Recensioni per
Doubleface medal
di Mondlicht

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/10/19, ore 15:38
Cap. 2:

Eccoci!
Saltiamo la parte in cui dico cose stupide e mi lascio andare a versi idioti e arriviamo al dunque.
Prima cosa.
Leggendo questa storia ho avuto la sensazione che se l'avessi trovata per caso e avessi letto il nome dell'autore, senza conoscerlo (l'hai cambiato, acciderbolina), avrei capito che eri tu in ogni caso.
Penso che se mi dilungo per l'ennesima volta su quanto ami il tuo stile mi dai come minimo un ceffone.
Diciamo le cose nuove e belle.
MA COME DIAVOLO HAI FATTO? Questa storia è bellissima, perfetta in soli due capitoli. C'è chi la appesantirebbe a non finire facendone una long. Invece tu sei arrivata così, due capitoli e tanti saluti. Nonostante ciò non c'è nessun punto (e dico nessuno) in cui si abbia la sensazione che sia fatto tutto di fretta.
Ho amato, adorato, venerato la figura del Tizio, che non ha un nome, brevi e incompiute descrizioni che lo fanno sembrare più un'ironica voce interna, che un vero e proprio psichiatra.
Mi è piaciuto molto come tu abbia incastrato la storia di Levi con i suoi comportamenti. C'è molta attenzione dietro e si vede che nessuna parola è messa lì a caso o per errore.
A questo proposito. Diciamo la verità, non è che uno apre un'Ereri rossa per leggere di rifiuti e insoddisfazioni, ecco. Diciamo che uno sa cosa si aspetta.
E INVECE.
E invece no, sono arrivata al punto, verso metà del primo capitolo, in cui ho sperato che Levi non facesse sesso con Eren, proprio per il suo percorso, per l'idea di non cedere. Cioè, insomma, uno si aspetta di leggere e di tifare per la smut e si ritrova a pregare per la sanità mentale di Levi. Per me questa cosa merita mille punti.
Ho adorato, poi, il ruolo che ricopre la musica in questa storia. Fonte di dolore, di sofferenza, di redenzione e di salvezza, è fedele ad una delle sue definizioni per me più accurate: specchio dei sentimenti.
Sei una potenza, le emozioni si sentivano tutte, dalla prima all'ultima e messe in una forma così affascinante, in uno stile così accattivante e preciso e pieno di immagini suggestive e bellissime.
Scusa, avevo promesso che non mi sarei lasciata andare così tanto, ma io non posso non farti i complimenti per il modo unico e meraviglioso che hai di mettere a nudo le emozioni, di entrare nella mente dei personaggi e di emozionare.
Delicatissima la scena rossa, tenera, dolce.
Una chicca meravigliosa: "Qualcosa del genere. Conoscevo quel… tizio".
Qui mi si sono proprio bagnati gli occhi.
Un lieto fine sudatissimo che però, in cuor nostro, speriamo sempre di leggere.

A poco a poco divorerò la maggior parte delle tue storie.
È una minaccia.
A presto!
Adieu,

El.