Recensioni per
Thinking about Sinnoh, on Lizardon's back
di Lila May

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
06/11/19, ore 21:55

Inutile dire che questi 2 personaggi sono gemme nascoste in attesa che qualche scrittore temerario ne capisca il valore. Ed ecco la prova che anche in una shot possono creare una storia intrisa di dolcezza, mostrando però le loro migliori qualità e difetti. Proprio perché entrambi troppo emotivi scoppia questa situazione, con Alan che del suo sotto improvviso ne prende atto, e Marin che... Deve fare i conti con forse troppe cose poverina. Le colpe vanno a distribuirsi, ma l'importante è come tutto si conclude, sognando ancora quella vacanza insieme, più tranquilli e magari più responsabili. Sono venuti fuori i punti deboli del ragazzo, che hanno ferito la sensibilità di una Ma(i)rin forse ancora troppo sensibile. Il caro Alan però non è di pietra, ed è stato bellissimo vederlo raggiungere la rossa e lasciarle niente poco di meno che... Il comando di Charizard. Che non si limita ad essere portentoso e forte, ma soprattutto possiede un intimo collegamento con Alan che rappresenta appunto, quasi un aprirsi, una promessa. Piu fiducia nei confronti della ragazza, come se d'ora in poi la volesse più vicina al suo mondo. Vederli alla fine fare i conti con le proprie difficoltà e superarle rappresenta un modo di maturare insieme che finalmente può sfociare in qualcosa di più. Visto che L'anime li propone come amici, e da parte di Alan è così, soltanto più avanti, crescendo, può evolversi in un affetto molto più diretto, e tu hai capito perfettamente come utilizzare i personaggi partendo proprio dai loro punti deboli. E poi insieme, quei 2 hanno trovato il modo di uscire da una situazione tesa, prendono davvero vita I loro sentimenti e ogni riga è un sentimento che li rende vivi, la loro personalità sei riuscita a catturarla per intera. Meritano più spazio!

Recensore Junior
14/08/19, ore 20:32

Ciao Lila!
Non sai quanto mi ha fatto piacere trovare questa storia sulla home della sezione qualche mese fa ❤️ Devi sapere che purtroppo sono una persona piuttosto lenta a recensire, ma sin dal momento in cui l’ho adocchiato, ho sempre tenuto questo lavoro delizioso in cima alla lista di quelli che prima o poi sarei voluta passare a commentare!
Sono stata davvero felice di trovare questa storia, dicevo, perché sono molto legata ad Alain e Mairin. Penso sia un vero peccato che nessuno ne abbia mai scritto e, anzi, a volte ho come l’impressione che anche chi abbia seguito l’anime non sappia chi effettivamente siano questi due. Ammetto di aver iniziato a guardare (a spezzoni, ormai sono anni che ho perso i contatti con l’anime) la serie principalmente perché ero curiosa di vedere come avrebbero gestito il rapporto tra Sycamore e Lysandre rispetto alla controparte videoludica, ma inevitabilmente con l’arrivo degli episodi speciali sulla Megaevoluzione non ho potuto fare a meno di affezionarmi a questi due ragazzi. Mi sono davvero appassionata, aspettavo con ansia l’uscita di ogni singolo Atto per mesi riempiendo sketchbook e album di fan art di Alain e Mairin. Poi c’è stato il raccordo con XYZ, l’incontro con Ash, la Lega di Kalos, il voltafaccia di Lysandre… E io ero sempre lì a fare il tifo per Alain, questo eroe diverso e pieno di contraddizioni come di rado se ne vedono in Pokémon, mentre il mio cuore soffriva per il piccolo Chespie…
Insomma, credo basti anche solo questa introduzione per farti capire quanto mi sia legata alle avventure di questa coppia. Tra l’altro Sinnoh è la mia regione preferita, per cui come avrei potuto trattenermi dall’aprire la storia?
Dunque, intanto ho apprezzato la tua scelta di collocare gli eventi più in là nel tempo, con una Marissonshipping ormai cresciuta. Confesso che in realtà mentre guardavo la serie tendevo a vedere il rapporto tra loro più simile a quello tra un fratello maggiore e la sua sorellina, molto probabilmente perché come hai detto anche tu c’è una differenza d’anni piuttosto lampante, ma dopotutto è quel tipo di differenza che superata una certa età, come per esempio l’adolescenza, non si fa più sentire. Quindi perché no? Non mi sorprenderebbe affatto se dopo così tanto tempo passato insieme Alain e Mairin si fossero accorti di provare qualcosa di più profondo l’uno per l’altra. Anzi! Fa talmente tenerezza! (Anche perché, quanto erano adorabili mentre ballavano insieme in uno degli ultimi episodi di XYZ?) È come se in fondo fossero cresciuti assieme, non è vero? Anche se uno chiuso in laboratorio e l’altra in giro per Kalos a catturare Pokémon… Ma sempre uniti in un modo o nell’altro…
E infatti, siamo ormai davanti a un Alain già quasi del tutto avviato nella sua carriera di ricercatore: talmente devoto agli studi da far irritare persino Sycamore di fronte alla promessa di una vacanza rilassante ad Alola. Alain, c’è tempo e luogo per ogni cosa, ma non ora! Quanto ce lo vedo, però, Augustine che per ripicca affibbia lavoro in più da smaltire… E magari, oltre che con la camicia sgargiante e gli occhiali insabbiati, tornerà dalle ferie con un paio di orripilanti crocs blu ai piedi. Sarebbe proprio da lui! Tornando a noi, mi è piaciuto molto il modo in cui hai tratteggiato questo Alain serioso e preciso, maturo, con le idee chiare in testa. È passato il periodo in cui si lasciava manipolare incoscientemente dalla cattiva influenza di Lysandre. Adesso è in grado di decidere per sé la sua strada e va avanti senza ostacoli sul suo cammino…
…Se soltanto non ci fosse Mairin a rallentarlo! Ho trovato assolutamente IC il modo in cui si rapportano questi due, da lei che ancora come una ragazzina imbranata si fa notare in tutti i modi, a lui che un po’ alla volta rimane sfinito dalle sue (perché seppure goffe, questo sono) premure. Sin dalla prima apparizione di lei non ho potuto fare a meno di pensare quanto rispecchiasse perfettamente il personaggio, con questi diciannove anni portati in modo pessimo e i capelli rossi spettinati che ricadono da tutte le parti. Insomma, è proprio Mairin come me la sarei immaginata da grande! Ho adorato i continui battibecchi e le frecciatine che si scambiano, il modo casuale e però tenerissimo in cui lei accenna ad Alain il suo desiderio di poter vedere un giorno Sinnoh, magari insieme, e viaggiare come facevano una volta ad Hoenn quando hanno incontrato Rocco. (Ecco, non c’entra niente, ma in effetti non mi sarebbe per niente dispiaciuta una serie incentrata solo sulle loro avventure ad Hoenn).
Purtroppo però Alain, per quanto voglia bene a Mairin e ne sia innamorato, è rimasto il ragazzo un po’ scostante che era, sebbene non per colpa sua, e raggiunto il limite non ce la fa più. Mi si è stretto il cuore nel vedere questa Mairin così dispiaciuta e ferita mentre trattiene le lacrime: dopotutto voleva soltanto cercare di aiutarlo, sebbene con i suoi gesti un po’ irruenti, e fargli sentire la propria presenza in un momento in cui sa che Alain è molto affaticato e teso. Per quanto sciocchina, Mairin ha un cuore grande. La scena in cui lei scappa mi ha ricordato tanto quella di lei che nell’ultimo Atto della Megaevoluzione viene scacciata in un modo simile e si rannicchia a piangere seduta sulle scale, così come anche Charizard che più tardi ammonisce Alain per il suo comportamento brusco. Non so se in qualche modo volessi rievocare quella parte, ma in ogni caso anche questo dettaglio del loro rapporto risulta piuttosto in linea con il carattere dei personaggi, e l’ho apprezzato davvero.
Charizard è un patato, la voce della coscienza di Alain: quanto è carino quando si lascia guidare in volo da Mairin? Quest’ultima scena è romanticissima, con loro che finalmente cominciano ad entrare in un contatto un poco più intimo l’uno con l’altra, mentre decidono che sì, a Sinnoh ci andranno, e si divertiranno tantissimo.
Per quanto riguarda il testo, infine, ti vorrei segnalare giusto che qualche volta ho trovato alcuni discorsi diretti che iniziano con la minuscola invece che con la maiuscola, ma insomma, nulla di così preoccupante!
Visto che ho già messo la storia tra le preferite, non mi resta altro da fare che farti i miei complimenti! È una storia veramente adorabile, sul serio! ❤️ A questo punto mi verrebbe da chiederti: pensi ci sarà mai la possibilità di avere un seguito?
Un abbraccio e alla prossima!
Persej

Nuovo recensore
07/07/19, ore 12:18

Prima di leggere questa storia non avevo la benché minima idea di chi fossero Alain e Mairin, se devo proprio essere sincera. L'ho aperta comunque e devo dire di non essermene affatto pentita: sono rimasta rapita sin dalle prime righe e non ho potuto fare a meno di leggerla tutt'un fiato. Se posso cominciare dandoti un consiglio, però, dovresti formattare meglio i tuoi scritti: aumenta l'interlinea, altrimenti si fatica a leggere, perché il testo risulta troppo appiccicato. In secondo luogo cerca di non perdere le maiuscole e gli spazi dopo i trattini di dialogo, altrimenti risulta tutto attaccato e si fa fatica a distinguere i dialoghi dalla narrazione normale.
Fatta questa piccola (si spera non inutile) premessa, ho apprezzato molto questo scritto. Non conoscendo i personaggi purtroppo non so dirti se sono IC, però mi hai permesso di conoscerli bene dal tuo punto di vista e non ho dubbi circa la loro personalità. Sono coerenti dall'inizio alla fine, secondo uno schema gerarchico chiaramente comprensibile. Immagino che sia normale da parte di lui arrabbiarsi per così poco e per lei reagire in questa maniera un po' drammatico-teatrale, e devo dire che questo funziona perfettamente al fine della storia.
Anche la trovata di mantenere Lizardon come nome è interessante, ma secondo me particolarmente efficace. Evidenzia ancora di più la contrapposizione tra il carattere di Mairin e quello di Alain. Ci sono diverse trovate che hai avuto che secondo me funzionano davvero bene e devo farti i miei complimenti per le descrizioni, per le similitudini e per le metafore: sei davvero brava! Ho immaginato tutto senza problemi, il che è un valore aggiunto, visto che – come già detto – non conosco l'anime. Cioè, conosco perfettamente i Pokémon, ma non l'anime. Mi dispiace.
Unico piccolo appunto che mi ha fatto accapponare la pelle: Ma io voglio che vieni anche tu, Alain. Altrimenti non te lo chiedevo. Immagino che tu abbia capito dove voglia andare a parare: esattamente, i congiuntivi. Immagino che tu abbia volutamente sbagliato per rendere meglio la lingua parlata, ma non si può comunque leggere/sentire. È un errore tipico del nord Italia, quello di usare la forma presente-imperfetto in una frase ipotetica – ho azzeccato la tua provenienza? –, però ti consiglio caldamente di evitarlo: primo, perché è appunto sbagliato; secondo, perché è troppo connotato regionalmente.
Venendo al dunque, la storia mi ha proprio colpita in senso chiaramente positivo! Mi auguro, nonostante quello che hai scritto nelle note, che tu possa postare presto altre storie su questo fandom. Ergo, spero di leggere presto qualcosa di tuo!
Un saluto!

Virulentia