Cara Light,
come ho immaginato fin troppe volte, non è affatto semplice trovare le parole giuste per lasciare un ultimo commento a Phoenix; avere una bozza di questa recensione non è comunque servito a niente, perchè sto iniziando a scrivere tutto da capo e con i lacrimoni che minacciano di far crollare le "pareti howardiane" che ho costruito con costanza e zelo nei miei quasi venticinque anni di vita. Ma pazienza, sapevo con certezza che sarei passata di qui, quello che mi preoccupa è che io possa trovarmi una denuncia per eccesso di sentimentalismi e sdolcinatezza.
Ma partiamo dalle cose semplici, l'epilogo con cui hai deciso di chiudere la storia è bellissimo perchè non serve solo a chiudere ciò che è stato, ma anche e soprattutto a indirizzare Tony verso un nuovo inizio, un'avventura che sappiamo dove arriverà a condurlo, nel bene e nel male. L'immagine di Iron Man che sfreccia nel cielo è tra le più emozionanti che tu abbia mai scritto e sono certa che mi resterà impressa per sempre. Esattamente come ogni singolo capitolo di questa storia.
Quando iniziai a leggere Phoenix ero appena maggiorenne, una maggiorenne un po' problematica che nella vostra idea aveva trovato un spazio in cui rifugiarsi dal delirante mondo degli adulti e che, ancora inconsapevolmente, mi faceva crescere e capire cose su di me. Forse è per questo che ho sempre sperato in un vostro ritorno, anche se oggi posso finalmente confermare quanto questa attesa sia stata necessaria, per me e forse anche per te, Light.
Col rischio di essere ripetitiva e/o pesante, il modo in cui hai portato avanti la storia si è agganciato ad alcuni aspetti della mia vita per i quali tutt'ora mi ritrovo a emozionarmi e che, ne sono certa, se Phoenix fosse stata finita prima avrebbero avuto su di me un impatto diverso. E invece è capitato tutto allo stesso tempo, per una banale coincidenza. O forse no, chè alle coincidenze io mica ci credo tanto.
Questo viaggio per me ha rappresentato - e rappresenta ancora - un immenso invito alla resilienza, ma non solo. Mi ha fatto capire, soprattutto con l'ultima parte, quanto di bello e intenso una persona possa vivere anche nelle difficoltà, il che può sembrare un concetto banale, ma capire che ne valga la pena, sempre, non è mai semplice da capire. Forse questo è un aspetto che è rimasto più implicito nella storia, o comunque meno considerato da Tony, eppure io l'ho ritrovato in ogni gesto o parola che Pepper ha avuto per lui ed è per questo che anche il suo personaggio ha una valenza per me importantissima. In ultimo, come hai detto anche nelle note, Phoenix è un inno all'accettazione, soprattutto di se stessi, di quello che si è, dentro e fuori, di quello che siamo in grado di offrire agli altri, dell'amore che scopriamo di poter dare e ricevere. Di nuovo, non è un concetto semplice da assorbire, eppure vederlo affrontato qui mi ha dato modo di rifletterci su e scoprire cose su di me che ignoravo.
Quindi sono io che ringrazio te, Light, per tutto, anche per le tante altre cose che Phoenix mi ha fatto capire e che spero un giorno di poterti raccontare personalmente, magari davanti a un bel piatto di carbonara. Per me è un immenso piacere esserti amica e sono contenta di averti trovata, quasi non mi sembra vero di scambiarmi meme e battutacce, discorsi seri e deliri universitari ansiogeni con la persona che in questi anni ha scritto la mia storia preferita di sempre :D
Quindi grazie, grazie infinite per questo viaggio bellissimo, un ottovolante di emozioni che mi ha tenuta sveglia notti intere per poterne leggere ancora e ancora. Un viaggio ormai giunto al termine, chiuso sulle note di Back in Black - che, ironia della sorte, hanno passato pochi minuti fa alla radio - e che porterò con me per sempre <3
Un abbraccio immenso,
_Atlas_ |