Non vedevo l'ora di leggere il seguito di Stagioni!
Come al solito ho tante cose da dire e cercherò di essere il più possibile breve, senza perdermi in chiacchiere inutili come sto già facendo.
L'inizio è estremamente poetico! Ogni parola è scelta con una cura impressionante e, chiudendo gli occhi, per un momento mi è sembrato davvero di percepire il vento, il volo delle aquile, la voce calda di Otabek e la tensione di Yuri. Sei riuscita a rendere queste poche righe iniziali di un realismo incredibile!
Hai capito Yura come sfinisce il povero Beka, mentre Tina...ho il brutto presentimento che la sua presenza possa essere un terremoto per l'equilibrio così faticosamente trovato nella relazione (ormai si può chiamare relazione vero?) tra i due pattinatori.
Yuuri mi ha fatto una gran tenerezza, non mi aspettavo di ritrovarlo dopo Stagioni in queste condizioni di forte instabilità. Mi spiace davvero tantissimo per lui, perché l'atleta raffigurato sul cartellone e in cui non riesce a riconoscersi è esistito veramente ed, anzi, sono assolutamente sicura che esista ancora, sebbene lui stesso non voglia crederci.
Victor con la barba... sono assolutamente d'accordo con Chris, non può essere tanto diverso dal fratello denutrito di Babbo Natale. Ma come gli è venuto in mente?! Yuuri, e lo steso Victor, devono ringraziare il cielo che Chirs sia un ottimo amico e si sia impuntato per far togliere quello scempio di barba a Victor (che spero con tutto il cuore ascolti il consiglio dello svizzero). Il flashback sul passato di Chris e Victor è stato davvero delizioso (oltretutto sono finalmente riuscita a capire da chi abbia ripreso lo svizzero la sua raffinata arte guerriera nell'usare la stampella, probabilmente dalla nonna e il suo battipanni).
Per finire con il nostro biondino russo invece posso dire che le sue risposte all'intervista di Giacometti peccano un po' (ma giusto un pochino) di superbia; credo che tutti desiderino vedere J.J. perdere l'oro, soprattutto dopo quello che è successo alle Olimpiadi, ma ho paura che tutta questa sicurezza di Yuri possa rivelarsi più dannosa che utile. E poi c'è quell'unica incertezza in lui, quella di aver fatto la scelta sbagliata nell'essersi lasciato allenare da Victor. Quello di Eliska è stato davvero un colpo basso, soprattutto il riferimento alle sue scarse attenzioni per il genere femminile (spero che quella di Eliska sia stata solo un'intuizione e non una certezza assoluta raggiunta dopo aver osservato il russo e il suo migliore amico, perché abbiamo già visto nelle storie precedenti come una parola detta con leggerezza possa portare a delle conseguenze incredibilmente terrificanti all'interno e fuori il mondo dello sport, e davvero né Yuri né Otabek meritano tutto questo). |