Ciao, ieri sera stavo dando un'occhiata al tuo profilo e mi sono accorta di questa. Non leggo molto in Good Omens, ma questa ho voluto leggerla per forza. Prima di tutto perché sei tu e ti ammiro molto come autrice, ma soprattutto perché si tratta di qualcosa di diverso da una drabble, che sono sicuramente il genere su cui hai scritto più spesso. Diciamo che volevo vedere come te la cavavi in un fandom diverso e devo dire che sono rimasta piacevolmente spiazzata.

Anzitutto c'è da dire che lo stile è qualcosa di davvero molto particolare. L'idea di un flusso di coscienza focalizzato su Crowley è a mio avviso vincente, mi è piaciuto molto l'uso che hai fatto della prima persona in relazione allo stile che hai utilizzato. Forse è perché di tuo ho letto molto altro e so cosa sei capace di fare con lo stile e quali livelli di ricercatezza riesci a raggiungere, ma la duttilità che hai mostrato qui e questo linguaggio molto basico e poco elegante, in un susseguirsi di pensieri quasi incoerenti e privi di senso, mi ha lasciata a bocca aperta. La prima persona è ottima per caratterizzare i personaggi, e tu ci sei riuscita grazie a questo flusso di coscienza di un Crowley che certamente non è l'elegante e raffinato Aziraphale, che non si esprime come un letterato né come un angelo. Al contrario Crowley utilizza un linguaggio diverso e questa coerenza narrativa che hai mantenuto sino alla fine e che ti ha aiutata a caratterizzare Crowley alla perfezione, mi è piaciuta moltissimo. Hai fatto davvero un gran lavoro sempre in un qualcosa di relativamente breve, ma che non ti imbriglia troppo come una drabble di sole cento parole. Come ho detto sarà che ti conosco già da prima, ma sono rimasta impressionata.

Per quel che riguarda lo svolgimento, siamo in uno dei miei momenti preferiti ovvero quando l'Apocalisse è scampata e Crowley e Aziraphale arrivano a un nuovo livello di consapevolezza. Forse non sanno con precisione che è successo, ma sanno (specie Crowley) che sta per iniziare in nuovo tempo in cui saranno loro due contro il resto del mondo (piccola citazione!). Amo questo momento e amo il modo in cui hai fatto arrivare Crowley ad ammettere di volere l'angelo con sé, sembra quasi che ne abbia paura, che tema di chiedergli di venire con lui, ma alla fine lo fa anche se stenta. Hai ritratto un Crowley molto più fragile di quanto non sembri a un primo impatto, come sempre i tuoi personaggi sono complessi e ben fatti.

Ottimo lavoro, come al solito.
Koa

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VALUTAZIONE PER LA PARTECIPAZIONE AL CONTEST "Mille modi di esprimerlo, senza mai dirlo (Ti amo) [II Edizione]" SUL SITO DI EFP

Stile e impaginazione:
Non sono una grande fan della prima persona proprio per quello che hai fatto in questa storia, ovvero emulare il linguaggio parlato nei pensieri e quindi nella narrazione stessa del testo. Si tratta di un gusto personale più che una critica, però penso che comunque il linguaggio “comune” sia fin troppo accentuato. L’impaginazione mi piace, l’uso del corsivo per sottolineare e separare anche graficamente il testo introspettivo dai dialoghi è bello da vedere. Mi sarebbe piaciuto un impaginazione del testo con il “giustificato”, ma anche questo è semplicemente un gusto personale.
 
Titolo:
Ho adorato il titolo, rispecchia in pieno non solo ciò che vuole esprimere la storia – ovvero il desiderio di Crowley di far cedere una volta per tutte Zira – ma anche lo stile che hai voluto adottare, e infatti la frase sembra proprio un pensiero di Crowley estrapolato dalla storia.
 
IC personaggi:
Crowley in preda ai dubbi esistenziali e di coppia con Zira è… abbastanza difficile da immaginare quanto in realtà perfettamente nel canon della serie, perché è, in effetti, tra i due quello più incerto, quello che si fa domande, che dubita, appunto. Su tutto. Anche sul suo rapporto con Aziraphale, perché sappiamo che in tutta onestà è lui quello con le corna.
 
Momento scelto/i:
Scegliere un solo singolo momento tra questi due non è facile perché Aziraphale e Crowley riescono a lanciarsi dei “ti amo” con uno sguardo e quindi ogni loro momento nel corso degli 8 episodi sarebbe validamente stato accettabile. Hai optato per uno molto particolare, a mio parere, perché è meno scontato di quanto sembri, nonostante non originalissimo. È uno dei momenti più incisivi tra i due, quello in cui Aziraphale finalmente cede quando quel – in questo caso non “santo”, nonostante, per quanto voglia bene a Zira, ce ne vuole per non prenderlo a sprangate qualche volta – poverino di Crowley gli fa notare per l’ennesima volta che sono loro due, orami solo loro due, come sempre. Bella scelta.
 
Gradimento personale:
Mi sarebbe piaciuta di più con un altro stile, ma comunque è stato un piacere leggerla. Stranamente trovare questo genere di storie è una delle cose più belle del valutare un contest, perché ti da la possibilità di leggere sempre qualcosa che normalmente magari ignoreresti e che potrebbe sorprenderti. Grazie per aver partecipato.

Complimenti per aver reso perfettamente e in poche parole la confusione, la paura e la voglia del demone che in quel momento doveva provare, chiedere al suo angelo di rimanere da lui, poteva sembrare una cosa da nulla, ma non per lui, non per loro, non dopo i rispettivi tradimenti delle loro fazioni, una quasi apocalisse e la questione dei sentimenti del demone che dopo 6000 anni sono sempre più evidenti (bello il pensiero di Alfa Centauri), l'unico che forse non si è ancora accorto è proprio quell'angelo così nervoso, o forse si è finalmente reso conto, ecco perché il tutto è ancora più confuso e difficile nella mente di Crowley. Però, poi non c'è la fa a restire e glielo chiede..Rinnovo i complimenti per questa piccola ma bellissima storia.

Spero di leggere altri tuoi lavori in questo fandom.

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