Recensioni per
La rosa dorata
di AngelCruelty

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/02/20, ore 13:48

Eccomi qui! ^^
Ho scelto questa storia perché sono una fan della vecchia Lady Olenna ed ero curiosa di scoprire come l'hai reinterpretata.
Devo dire che la caratterizzazione dei personaggi, però, non mi ha convinta, se non nella parte finale: il dialogo conclusivo tra Mace e Olenna è perfetto.
Tutta la parte precedente... l'ho trovata debole, quasi favolistica, ma procediamo per gradi.
Ho visto che gli errori ti sono già stati segnalati, quindi mi limito ad aggiungere due dettagli del dialogo:
"“Bambina.” Disse Olenna" -> qui hai messo un punto fermo prima del verbo reggente, che è un po' come mettere una virgola tra soggetto e verbo. Le virgolette non costituiscono segno di interpunzione, quindi la forma corretta sarebbe stata "Bambina," disse Olenna.
“Rispondi” -> manca il punto fermo.

Poi, ho trovato la presenza di un "cartello" fuori luogo: non abbiamo mai visto indicazioni stradali in tutta la serie né ne abbiamo letta la presenza nei romanzi.

Anche "mare di Mida" per indicare la profusione di rose dorate l'ho trovato fuori luogo: la mitologia di Westeros non è la nostra.

Il termine "alcolista" è anacronistico.

Anche su "storie tramandate da figlio in figlio" ho storto il naso, ma si tratta di una sottigliezza di antropologia sociale: la narrazione è tradizionalmente al femminile, e in Westeros l'abbiamo visto in modo chiaro. Ad esempio quando è la septa che educa le ragazze Stark a raccontare loro le leggende del nord.
Gli uomini combattono, gli uomini eruditi scrivono, ma tramandare la storia per via orale è prettamente femminile.
Ultimo appunto sulla foma che ti faccio è il muro di testo che rende pesante l'impatto visivo.
Avresti potuto staccare il titolo dal racconto di una o due righe e usare i rientri a sinistra (che con il giustificato diventano particolarmente importanti). Anche i due asterischi che separano la parte conclusiva del racconto da quello che li precede, avrebbero dovuto essere centrati e separati dal testo da una riga vuota.

Venendo ora al testo in sé, ho trovato Margery molto più infantile della scaltra calcolatrice in erba che è, quasi ingenua. Inoltre non sono convinta che, una volta incoronata, avrebbe potuto sostenere un viaggio del genere senza scorta e senza essere annunciata, senza molta "burocrazia". Sarebbe stato pericoloso e lungo. Molto più facile sarebbe stato far spostare Olenna nella capitale.
Olenna è uno dei più scaltri politici dei Sette Regni, e l'ho trovata poco calcolatrice, poco incisiva.
Nonostante tutte le mie critiche, che spero comunque possano esserti utile e che non vedi come una stroncatura, perché non lo sono, la storia è molto carina, favolistica quasi, ed è stata una lettura gradevole. ^^

Recensore Master
16/11/19, ore 17:25

Valutazione contest "Back to school contest" 

Grammatica e stile: 7.5/10
 (grammatica: 3.3/5 + stile: 4.2/5)
“colori … i” – i puntini sono sbagliati. Non ci vuole lo spazio grafico tra la prima parola e i puntini. Non te li segnalerò nuovamente, ma sappi che tutti i puntini di sospensione presentano questo problema. (-0,3 globale)
“Persino le rocce sembravano trarre colore dalla natura circostante, piene di licheni gialli aiutavano a decorare il paesaggio e adornarlo di vivacità” – la frase non funziona così come costruita. Credo che l’errore sia nella punteggiatura. L’avrei formulata in questo modo “Persino le rocce sembravano trarre colore dalla natura circostante: piene di licheni gialli, aiutavano a decorare il paesaggio e adornarlo di vivacità”. (-0,2)
“E poi eccola, il cartello è […]” – refuso: “eccolo”.
“Infondo” – in fondo, in quanto non intendi il verbo infondere. (-0,1)
“Sua nonna le aveva raccontato spesso di storie tramandate da figlio in figlio su come fu costruito il castello” – ci vuole il congiuntivo “su come fosse stato costruito il castello” (-0,2)
“da figlio in figlio” – si dice “di figlio in figlio” (-0,1)
“su come fu costruita la nobile Casata dei Tyrell” – anche qui il congiuntivo, “su come fosse stata costruita la nobile Casata dei Tyrell (-0,2)
“in uno delle brandine” – refuso: “in una delle brandine”
“su padre” – refuso: “suo padre”
“La ragazza si avvicinò al padre l’aiutò a rialzarsi” – manca una congiunzione tra le due frasi. (-0,1)
The – La forma giusta è tè, tuttavia la forma “the” , sebbene meno corretta, è generalmente accettata, quindi non l’ho contato come errore.
“Sappiamo abbiamo concordato…” – qui c’è un verbo di troppo. Si tratta di un refuso.
[…] alcolista!” un’altra risata – maiuscola dopo il punto esclamativo e in mancanza di un verbo dichiarativo dopo le virgolette. (-0,1)
“tuttavia, allontanare Cercei” – ci vuole la maiuscola dato che inizia una nuova frase con il discorso diretto. (-0,1) te li ho segnalati come errori singolo perché nel resto dei dialoghi non ricompaiono questi errori.
Infondo – di nuovo “in fondo”, già segnato una volta.
Geoffrey – Joffrey (-0,1)
Cercei – Cersei (-0,1)
Margeary – Margaery (-0,1)

Lo stile è adatto alla storia e scorrevole, mentre i periodi sono della giusta lunghezza. Quello che mi ha colpito di più è il lessico, che spesso richiama all’oro e ai fiori come la metafora “mare di Mida”, “rinascita”, “sfiorire” e ho trovato molto incisiva la frase “per la rosa dorata Margaery Tyrell quello era stato solo un momento di siccità prima di crescere ben più forte di prima”. Ma se il lessico è il punto forte dello stile, è anche quello dove ho riscontrato dei problemi. In particolare mi hanno lasciato perplessa i termini “cricket” e “alcolista” che sono decisamente anacronistici. Peccato!

Caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10
Parto dalla premessa che Olenna è perfetta: mi sembrava proprio di vederla nei gesti e nelle parole, quindi su di lei hai fatto un lavoro impeccabile (di questo ne parlerò più nel dettaglio in seguito). Anche Mace, nonostante compaia pochissimo, è molto IC. Il personaggio che invece mi lascia un po’ perplessa è proprio Margaery: nel complesso l’ho trovata fedele al personaggio che conosciamo, anche nei suoi dubbi, nei suoi sentimenti delicati e nel prendere sua nonna come modello da imitare… Tuttavia, ciò che non mi convince è il motivo stesso per cui Margaery si trova lì: davvero si farebbe così tanti scrupoli ad allontanare l’influenza di Cersei, specialmente dopo tutto il particolare rapporto che le due hanno avuto? Capisco la volontà di non ferire Tommen, ma per Margaery allontanare Cersei avrebbe fatto parte del piano per proteggere Tommen, considerandola un’influenza negativa. Trattandosi del punto focale della vicenda, cioè del motivo stesso per cui avviene la conversazione tra nonna e nipote, ho dovuto tenerlo bene in considerazione. Se si fosse trovata ad Alto Giardino per caso, forse una riflessione del genere poteva anche starci, ma non mi sembra molto credibile che la regina affronti un simile viaggio solo per chiedere alla nonna cosa fare con Cersei (quando lei stessa dovrebbe odiarla e sa già quali sono le opinioni di Olenna).

Trama e originalità: 9.3/10 Molto originale la descrizione di Alto Giardino e interessante presentare questo scambio tra nonna e nipote sulla strada del potere. E’ una missing moment funzionale e ben costruita con una chiusa d’effetto che sottolinea la forza mentale di Olenna. C’è però un piccolo problema: è nuovamente quello relativo al rapporto Cersei-Margaery, o meglio Margaery-Tommen con riferimento a Cersei. Te ne ho parlato nel punto precedente, quindi non ti decurto punti in questa sede per la mancanza di totale aderenza al personaggio; tuttavia, torno a ribadirlo qui perché a livello di trama viene percepito come un piccolo buco: se avessi inserito qualche riflessione su Cersei o una scena iniziale prima del viaggio, probabilmente si sarebbe salvato l’IC, insieme alla credibilità di tutto il momento.

Titolo: 2.5/3
Il titolo è semplice e piuttosto vago, eppure in sé è elegante e richiama un bel soprannome per Margaery. L’ho trovato adatto alla storia, dove le rose dorate vengono richiamate anche nella descrizione del paesaggio. L’unica pecca è che non richiama perfettamente la specificità storia, lo avrebbe fatto se la narrazione avesse ripercorso tutta la vita della protagonista e non un suo episodio ben preciso.

Utilizzo pacchetto: 5.5/6
La materia “geografia” è stata trattata molto bene, offrendoci una interessante panoramica di Alto Giardino. (+2)
Il genere angst non è molto evidente, è solo uno dei generi presenti (cosa che avevo ammesso) ma si percepisce bene la sofferenza di Margaery, quindi non ho nulla di obiettare su questo punto. (+2)
Quello che invece non è esattamente rispettato è il tipo di lezione: hai scelto la lezione del prof, dunque dovevi trattare di una confessione o di una spiegazione di qualcosa da parte di qualcuno a qualcun altro. Nella tua storia vediamo un dialogo tra due personaggi, una confessione alla fine viene fuori; tuttavia Margaery non va da Olenna per confessare qualcosa o per fare un racconto, quanto più che altro per chiedere un consiglio. Per questo motivo ti ho tolto mezzo punto relativamente al punto “tipo di lezione”. (+1,5)

Gradimento personale: 4.5/5
Ho apprezzato molto la storia, soprattutto la descrizione di Alto Giardino e il personaggio di Olenna, sul quale hai fatto un ottimo lavoro. Questo spaccato di vita dei Tyrell nel loro ambiente mi ha affascinato. Peccato per quella mancanza di approfondimento del legame Margaery-Cersei, di cui ti ho diffusamente parlato sia in relazione alla trama che in relazione alla caratterizzazione dei personaggi.

Punto bonus: 1/1
Sia Cersei che Tommen sono nominati tre volte senza essere presenti. Per di più, è anche presente Mace all’inizio e alla fine della storia senza apparire nel mezzo. Hai usato sia il prompt “Scusi posso andare in bagno?” che quello “assenza ingiustificata” quindi perfetto, anche se ovviamente posso darti solo un punto bonus.

Totale: 38.8/45

Premio speciale “miglio allievo” per il personaggio secondario che mi ha colpito di più:
Ho scelto di creare appositamente questo premio dopo le valutazioni perché il personaggio di Olenna è stato veramente delizioso e la sua caratterizzazione meritava di essere premiata. E’ intelligente, ironica, forte e energica, esattamente come la nonnina che siamo abituati a vedere nella serie. Il lessico che usa, le frecciatine che lancia al figlio e le sue stesse reazioni sono assolutamente coerenti e plausibili. Se ho avuto perplessità sui dubbi di Margaery, le parole di Olenna hanno ricalibrato la piega che avrebbe potuto prendere la storia: nonna Tyrell è pronta a “rimettere la nipote in riga” e a farle uno dei suoi soliti discorsi che esprimono saggezza e furbizia. Un personaggio meravigliosamente portato in scena, che merita una nota in più anche perché (teoricamente) sarebbe dovuto essere secondario… E invece ha rubato tutta la scena (com’è giusto che sia, inchiniamoci alla Regina di Spine!).

Recensore Master
26/09/19, ore 17:08

Gentile Autrice, è la prima volta che commento un tuo lavoro e ho trovato particolare questo scritto che ha messo in risalto al meglio la figura di Margeory Tyrell e il suo rapporto con il marito Tommen. Una ragazza bella e sacrificata alla ragion di stato che si è trovata a vivere la vita frenetica di corte che per lei altro non è che un covo di serpi, piena di intrighi e persone che pensano solo al bene personale. Lei che è una donna che apprezza la natura in tutte le sue forme e a questo proposito mi è piaciuto molto la descrizione che hai fatto di lei che per tornare ad Alto Giardino per conferire con la nonna Olenna, osserva il paesaggio che la circonda, soprattutto le rose dorate che nascondono le spine proprio come nel suo caso, lei rosa che si trova a doversi difendere dalle spine che trova fra la corte. L’unica che comprende e che l’ha sempre compresa e sostenuta è sua nonna Olenna, la capostipite della casata che ha sempre guidato con pugno di ferro e con altrettanta lungimiranza, e ora vuole che anche la nipote possa esercitare il suo potere ad Approdo del re, facendo fuori, o meglio liberandosi dai personaggi scomodi, a cominciare dalla madre del re Cercei Lannister, che ha sempre governato al posto del figlio, una volta morto il marito. Lei è una presenza inquietante e pericolosa come d’altronde tutta la casata Lannister. Tommen è sì suo figlio e pare gentile e buono come lo definisce la nipote ma è pur sempre un Lannister. Lei deve fare il bene del suo popolo come ha già in animo di fare ma deve anche portare lustro e vendetta alla sua casata di origine, i Tyrell, come giustamente le fa notare la vecchia Olenna. Effettivamente fino a quando Cercei fosse stata presente avrebbe continuato lei a dirigere ogni cosa, proprio come il padre di Margeory fa notare a sua madre che essendo sempre stata al suo fianco dandogli consigli giusti e opportuni aveva sempre governato lei per il bene di tutti. Azzeccatissima la figura di Olenna che non ha mai mandato a dire cosa effettivamente pensava e per questo l’ho sempre ammirata. Una donna decisa che ha saputo prendere le redini della sua famiglia facendola diventare importante fino ad arrivare a far sposare la nipote con il re. Veramente ben scritto con uno stile pulito e scorrevole piacevole da leggere. Un caro saluto.

Recensore Veterano
25/09/19, ore 22:32

Oddio mi è piaciuta tantissimo!!!
Scritta bene e poi molto... Azzeccata!
Non so cos'altro dire! Voglio un'altra ff così.