Recensioni per
Perfect for each other
di chemist
Ben ritrovato Chemist, è stata una lunga attesa quella che ci ha separato dal tuo nuovo aggiornamento per vedere il proseguimento della intrigante storia che hai imbastito. Un titolo importante quello che hai scelto che mostra come sotto diversi atteggiamenti e punti di vista esista il solito e solo bisogno dell’uomo di poter avere qualcosa che senta suo e di nessun altro. Nel caso di Cersei si tratta di suo figlio, il matrimonio con Margeory la sconvolge pur non volendolo ammettere e soprattutto mostrare a chiunque, in quanto deve mantenere quell’aura algida e distaccata che incute rispetto e timore, ma la sua paura è tanta. Una volta sposato Joffrey non sarebbe più stato suo ma sarebbe appartenuto ad un’altra donna e lei non è ancora pronta a questo genere di distacco. Anche Shae ha provato e prova tuttora un senso di quasi possesso nei confronti di Tyrion di cui Sansa è venuta a conoscenza. E’ sempre difficoltoso mantenere un doveroso distacco quanto senti e vedi un’altra persona che fino a poco tempo prima ti apparteneva nelle azioni e nei pensieri. Ed è ciò che vorrebbe provare Tyrion nei confronti di Sansa, lui è suo marito, la sostiene e la protegge e vorrebbe essere ricambiato nel suo sentimento d’amore che prova per lei, vorrebbe poterla sentire sua nella sua interezza, vorrebbe poter condividere pensieri e parole e la vita quotidiana, ma per il momento è costretto ad accontentarsi di essere solo un sostegno per Sansa la quale sta attraversando l’ennesima burrasca della sua vita. La sua famiglia è stata praticamente sterminata e lei si sente sola al mondo perché ancora non riesce a fare completo affidamento su colui che è suo marito, sulla carta, ma che ancora fatica a concepire come tale soprattutto dopo che la famiglia Lannister, a cui lui appartiene, ha ucciso gli unici due famigliari che le erano rimasti, anche se sa che lui non ha avuto niente a che fare con quanto accaduto. Tyrion si è ritrovato a parlare di quanto successo alle nozze rosse persino con il suo scudiero Pod, di cui non disdegna la compagnia, che ha compreso essere un ragazzo timido e posato ma con un cervello funzionante e capace di discernere ciò che è bene da ciò che non va fatto ma che sa stare al suo posto e sa quando è il momento di esprimersi e quando stare in silenzio, a differenza di quanto invece gli accade stando a sentire Bronn e le sue dissertazioni. Infatti nell’occasione fornita a Pod dal Folletto, egli non si tira indietro mostrandogli quale è il suo pensiero sulla vicenda condannando l’accaduto che aveva da un lato portato guadagno ai Lannister che si erano sbarazzati di un nemico ma dall’altro aveva tolto tutto ciò che restava a Sansa della famiglia Stark. Un capitolo fortemente basato sui dialoghi che però ha mostrato una buona interazione fra alcuni personaggi che hanno avuto così il tempo per approfondire situazioni e concetti. Resto in curiosa attesa dello svolgersi degli eventi futuri e ti mando un caro saluto. |
Ciao Chemist, mi scuso per il ritardo ma ieri sera ero troppo stanca sia per leggere che tanto più per recensire anche perché il capitolo era piuttosto lungo e corposo e meritava di essere letto con calma per poterne analizzare le situazioni. Il titolo è piuttosto evocativo, la pioggia che cadendo calma e silenziosa può logorare situazioni preesistenti ma può anche lavare e portare via con sé tutto il male o il dolore a seconda dei casi. Pensieri questi che sono balzati alla mente di Tyrion che svegliatosi presto la osserva forse ritenendo anche che potesse essere presagio di un male augurio. E infatti tutta la scena che si svolge nel gran concilio riunito gli dà subito il polso della situazione: ci sono proprio tutti, dal re a sua sorella e i consiglieri, e quando tutti sono così riuniti non è mai per qualcosa di piacevole. E la conferma non tarda ad arrivare: Robb e sua madre Catelyn Stark sono stati uccisi durante il matrimonio presso la dimora dei Frey loro alleati dai quali sono stati proditoriamente traditi facendo cadere così nelle mani del nemico il Nord. La notizia ghiaccia il cuore di Tyrion il cui pensiero corre a come l’avrebbe presa Sansa una notizia del genere. Aveva infatti cullato la speranza di poter tornare ad abbracciare parte della sua famiglia ed ora di questa non restava più nessuno. La terminologia utilizzata da Joffrey e persino dalla regina madre Cersei sono quanto di più ignobile si possa sentire sulla bocca di una persona, ma loro sono abituati a calpestare chiunque per il solo fatto di essere i regnanti in carica e con disprezzo si rivolgono anche a Tyrion che però non ci sta e risponde a tono a Joffrey, stranamente spalleggiato da Lord Tywin suo padre che è l’unico che abbia la potenza e l’autorità necessarie a zittire chiunque dall’alto delle sue capacità. Un padre che nel confronto con il folletto si lascia scappare che avrebbe voluto uccidere quel figlio che aveva causato la morte della moglie e che sarebbe rimasto inviso a lui e alla sorella Cersei fino alla fine dei tempi. Un padre che ha combattuto i nemici della corona e che quindi conosce il valore dei suoi avversari e sa perfettamente muoversi sulla scacchiera del potere e che avrebbe fatto qualunque cosa per porre termine ad una guerra anche macchiandosi dell’omicidio dei suoi avversari non su un campo di battaglia. Ribadisce ancora a Tyrion che sarà suo compito dover dare un erede alla casata Lannister, non importa in quale modo purché raggiunga lo scopo. Come Tyrion anche Sansa osserva la pioggia che cade ma per lei è un piacere che le fa ricordare casa sua al nord e per ricreare quella sensazione vuole sentirla sulla propria pelle, ed è in questa occasione che incontrando Joffrey e Cersei viene brutalmente a conoscenza della morte dei suoi famigliari e cade in uno stato di prostrazione dal quale difficilmente avrebbe potuto risollevarsi. Il discorso serale con Tyrion, che non sa ancora che sua moglie è venuta a conoscenza della tragedia, è particolare e si svolge sulla base dei reciproci dolori che hanno provato nelle loro brevi vite: Sansa piange la morte della sua famiglia e Tyrion le rammenta alcuni momenti drammatici della sua giovinezza quando aveva sposato per poco tempo Tysha, la donna che con un sotterfugio era stata pagata affinché avesse un rapporto con Tyrion, visto il disgusto che lui provocava nelle altre donne, e che poi era stata stuprata dagli uomini di suo padre per avere osato sperare di sposare un Lannister. Qui pertanto si confrontano due esistenze profondamente segnate ed esposte alla cattiveria gratuita di coloro che li circondano. La storia di Tyrion e Tysha è stata da te riproposta in tutta la sua crudezza e talmente bene da riuscire a visualizzarla, anche perché è tanto tempo che ho visto la serie tv e non ricordo molti particolari per cui ti ringrazio per riproporre alcuni fatti con precisione e puntualità. Mi scuso per la lungaggine, ma era un capitolo importante, con concetti che dovevano essere approfonditi. Ti auguro buone vacanze poiché ho letto che forse questo è l’ultimo capitolo prima della partenza, e spero di risentirti presto con nuovi capitoli della tua intrigante storia. Un caro saluto. |
eh....m...... |
Ciao, |
Ciao Chemist, capitolo oltremodo coinvolgente ed interessante: si snoda tutto sul filo della sincerità, dapprima nel discorso tra Sansa e Shae svoltosi piuttosto seriamente, poi la sincerità che lascia trasparire il vino quando ha espletato il suo effetto di far sciogliere la lingua a due provetti bevitori che cercano di coinvolgere uno sprovveduto Pod nei loro discorsi ed infine quella tra Sansa e Tyrion nelle loro stanze, dove una domanda è stata posta ben chiara e precisa non obnubilata dai fumi dell’alcol. Mi è piaciuto come hai saputo descrivere il comportamento di una Shae che sta temendo che la sua lady abbia veramente messo in atto ciò che le ha chiesto di insegnarle per conquistare e soddisfare suo marito. La guarda ma non la vede, non la osserva, la sua mente è persa dietro questi pensieri che ne oscurano persino lo sguardo che, nota Sansa forse per la prima volta, diventa triste e malinconico quando viene nominato Tyrion come marito. A Sansa cominciano a venire dei dubbi, ma per la sua educazione non riesce ad essere diretta e chiederle quello che vorrebbe veramente. Ma poi dopo mille elucubrazioni il quesito spunta fuori lo stesso: Shae è per caso infatuata (innamorata) di suo marito? Risposta che resta sospesa e che Sansa si sarebbe aspettata di ricevere in cambio della sincerità che aveva espresso a Shae stessa nel raccontarle ciò che era accaduto con suo marito. Invece quello che hai messo in scena tra Tyrion, Bronn e Pod è la classica scena cui si può assistere quando tre uomini con l’aiuto del vino parlano di donne e delle loro avventure nonché delle rispettive prestazioni. Meno male che, Tyrion, nonostante abbia fatto onore a Bacco più del dovuto, riesce ancora a controllare il suo cervello che non gli permette di esplicitare quanto accaduto con la sua giovane sposa, lasciando così a bocca asciutta soprattutto Bronn. Ed infine la scena in camera con Sansa che sulle prime resta perplessa del comportamento del marito al quale però non può obiettare nulla, anzi tra loro sembra quasi crearsi una strana atmosfera che permette a Tyrion di chiederle una cosa che gli è passata forse più volte nella mente e cioè se mai avesse avuto la possibilità di andarsene da Approdo del re, lei lo avrebbe fatto abbandonando non solo un luogo da lei tanto odiato ma anche un marito? Il timore della risposta pongono Tyrion in uno stato di attesa, ma le parole di Sansa fugano qualsiasi dubbio: lei non avrebbe mai abbandonato Tyrion poiché lui ora è suo marito e in più si stanno conoscendo e scoprendo i lati dei loro caratteri e forse una vita insieme non è poi impossibile. Per andare alle tue note finali, il bello di una fan fiction è che non sei legato ad un copione che deve per forza rispettare l’andamento della storia originale, quello che si richiede penso sia il non stravolgimento dei caratteri e delle personalità dei vari personaggi facendoli agire in situazioni e contesti differenti e riuscendo anche a fare una introspezione che rende, secondo il mio modesto parere, più coinvolgente ed interessante la storia, il poter sviscerare quei pensieri che restano in un limbo e che grazie a voi autori possiamo conoscere per immergerci ancora maggiormente nel racconto. Una cosa che apprezzo moltissimo è che tu ti sia documentato in modo da dare, a me che non ho letto i libri ma ho solo visto la serie tv, tutte quelle notizie e quei dettagli che alle volte non vengono inseriti in un racconto, dando per scontato che si conosca bene la storia originale, e per questo ti ringrazio. Penso di aver detto tutto e pertanto ti saluto caramente e ti aspetto al prossimo aggiornamento. Un caro saluto. |
volevi un parere, eccomi. |
Gentile Autore, per una mia disattenzione ho erroneamente cancellato il commento che avevo lasciato al primo capitolo della tua storia, e difficilmente riuscirò a trovare le stesse parole con le quali mostravo il mio interesse a questo tuo lavoro, ma siccome per una mia forma mentis, mi infastidisce lasciare una cosa cominciata a metà ho deciso di recensire nuovamente anche perché non volevo si pensasse che il capitolo da te scritto non mi fosse piaciuto. Trovo interessante e coinvolgente il fatto che tu abbia preso quali protagonisti principali del tuo racconto Tyrion e Sansa, due personaggi dalle personalità forti e volitive che nel corso di tutta la saga del Trono di Spade hanno effettuato un cambiamento profondo nel loro comportamento dovuto in massima parte alle vicende che li hanno man mano coinvolti. Sansa non è mai stata il mio personaggio preferito, anzi , all’inizio la giudicavo una ragazzina viziata e sprovveduta che sognava il cavaliere dalla scintillante armatura non rendendosi conto della realtà che aveva intorno fino a quando quella stessa realtà diventa parte integrante della sua stessa vita, operando in lei una trasformazione profonda per tutto ciò che ha dovuto patire nel corso degli eventi narrati. Tyrion invece è stato un personaggio curioso e coinvolgente dall’inizio: il suo acume era inversamente proporzionale alla sua statura, che quelli a corte e quelli della sua famiglia denigravano e sbeffeggiavano tanto, aveva un modo di vedere le cose e il mondo che lo circondava con un occhio critico e sempre puntuale che gli permetteva così molta libertà di azione, in poche parole era affascinante nel senso più ampio del termine. Per quanto riguarda il tuo primo capitolo trovo interessante il comportamento scaturito dal dopo matrimonio combinato tra Tyrion e Sansa: lui è un fine conoscitore del carattere umano e ha pertanto compreso in quali ambasce si ritrovi catapultata Sansa dopo tutte le vicissitudini che ha passato e la sua breve vita a corte e come le ha promesso non le avrebbe mai fatto alcun male. Sansa è una sposa apatica ancora non ben conscia del fatto di aver sposato un Lannister, un componente di quella famiglia che ha contribuito a distruggere la sua, e sotto sotto gliene fa una colpa senza però profferire parola consapevole che il suo silenzio avrebbe potuto ferirlo molto più delle sue parole. Per Tyrion è una situazione inusuale quella che sta vivendo e dopo i molti tentativi da parte di Bronn di sapere qualcosa di piccante sulla sua prima notte di nozze, cede alle sue insistenze e gli confessa di non aver consumato il matrimonio perché Sansa, la sua sposa bambina non era pronta. Sempre puntuale la figura di Bronn che con poche frasi riesce sempre a centrare l’obiettivo. Quello che traspare da queste prime righe del tuo scritto è comunque una profonda umanità del personaggio di Tyrion che saprà farne buon uso in futuro. La tua scrittura è fluida e scorrevole e anche il lessico utilizzato è preciso e puntuale e fa arrivare al lettore perfettamente il concetto che stai esprimendo. Sicuramente una lettura piacevole ma con spunti interessanti per riflettere. Augurandoti un buon lavoro continuo nella appassionante lettura. A presto! |
Ciao!! Eccoci qua, con un capitolo di transizione si, ma altrettanto dimostrativo degli animi dei nostri eroi. |
Ciao Chemist, è sì un capitolo di passaggio dove però abbiamo avuto la possibilità di esplorare altri aspetti dell’animo dei personaggi. All’inizio ritroviamo Tyrion che pare estraniato nel ritrovarsi nel suo letto al risveglio vicino a sua moglie, ai più parrebbe essere la normalità ma per loro due è un momento particolare perché hanno cominciato ad assaggiare quella che potrebbe essere una vera vita matrimoniale e Tyrion tiene troppo a Sansa per commettere degli errori che sarebbero dettati dalla fretta. Lui è un uomo che non ha bisogno di utilizzare dei mezzucci, ha una mente fine e attenta e che guarda non al momento che stanno vivendo ma al futuro, ha una visione a più lunga gittata. Ha atteso e ancora attenderà perché quello che vuole soprattutto è che Sansa lo cerchi e lo voglia per quello che è diventato con lei e per lei. Poi facciamo la conoscenza di Brienne, un personaggio che mi è sempre piaciuto per la coerenza che ha sempre dimostrato anche quando questa andava a discapito del suo vivere e del suo essere. E’ una donna tutta d’un pezzo e di sani principi che non rinnega mai ma che ha anche la capacità di ammettere l’errore di qualsiasi genere sia, anche di valutazione come nel caso della chiacchierata con Tyrion, al quale non le manda a dire ma è chiara e diretta come il suo carattere le impone. Accanto a lei vediamo anche la comparsa dello scudiero Podrick, che ha saputo nel tempo, diventare un sostegno per la gueriera Brienne, avendola accompagnata in buona parte delle sue avventure. Poi ecco comparire anche Bronn, il dissacrante Bronn, altro personaggio interessante e coinvolgente, sia per il suo modo di parlare che di porsi, sempre presente a se stesso che non si lascia trascinare dagli eventi ma che è capace di governarli e volgerli a suo favore. In questa occasione, di comune accordo con Tyrion, che ascolta sempre le sue proposte per quanto bislacche possono apparire in un primo memento, si cimenta nel diventare maestro di scherma niente meno che dello Sterminatore di re, il quale non fa mistero di essere in difficoltà per la mancanza dell’arto che gli serviva per combattere, ma che è disposto a mettersi agli ordini del mercenario, avendone capito le potenzialità, per tornare ad essere almeno in parte il guerriero che era prima, poiché questo è il suo desiderio più grande, per dimostrare a se stesso in primis e poi agli altri componenti della sua famiglia, Tyrion escluso, che la menomazione non lo ha indebolito ma lo ha aiutato a temprare il suo carattere, nella speranza che sua sorella Cersei possa così accettarlo di nuovo come l’uomo che era prima che partisse per la guerra. Un capitolo niente male narrato con la consueta proprietà di linguaggio che dà più di una panoramica delle azioni che si svolgono. Resto in attesa del seguito e spero in questo periodo estivo di poter fare una vera scorpacciata dei tuoi capitoli, in modo che mi distraggano dai corsi cui devo attendere per lavoro. Un caro saluto. |
ciao, sono contenta che hai deciso di tornare a scrivere. si vede che stai mettendo impegno e passione nel tuo lavoro ed il risultato e davvero interessante. |
Ciao!!altro che passo avanti, è stata una vera e propria maratona di emozioni, non solo per i nostri protagonisti, ma anche per chi come me aspetta con ansia i nuovi capitoli, e le cui spettati e non vengono mai deluse. Ma andiamo per ordine. |
Ben ritrovato Chemist, in questa torrida estate inframmezzata fortunatamente da qualche acquazzone rinfrescante hai scritto un altrettanto “caldo” capitolo che ci fa più che intravedere i pensieri e le sensazioni che si agitano negli animi dei nostri protagonisti. Sansa sulle prime cerca delle conferme parlando in modo molto disinvolto con Shae, con lei sente di potersi aprire certa che non sarà da lei giudicata. Nello stesso istante che le pone delle domande non si avvede del turbamento che tali domande hanno sulla sua ancella: il suo sguardo si vela di tristezza quando viene nominato più volte Tyrion appellandolo con il titolo di “suo marito”. A lei che è stata la sua amante può solo addolorare il venire a conoscenza dell’idea di Sansa di cominciare a condividere quella vita matrimoniale che è rimasta fino a quel momento in una specie di limbo. L’onestà che sente di avere nonostante la frustrante situazione è quella di dire a Sansa di imparare ad ascoltarsi e a sentire quali sono i dettami del suo cuore, forse solo in questa maniera potrà raggiungere la serenità e la felicità e con il tempo l’altra metà della sua anima. |
Ciao Chemist, come sempre la curiosità mi attanaglia quando aspetto un tuo nuovo capitolo ed in questo hai dato una panoramica più ampia di cosa si agita nella testa e nel cuore sia di Sansa sia di Tyrion. Fra i due particolari coniugi si è stabilito un rapporto di rispetto reciproco, non è solo l’essere cortesi e gentili e premurosi come si conviene tra coppie sposate, c’è molto di più anche se i nostri due ancora non ne sono pienamente consapevoli. E’ un rapporto che è stato imposto ed in più in un momento traumatico della vita di Sansa, ma nonostante questo si è stabilita fra di loro una tregua dall’aggressività, componente principale della famiglia Lannister, capitanata di Tywin che tesse le sue tele con arguzia, che si è trasformata man mano in complicità dettata anche dalla maggiore condivisione di situazioni. Prova ne è il dialogo scanzonato tra i due sullo scherzo da fare a uno dei lord che passando vicino a loro li aveva guardati come fossero due fenomeni in quanto male assortiti. Ma proprio durante questo piacevole scambio di battute giunge a Tyrion il richiamo dell’augusto genitore per conferire con lui: ciò che Tyrion non si aspetta è di ritrovare finalmente suo fratello Jamie, liberato dalla prigionia da Robb Stark. L’incontro tra i due è frenato dalla ingombrante presenza del genitore davanti al quale entrambi non possono lasciarsi andare a dimostrare l’affetto reciproco che li lega, ed è in questo frangente che Tyrion viene a scoprire della mutilazione subita dal fratello. Quel fratello così forte, potente, bello e intraprendente che ora fatica a riconoscere in quanto la prigionia lo ha molto prostrato pur mantenendone sempre forte lo spirito. Facciamo anche la conoscenza di Brienne che sicuramente avrà da dire la sua nelle vicende future che riguarderanno sia gli Stark sia i Lannister: infatti lei aveva accompagnato Jamie ad Approdo del re per riportare a casa la giovane Sansa e Jamie resta sorpreso del fatto che ora lei sia diventata la moglie di Tyrion il quale non fa mistero del suo interesse per lei, solo al fratello avrebbe potuto rivelare certe cose ed esporsi così tanto poiché sicuro della sua comprensione e non della derisione della quale era fatto oggetto da buona parte della corte. Il loro rapporto è molto forte e il ritorno di Jamie lo ha rinsaldato e sono certa che servirà per le prossime azioni sulla scena della tua storia. Ti devo ringraziare per come tu tenga in considerazione i miei commenti, spero possano essere di aiuto e in più mi sembra doveroso per chi ci regala momenti di evasione con il suo lavoro che sarà anche fatto per puro diletto ma per costruire una storia ben bilanciata e coerente occorre impegno. Pertanto attendo sempre con curiosità cosa hai pensato per i tuoi personaggi e cosa hai escogitato per arricchire la scena che si srotola dinnanzi ai nostri occhi grazie anche alle descrizioni minuziose che fai sia dei dialoghi che delle ambientazioni che ci inseriscono meglio nel contesto trattato. Un caro saluto e a risentirci presto! |
Ciao Chemist, premetto che questa è la prima volta che scrivo una recensione.. e mi complimento davvero con te la storia è lineare, strutturata bene e di facile comprensione rispetto ad altre FF.. Io AMO la coppia Tyrion e Sansa la loro complicità (peccato che nella serie TV non sono stati abbastanza messi in rilievo) e grazie alla tua storia mi sono medesimata nei loro pensieri, emozioni e i loro gesti.. non vedo l ora di leggere i prossimi capitoli!!! Cmq mi ha soddisfatto molto questo capitolo e nn solo ma anche gli altri due.. aspetto con trepidazione!! Un bacione 😊 |
Buona giornata Chemist, non capisco come tu non possa essere soddisfatto del capitolo che hai scritto: hai molto più che semplicemente tratteggiato i caratteri e i pensieri dei personaggi coinvolti con precisione quasi chirurgica. Lord Tyrion si ritrova infatti a ripensare con rammarico a quanto accaduto a Sansa e alla protezione che le ha promesso, niente di male le sarebbe mai successo finché fosse stata al suo fianco. Ma qualcosa di più profondo si sta instaurando nella sua mente e chissà forse anche nel suo cuore tanto che le attenzioni a cui è abituato di Shae non gli danno la calma e la serenità che aveva pensato di ottenere recandosi dalla sua amante che cominciava a osservare e percepire in maniera diversa. Se prima erano puri incontri di sesso che con il tempo si erano trasformati in un sentimento verso quella donna bellissima che leniva almeno per qualche attimo le sue pene ora invece lo mettevano in una situazione di stallo in quanto non capiva bene o forse non voleva davvero capire cosa si stesse affacciando alla sua mente nei riguardi di Sansa. Ma purtroppo Shae molto più perspicace in faccende amorose di quanto non fosse il Folletto aveva ben compreso che i tentennamenti del suo leone erano un principio di innamoramento. Tra i tanti pensieri che infestano la mente di Tyrion c’è la questione della tentata violenza a Sansa e chi meglio di lord Varys potrebbe donargli delle risposte esaustive ai quesiti che si agitano in lui? E come promesso Varys dà dei suggerimenti che gli sono pervenuti tramite la sua rete di informatori abilmente intessuta che gli pone come soggetto pericoloso quel lord Balish di cui Tyrion ha preso il posto come maestro del conio. Varys gli suggerisce di fare attenzione in quanto per Baelish ogni mezzo è lecito per perseguire i suoi fini che hanno come scopo finale il solo bene di Baelish stesso a discapito di chiunque. Intanto Sansa si sta intrattenendo con la futura regina Margaery e sua nonna Lady Olenna, donna acuta quanto insidiosa per qualsiasi nemico, sempre pungente quanto diretta. La disquisizione che ha Tyrion con la capostipite di Alto Giardino non lo trova impreparato e ribatte punto per punto a ciò che gli viene detto circa il matrimonio e le spese assurde contratte per il suo svolgimento. Sansa resta sempre impressionata favorevolmente quando sente ribattere colpo su colpo suo marito notando che quasi nessuno riesca a metterlo dialetticamente in difficoltà. Ed è proprio in questa occasione che fa dono a Sansa di una splendida collana da esibire al matrimonio dei reali e che pone in imbarazzo Sansa per la maestosità del regalo e che incuriosisce Lady Olenna che chiede di vederla e ne accarezza le forme e le pietre che la compongono. Non ricordo questo regalo nella serie tv a cosa si riferisca e se ha un qualche recondito scopo e anche il perché Olenna la osservi con così tanto interesse. Meglio così poiché tutto ciò che racconterai sarà per me nuovo e interessante da scoprire. In attesa di un altro lungo capitolo ti rinnovo i complimenti per lo stile di scrittura fluido e piacevole senza sovrastrutture di sorta che lo rendono magnificamente scorrevole da leggere. Ti aspetto pertanto al prossimo aggiornamento sempre con curiosità. Un caro saluto. |