odio. Occhi come quelli che Arya ha chiuso per vendicarsi, per difendersi, per salvarsi.

Non sono sicuro di tutto il gioco di sguardi, ma potrei essere colpa mia che non li ricordo. In genere, però, "chiudere" gli occhi significa serrare le palpebre ad un morto, ed è un atto che può avere molte sfumature, ma non mi pare che leghi bene con sentimenti di odio e vendetta. Credo che "Occhi come quelli che Arya ha spento per vendicarsi" calzerebbe meglio.


> Anche lei ha portato a termine la propria missione, esattamente come la compie Arya affondando la daga infame nel petto ghiacciato del Re della Notte

L'infame è il Re della Notte, la daga è incolpevole...


> La sua fede cieca nelle profezie l'ha condotta alla dannazione eterna in nome di un Dio malvagio tanto quanto quello che è stato appena sconfitto.

In realtà, il Re della Notte non è un dio: è stato creato dai Figli della Foresta.


> Poi, pian piano, la Strega Rossa si confonde nel vento che spazza lontano l'odore della morte

"spazza lontano" dà l'idea che se lo porti via in modo definitivo dal campo di battaglia, cosa non vera, perciò avrei visto meglio un termine come "porta" o qualcosa come: "si confonde in un vento che ha l'odore della morte".


> Melisandre scivola dall'oscurità come l'ombra assassina del suo amato Stannis.

L' "amato Stannis" non mi sembra realistico. Lo serviva con tutta se stessa perché era convinta fosse lui il prescelto, ma amarlo... piuttosto direi: "come l'ombra assassina partorita dal suo ventre per servire Stannis"


In conclusione, sono felice di aver trovato questa storia perché mi ha permesso di riflettere su Melisandre e sono convinto di aver trovato una bella lettura, perciò ti faccio i miei complimenti!