Quando cala il silenzio improvvisamente in un luogo affollato si dice che sia passato un angelo. Nel caso della tua protagonista (non ho usato il tu perché non so quanto questo racconto sia biografico) deve essersi tappato il naso con le ali.
Carina la scenetta tutta, senza dubbio tanto esilarante dall'esterno quanto imbarazzante ad esserne il soggetto. Mi immagino il momento di panico quando tutti gli occhi convergono sulla protagonista, penso che a quel punto mi sarei limitato a fare spallucce e lanciare il più grande assolo di culo che potessi riprodurre. Così. Per sdrammatizzare.
Descritta molto bene come tuo solito ma ormai non spendo neanche una parola sul tuo stile, altrimenti passo per un adulatore. E sì che sono un tirchiaccio di complimenti. |