Terza classificata al Contest “Cappello parlante!”
Grifondoro Vs Serpeverde di Angels4ever
Grammatica: 3.6/5
Questo è stato il parametro che più ti ha penalizzata, perché nello stile e nella caratterizzazione sei andata molto bene.
I refusi che ho riscontrato maggiormente riguardano le “d” eufoniche, i puntini di sospensione e l'utilizzo delle virgole.
Inoltre, anche se questo non l'ho segnato come errore, sarebbe meglio utilizzare i seguenti simboli « e », ovvero le caporali, al posto dei segni maggiore e minore << e >> per introdurre e chiudere il discorso diretto.
Ti segnalo di seguito i refusi che ho riscontrato durante la lettura.
Non vedevo l'ora di abbuffarmi, e di ritrovarmi in un bel letto a baldacchino. → la virgola prima della “e” non serve in quanto la “e” indica una congiunzione.
Nell'ultimo periodo si è discusso a riguardo e pare che non sia più considerato un vero e proprio errore, ma ho notato che nel testo è presente diverse volte e utilizzarla molto anche quando non è necessaria per me è un errore (-0.1)
James mi sorrise incoraggiante, ed io ricambiai. → anche in questo caso, la virgola dopo “ed” non è necessaria (-0.1)
Inoltre, la “d” eufonica si utilizza raramente al di fuori delle due vocali uguali, infatti in questo caso, per me, la frase “James mi sorrise incoraggiante e io ricambiai.” non avrebbe stonato. In ogni caso, non ho sottratto punti per la “d” eufonica, ho solo voluto far notare questa cosa.
Mi sedetti sullo sgabello, e lasciai che adagiassero il cappello parlante sulla mia testa. → stesso discorso di prima: la virgola prima della “e”, anche in questo caso, non è necessaria (-0.1)
<< Mmm....un Black anticonvenzionale, eh? >> commentò una vocina maliziosa. → qui ho riscontrato due errori: i puntini di sospensione che devono essere sempre e solo tre (qui invece sono quattro; -0.1) e il fatto che sono attaccati a “un”, ovvero alla parola che li segue (vanno sempre staccati; -0.1)
<< Possiamo sbrigarci per favore ? >> → qui la virgola è assente e andava inserita dopo “sbrigarci” (-0.1), mentre il punto interrogativo doveva essere attaccato alla parola che lo precede (-0.1)
Di conseguenza: “Possiamo sbrigarci, per favore?”
<< Okay...Okay...GRIFONDORO. >> → anche in questo caso, i puntini di sospensione andrebbero staccati dalle parole che li seguono (-0.1)
In più ero l'unica delle mie amiche a saperlo fare, e in quel posto speciale non conoscevo ancora nessuno. → la virgola prima della “e” non è necessaria (-0.1)
<< E' un incantesimo. >> → la “È” accentata va scritta con l'apposito accento, è considerato errore scriverla con l'apostrofo per emulare l'accento (-0.1)
Srotolò una lunga pergamena ed iniziò a chiamarci, → in questo caso la “d” eufonica non serve (-0.1)
<< Accidenti...dal vivo è ancora più affascinante... >>
<< Ecco qui...carne fresca....dove ti colloco? Mmm... >>
<< Direi...SERPEVERDE. >> → stesso problema riscontrato anche in precedenza, ovvero i puntini di sospensione attaccati alla parola che li segue (-0.3)
Stile: 4/5
Il tuo stile l'ho trovato semplice e coinvolgente, cosa che ho apprezzato molto.
Ci tengo a specificare che con “semplice” non intendo affatto “banale”, anzi, alcune volte la semplicità può fare grandi cose, come in questo caso.
Sei riuscita ad adattarlo perfettamente a entrambi i personaggi: da una parte hai descritto molto bene la fierezza di Sirius – e anche la sua noia in certi momenti – così come la sua impazienza e voglia di iniziare una nuova vita; dall'altra, altrettanto bene, hai descritto delle insicurezze del tuo OC, della paura di essere inadatta, addirittura sbagliata in quel luogo e per quel luogo, come se fosse tutto un immenso errore.
Ho apprezzato anche le descrizioni, in particolare quando hai associato la risata di Sirius al latrato di un cane – più azzeccato di così, proprio non si può!
Nel complesso, il tuo stile mi piaciuto molto e ti ringrazio per la piacevole lettura.
Caratterizzazione: 9.5/10
SIRIUS: ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione che hai fatto di Sirius. Personalmente parlando, credo che tu abbia reso giustizia a questo personaggio dalle mille sfaccettature. Tutta la parte a lui dedicata è pregna del suo desiderio di evadere da quella che fino a quel momento non è stata la sua vera vita, confinato in una famiglia che non è mai riuscita ad inculcargli i propri ideali e che per questo non lo considera nemmeno un degno membro.
Sirius vuole essere libero e proprio nel castello di Hogwarts trova la chiave che lo libererà dalle catene del suo passato: il Cappello Parlante che, col suo tono scherzoso, ha ben compreso di quanto il giovane Black sia diverso rispetto a tutti gli altri membri della sua famiglia, dichiarandolo un degno Grifondoro davanti a tutti i presenti nella Sala Grande. Nel complesso, hai descritto davvero bene quello che è il suo primo passo verso la libertà, verso la sua nuova vita, senza snaturarlo, anzi, rendendo molto credibile l'intero momento. Ottimo lavoro!
OC: il tuo personaggio l'ho trovato ben caratterizzato. In particolare, ho apprezzato l'idea che lei fosse completamente estranea al mondo magico, che ancora fatichi a credere di essere veramente lì e che tutto le appaia incredibile proprio perché lo osserva per la prima volta in vita sua. Mi ha incuriosita il momento in cui incrocia lo sguardo con Sirius, cosa che mi ha fatto comprendere il perché della nota “What if?” all'interno della storia e non solo: penso che sia anche un segno, un po' come se lasciassi intendere che Sirius diventerà il suo mentore, un punto di riferimento.
Anche se in maniere completamente diverse, entrambi hanno iniziato una nuova vita proprio a Hogwarts: Sirius ha conquistato la sua libertà e la sua identità, trovando una nuova casa e una nuova famiglia; Giulia, invece, avrà modo di costruire una nuova identità come strega, cosa che fino a poco tempo prima ignorava completamente. Per di più, mai Serpeverde fu Casa più azzeccata, soprattutto visti i trascorsi di Sirius e le insicurezze di Giulia. Davvero bello!
Totale: 17.1/20 |