Recensioni per
In un Battito di Ali
di LaSignorinaRotterMaier

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/12/19, ore 10:42
Cap. 3:

In un battito d'ali / MaryLondon

Grammatica e stile: 8,5/10

Ti lascio prima un elenco degli errori che ho riscontrato, ripetizioni comprese:
'... ma perché le relazioni s’assomigliano tutte: i primi tempi è tutto meraviglioso... ' -> ripetizione tutto ridonandante di tutte\tutto;
'Non so di preciso cosa accade nel mezzo... ' -> accada, non accade, il congiuntivo in questo caso è più indicato (ma non è un errore il presente, te lo faccio giusto presente così);
'... che ci piaccia o no, le relazioni fanno perdere il controllo di se stessi, ci instupidisce, ci sottomette... ' -> in questo caso i verbi 'instupidisce' e 'sottomette' vanno coniugati alla terza persona plurale, perchè il soggetto della tua frase sono appunto le relazioni (che ci instupidiscono e sottomettono);
'... c’è sempre qualcuno con cui poterne parlare ma, vogliamo considerare anche l’altro lato della medaglia...' -> la virgola va prima del ma, e non mi riferisco al punto di vista grammaticale, ma anche il ritmo della lettura è sbilanciato in questo modo;
'Forse sono poco incline ai sentimentalismi…Chissà?' -> ci vuole lo spazio tra i puntini e il 'chissà';
'...addio al nubilato tra pochi intimi. E Invece no. La mia vita è maledetta dal sacro...' -> 'Invece' dovresti scriverlo con la minuscola;
'Provo una gran pietà nei confronti dei loro colleghi/amici/parenti/fidanzato/marito.' -> tutta la parte con il simbolo '/'. Capisco che sia un pezzo introspettivo, però in un testo narrativo è un po' bruttino a vederlo scritto così.
'... come se stessi guardando un stupendo tramonto sul mare.' -> uno, non un;
'... non ho mai lasciato la Florida… è imbarazzante.' -> maiuscola prima dei puntini (E');
'... È morta molti anni fa da overdose e papà... ' -> di overdose, non da;
'Mi affianco a lei tentando di nascondere il fatto che mi sento un pò accaldato' -> po', non pò.

Bene, passiamo adesso allo stile: l'ho trovato davvero molto fluido e scorrevole, mi hai subito saputo trasportare all'interno della tua storia in maniera repentina e a tratti brutale, un po' come la vita dei tuoi personaggi. Se volessimo proprio cercare l'ago nel pagliaio, ti direi di far più attenzione alle ripetizioni, ce n'erano un po', e poi un altro piccolo problema è stato quello della punteggiatura, spesso ti è capitato di saltare delle virgole anche importanti, come prima del ma (congiunzione), oppure di inserirle tra soggetto e verbo, andando un po' a rovinare il ritmo della lettura (oltre al fatto che sia grammaticalmente scorretto). Il testo l'ho trovato molto veloce, nel senso che la storia scorre e non ti soffermi troppo sulla narrazione di elementi 'estetici' e futili, vai dritta al contenuto curando i personaggi, la loro introspezione, e ciò che reputi utile per la trama, e questo sicuramente ti ha permesso di rendere la tua long davvero scorrevole e fruibile, io non ho 'sentito' per niente i tre capitoli, e questo è un elemento che ho apprezzato molto. Poi, mi fa piacere che tu abbia adattato i termini utilizzati al carattere dei personaggi, nel senso che hai prediletto uno stile più 'sporco' (in senso buono) e dinamico, che rappresentasse al meglio sia la personalità di Cole che quella di Zoe. Sei stata d'impatto e a tratti provocatoria, e questo sicuramente ha donato davvero tanto carattere alla trama.

Utilizzo simbolo e frase: 5\5

Allora, iniziamo dal tatuaggio che hai selezionato, ovvero la farfalla, che rappresenta 'la bellezza, la libertà e la metamorfosi, ma può anche simboleggiare la fragilità del presente. Qualcosa di meraviglioso, colorato, che però muore e svanisce in breve tempo'. Nel tuo concorso ho trovato tutti gli elementi sopracitati. Entrambi i tuoi protagonisti, Zoe e Cole, partono da una situazione generale infelice, per problematiche differenti, ma comunque di base 'asfissiante'. Il loro incontro è come un guizzo di vita, un fuoco che brucia con intensità durante la durata del loro viaggio, ma che appunto è destinato a svanire. Quando si separano, entrambi torneranno alle loro vite. Questo incontro, però, lascia delle radici nelle anime di entrambi per spingerli a cambiare in meglio, a subire una vera e propria metamorfosi. Insomma, contrapponi un incontro che può sembrare fragile e breve a un cambiamento che però li segnerà per sempre, quindi hai inserito sia l'elemento del presente effimero e fragile, che quello della metamorfosi e della libertà a lungo termine. L'utilizzo della frase, in più, è stato perfetto. Ho adorato il momento della loro separazione, mi ha commosso ed emozionato, in più hai scelto una delle mie frasi preferite, quindi non posso che esserne felice!

Caratterizzazione dei personaggi: 5\5

Beh, in questo paragrafo non potevi non meritarti il massimo del punteggio! Innanzitutto, il fatto che la tua storia fosse narrata da entrambi i due protagonisti, ti ha permesso appunto di approfondirli efficacemente. L'introspezione era ottima, e sei stata molto brava nel rispecchiare le differenti personalità di Zoe e di Cole. Hai subito sottolineato le loro differenze caratteriali, proponendoci una Zoe ironica e cinica, tuttavia molto introversa e sensibile, contrapposta al carattere di Cole sempre ironico ma più 'festaiolo', che cerca di affrontare i propri demoni in modo totalmente differente da quello di Zoe. Insomma, due personalità ben distinte che insieme hanno dato vita a una splendida avventura e a un bellissimo scambio di diaologhi e pensieri, trascinando ovviamente il lettore con sè. Mi sono piaciuti davvero tanto i dettagli su cui spesso ti sei soffermata, per esempio la parte in cui Zoe si guarda allo specchio in stanza con Patty e nota di essere ingrassata mi è piaciuta tantissimo, perchè è stata davvero immediata e ben descritta, c'è stata proprio un'attenzione a un particolare per nulla scontato ma veritiero, che ha davvero attribuito tanto realismo alla storia, e questo si è verificato più volte. In Zoe mi sono rispecchiata molto, in particolare nella parte introspettiva in cui scrivi che lei era stufa del fatto che tutti le chiedessero perchè non usciva, perchè d'estate preferisse restare a casa, eccetera. E' una cosa che a me succede sempre, la mia famiglia non fa altro che ripetermelo tutti i giorni, ancora non capisco cosa ci sia di strano! Una pesantezza unica, davvero. Cole è più distante dalla mia personalità, ma questo non mi ha impedito di farmelo apprezzare, e vorrei sottolineare tanto l'episodio dell'ultimo capitolo, in cui si innervosisce a causa di Zoe. L'ho proprio visto tutto tremante mentre cercava di accendersi la sigaretta dalla rabbia! Insomma, l'intero racconto è stato non solo ottimo dal punto di vista introspettivo (ottima la scelta della narrazione in prima persona), ma anche costellato da queste immagini molto forti e realistiche, che hanno sicuramente contribuito a rendere tangibili i tuoi personaggi. Ho apprezzato molto che tu abbia anche curato il loro passato, nominando le loro amicizie e comunque le figure che li hanno aiutati e\o rovinati.

Gradimento personale: 4,5\5

Mi è piaciuta. Ho apprezzato i personaggi, la loro caratterizzazione, le loro vite private e mi hai anche fatto rispecchiare in loro. Mi sono appassionata al viaggio e all'evoluzione del loro rapporto, il tuo stile molto scorrevole mi ha permesso di godermi la lettura senza pesantezze di alcun tipo. Ho apprezzato tanto il fatto che la vicenda narrata sia verosimile sotto moltissimi punti di vista, dai momenti che ti ho espresso nella voce della caratterizzazione, al finale, dove hai fatto benissimo a decidere di farli 'separare', scegliendo di non concludere in maniera scontata il racconto e facendo la cosa migliore anche per i personaggi stessi, perchè, come ha anche detto Zoe, ne sarebbero usciti ancora più distrutti.
Una bellissima avventura che oscilla tra il divertente e il cinico, stupendo il primo incontro sul treno con le poesie di Hemingway, e ottimo anche l'epilogo. Sono un'amante delle happy ending, non lo nego, e questa mi è piaciuta tanto perchè l'ho trovata realistica, entrambi con le loro vite nuove, ma senza essersi mai dimenticati. Il siparietto finale, che rimanda a quello del primo capitolo, mi ha proprio fatto spuntare un sorriso da idiota, sicuramente mi hai lasciato con una bella sensazione addosso. L'unico motivo per il quale non ti ho dato il massimo è stato perchè, sebbene la narrazione veloce sia stata perfetta per la fruibilità della lettura, secondo me in alcuni contesti avresti potuto soffermarti maggiormente sui pensieri dei personaggi. Cioè, non che tu non l'abbia fatto, ma alcune parti secondo me avresti potuto arricchirle leggermente di più, per dare più l'idea di completezza. Ti faccio il primo esempio che mi viene in mente: all'inizio, quando Zoe decide di seguire Cole in un viaggio praticamente 'alla cieca'. Lei non sa niente di questo ragazzo, ma ci finisce addirittura in macchina insieme. Ovviamente hai dato delle motivazioni, la vita reale di Zoe è una tragedia e ha letteralmente bisogno di questo 'twist' improvviso, di questa 'botta di vita', per essere proprio esplicativa, e questo si capisce e va benissimo, ma secondo me avresti dovuto 'impiegare' più righe per motivare ancora di più quella sua scelta. Oppure, quando parli del suo passato da tossicodipendente, avresti dovuto approfondire maggiormente, è stato un paragrafo troppo veloce e fugace, quando invece avrebbe dovuto essere più carico di sentimento. Insomma, avresti (sempre secondo me) dovuto concentrare maggiori energie e parole per soffermarti su situazioni che, in quel contesto, richiedevano una maggiore cura.

Totale: 23\25

Recensore Master
27/10/19, ore 16:36
Cap. 1:

Grammatica e stile: 7,7/10  (3.7 grammatica /5 – stile 4/5)
Poiché hai scelto una narrazione in prima persona un po’ scanzonata ho ritenuto facenti parte dello stile e del personaggio talune espressioni (manco, complimentone, ecc). Questo in un’ottica in cui l’approccio del narratore sia simile al Giovane Holden e simili e voglia ricalcare la forma parlata, come peraltro era abitudine anche in Italia di Pasolini. Lo stile è scorrevole e fluido, con un buon respiro e i pochi refusi incidono solo perché reiterati nel corso di tutto il testo. L’uso di un linguaggio spesso turpe ha permesso di creare un flusso di pensieri realistico sia in Cole che in Zoe.

  • In un battito di ali. [il titolo non vuole il punto fermo] 
    La mia attenzione viene immediatamente catturata dal titolo: “L’amore dura due anni” Sì… ma in base a cosa, questo giornaletto da due soldi, appura quanto affermato? [manca punto fermo dopo anni].
    Ti dirò di più, mia cara rivista - e credimi, ti ho fatto un complimentone a definirti tale- [i trattini – tra le parole – sono lunghi; errore presente in diversi punti]. 
    le relazioni fanno perdere il controllo di se stessi, ci instupidisce, ci sottomette [di noi stessi perché ci istupidisce, ci sottomette…] 
    etc [è un’abbreviazione, pertanto va etc. o ecc. o eccetera.
    << Mi segua, signor Jackson >>  [Non sono le virgolette. Usa o “virgole alte” o – trattino lungo o «virgole basse» 
    la spia…Sappi che mi vendicherò, Tom [spazio mancante] 0.10
    Non c’è alcuna speranza per me e per fortuna col tempo ci si abitua a questo stile di vita e nemmeno ci pensa più. [manca si] 
    Dulcis in fondo [fundo] 0.10
    perché mia sorella non potesse ritrovarsi affianco due persone normali come amiche. [a fianco, affianco è prima persona del verbo affiancare] 
    << Ancora? >> mi chiede, poggiando un dito sul mio pancione << La mamma non sarà contenta di questo >> [manca il punto fermo a fine battuta, refuso reiterato].
    Continuo a fissarla, come se stessi guardando un stupendo tramonto sul mare. [uno] 
Uso del pacchetto e degli eventuali bonus: 7/10
Mi è molto piaciuto come hai utilizzato il pacchetto e l’elemento dei disturbi psichici – ma questo lo vedremo meglio nelle prossime voci. La disincantata e lagnosa Zoe verso la seconda metà della storia confessa a Cole il duro percorso riabilitativo fatto a seguito dei disturbi psichici derivanti anche dall’abuso di sostanze stupefacenti. Anziché la follia, hai preferito togliere il coperchio e liberare uno dei mali della nostra società contemporanea, quello delle dipendenze. I disturbi sono stati trattati con molta delicatezza e cura e Zoe, nel suo racconto-fiume, appare come consapevole e serena, conscia anche del suo fragile stato emotivo e dal legame col proprio terapeuta, anch’esso facente parte di un lento processo riabilitativo.
La poesia è ciò che accomuna e determina il rompimento dell’iniziale ghiaccio tra i due viaggiatori, Cole e Zoe. È l’elemento che permette allo spacciatore di intuire che Zoe è più profonda delle altre ragazze, cosa che comunque specifichi bene che viene confermata anche durante il viaggio.
Flashback ce ne sono, sia da parte di Zoe che da parte di Cole. La scelta di alternare i due PoV al presente dei protagonisti ti ha aiutata moltissimo in tal senso, consentendoti di analizzare più e più volte i vari elementi del passato dei due protagonisti.
Viaggio verso una meta sconosciuta: anche la situazione è stata colta in pieno nella sua accezione più selvaggia. Ti ho citato Holden perché questo prendere e viaggiare per gli USA proprio della tua storia mi ha fatto tornare in mente i romanzi propri della beat generation! ^^. Il tema del doppelganger è stato gestito in modo particolare: il doppio di cui Zoe ha paura è il riflesso di se stessa (troppo grassa ed ex tossica incapace di soddisfare le aspettative di una madre wags), ma in un certo qual modo anche l’ex tossica e l’ex spacciatore sono speculari l’uno all’altro, in una dicotomia originale rispetto al tema proposto. Brava!
 
IC/Caratterizzazione personaggio e introspezione: 10/10
È indubbio che tu abbia caratterizzato sia Cole che Zoe alla perfezione. Non sto a fare il riassunto delle loro vite, ma desideri, atteggiamenti, problematiche e quel desiderio di evasione che li spinge a evadere dalla realtà girando per le varie città degli USA mi è molto piaciuto proprio perché non stonava.
Cole, per esempio, è ben inquadrato nel suo stile di vita sregolato e disincantato. La sua negazione forte e ripetuta del bisogno d’amare e la spiegazione di come sia giunto a questa conclusione contribuiscono a creare un personaggio dalle splendide e realistiche sfaccettature. Quella che ho preferito tuttavia è stata Zoe. La sua non accettazione di sé, i rapporti conflittuali con la famiglia, la scelta di non intraprendere una storia d’amore col bel Cole mi hanno conquistata.
Sviluppo trama: 9/10
Rispetto al tema del doppelgär classico alla Edgar Allan Poe hai scelto una lettura differente e più intimista. Il doppio è quella parte di Zoe che la ragazza ha tentato di ricacciare dentro di sé curandosi per lungo tempo e mantenendo un equilibrio che comunque nella storia non è ancora stato raggiunto. Alcuni dettagli sulla dipendenza di Zoe avrebbero potuto essere accennati prima, ma tolto questo piccolo dettaglio la trama si sviluppa in maniera coerente, compreso il viaggio folle che i due protagonisti, pressoché sconosciuti, fanno sull’onda del desiderio di fuggire. Il viaggio è metafora di vita ed è proprio lungo le strade percorse guidando a turno che i protagonisti ritrovano se stessi e la forza di andare avanti con le loro vite, ma… da soli. E non sai quanto ho apprezzato questo dettaglio non perché non sia una persona romantica (lo sono e molto), ma perché in questa storia non c’era alcun bisogno di un interesse sentimentale tra i due protagonisti.
Gradimento personale: 4/5
La minilong mi è piaciuta molto e l’ho letta tutta d’un fiato. Hai sviluppato in maniera interessante e originale i pacchetti, presentando alcune tematiche classiche (evasione, viaggio, ricerca di se stessi) in un clima contemporaneo e con personaggi molto moderni anche nelle loro debolezza, cadute, ambizioni e caratteristiche. L’introspezione e la caratterizzazione sono ottimamente curate. Un bellissimo lavoro!
Titolo e presentazione: 4/5
Titolo evocativo, mi è piaciuto molto, ma l’introduzione potrebbe essere più accattivante. Il testo è ordinato e ben presentato.
Totale:  41,7/50

Recensore Master
22/09/19, ore 10:49
Cap. 3:

Ciao Mary! Dopo essermi iscritta praticamente a tutti i tuoi contest, ero davvero curiosa di leggere qualcosa di tuo... Quindi eccomi qui:) Ho trovato questa storia nel bando del contest del doppio e ho poi scoperto che partecipa anche ad altri due (a tutti e tre partecipo anche io). Innanzitutto ti faccio i complimenti perché non è facile conciliare tre input diversi in un'unica storia: di solito sono piuttosto scettica di fronte a queste scelte, ma probabilmente scrivendo una mini-long hai avuto il modo e lo spazio per inserire tutte le richieste. A proposito di questo, devo dire che i bandi del Tattoo Contest (ottimo in questo senso il titolo!) e quello delle dipendenze mi sembrano i più rispettati. Per quest'ultimo, hai avuto davvero una buona idea nell'accennare anche al rapporto psicoterapeuta-paziente come una possibile dipendenza. Invece ho un pochino una perplessità sul contest del doppio: ho ben compreso la tua idea, quella di far interagire Zoe con la persona che ancora ha addosso quelle dipendenze che lei sta ormai faticosamente lasciando dietro di sè; tuttavia non mi sono sembrati davvero antagonisti. Concentrandomi ora più specificatamente sulla storia in sè, l'ho letta rapidamente nonostante i tre capitoli, questo perché l'ho trovata scorrevole ed ero molto curiosa di vedere dove andassi a parare. Il lessico non è molto elegante e ne sono stata contenta, perché rispecchia i personaggi e la storia. I personaggi risultano ben caratterizzati, mi è piaciuto il loro rapporto e anche l'epilogo, dove i due si rincontrano ormai con due direzioni diverse, ma comunque tutti e due liberi dal loro passato nocivo. Nel complesso, l'ho trovata una bella storia. Alla prossima:)