Recensioni per
L'illusione perfetta
di Hikaritokage
Ciao Hikaritokage. Suggestivo il titolo, mi ha affascinata da subito. Sempre bello leggere ogni volta le interpretazioni differenti che ogni autore da con la propria sensibilità. Mi è piaciuta l'atmosfera creata dalle tue parole, ho ben immaginato cosa stesse succedendo. Bella la chiusura "e vivere è di una semplicità disarmante." Un saluto. |
Oh, mamma Lady Oscar .... |
Hai colto un istante significativo e ne hai restituito l’atmosfera sospesa e affascinante, quasi fosse un sogno, con parole essenziali e nonostante questo regalando dettagli alle immagini. |
Una piccola storia che però di piccolo ha ben poco, questo tuo componimento: per l'uso raffinato che fai della seconda persona, per le emozioni che riesci a trasmettere con la delicatezza, spesso unita a una soffusa malinconia, che contraddistingue la tua narrazione... senza dimenticare il tema che hai scelto di rappresentare, quello della crescita e di ciò che essa comporta, nel bene e nel male. Peraltro, a questo proposito, ci mostri una Oscar molto più empatica nei confronti di André rispetto a quella dell'anime, che ricordo talmente proiettata nella sua nuova vita da passare talvolta come un panzer sui sentimenti dell'amico, seppur involontariamente (basta ricordare l'inizio della puntata n. 8!). Nella tua storia, al contrario, la nostra avverte con dolente consapevolezza il passaggio dalla spensierata età dell'adolescenza, pienamente condivisa con André, ai doveri propri di quella adulta; ma soprattutto, si preoccupa di quanto questa nuova situazione possa ferire colui che ama e reputa alla stregua di quel fratello che non ha mai avuto. Bellissima la scena nei giardini, con quell'incontro di sguardi più eloquente di mille parole...bravissima! Alla prossima Silvia |
Cara Elly, |
Ciao e bentornata con questa splendida one shot delicata e potente allo stesso tempo dove abbiamo potuto vedere il mondo in cui Oscar e André hanno vissuto sereni e felici fino a quando non sono stati costretti a uscire dai confini di palazzo Jarjayes che proteggeva il loro sentirsi liberi e uguali. Poi oltrepassato quel confine sono entrati in una società miope che ha ristabilito o meglio imposto che quei confini, che per loro non erano mai esistiti, dovessero essere ripristinati perché lei apparteneva ad una casata importante alla quale doveva dare lustro e lui non avrebbe mai potuto aspirare a niente di più di quello che era, semplicemente il suo attendente. E così la loro vita era divenuta pesante e faticosa con lei sempre un passo avanti ad André che però non gliene ha mai fatto una colpa. Lei si è arroccata in un contegno rigido e distaccato mentre lui è divenuto sempre un po’ più triste. Ma ora basterebbe solo un sorriso per ripristinare ciò che erano, per avere ancora quella illusione di essere nel loro piccolo ma perfetto mondo dove potevano sentirsi quasi fratelli e dove vivere era molto più semplice. E lui il sorriso non glielo nega perché in fondo ai loro cuori non sono cambiati, sono e saranno sempre Oscar e André. Componimento scritto con il tuo stile garbato che fa giungere al lettore tutto il pathos di cui è permeato. Complimenti e a presto! |
E' molto bella questa storia! |
Davvero bella questa one shot, dove tutti e due sembrano distanti, ma basta sedersi accanto per ritrovare quell'affiatamento che hanno sempre avuto. |
La vita cambia e ci cambia, succede a tutti. Anche ad Oscar e André. |
Malinconica e bellissima, sei davvero diventata molto, molto brava. |
Davvero preziosa questa tua piccola storia. Da inserire senz' altro nella mia bacheca dei ricordi. |
Davvero un piccolo gioiello, i miei complimenti. Racconti pochi istanti e pochi gesti ma li permei di tutto ciò che sono loro: tristezza, solitudine, inadeguatezza, nostalgia... Si comprende che sono fatti l'uno per l'altra, e che anche loro in qualche modo lo sanno, devono solo fare sì che ciò che nn è mai stato detto emerga. Davvero toccante e magistralmente interpretata, grazie per avercelo proposta. |
Oh che bello trovare questo piccolo componimento così piacevole. |
Accidenti se è bella! |