Non c’è verso. È come se fossero tuoi figli. Le tue creature. I tuoi Sakuragi e Rukawa sono talmente realistici da sembrare veri.
Non so se l’hai mai notato, ma c’è un’impronta personale che hai impresso ad entrambi e che ricompare in ogni ff che scrivi. Non importa in che ruolo hai deciso di designarli in questo o quel racconto, c’è comunque un sottofondo che li rende unicamente “tuoi”. Non so se mi spiego. Credo di no.
Perdonami 😞
“ Le lacrime sono una fiera selvatica. Rinchiuse in gabbia, possono languire giorni, se non mesi o anni, ma una volta libere non si fermeranno fin quando non avranno esaurito la loro furia. Rukawa si lasciò scivolare a terra, disperato e terrorizzato da se stesso: i suoi discreti singhiozzi erano diventati un fiume in piena di lacrime, uno sconquassamento che minacciava di spaccargli il petto in due, un dolore inusitato che gli faceva venire voglia di ficcarsi le mani nel costato e strapparsi il cuore. La sua mente allo sbando formulò il pensiero che la famosa frase “mi ha spezzato il cuore” era ben più che una metafora sdolcinata: gli sembrava che quell'organo, fino ad allora dedito solo al pompaggio di sangue, gli stesse esplodendo nel petto.”
Sono letteralmente impazzita per questa parte. Vorrei saperla ricordare a memoria.
Sei fantastica. |