Buongiorno cara Gee!
Ho visto questa tua pubblicazione ieri ma poi, fra una cosa e l'altra, non sono riuscita a trovare il giusto tempo da dedicarle. So che ho ancora da finire gli ultimi capitoli di Adagio prima di buttarmi a capofitto nelle vicende di Percy in Autumn, però insomma, una PercyPenny gioiosa mi attrae come il miele, e quindi eccomi qui. Ho davanti a me una mattinata laboriosa, con lughi spostamenti in pullman e metropolitana da un capo all'altro della città, cosicché ti ringrazio in anticipo per la compagnia per la possibilità di impegnare il mio tempo in qualcosa che merita.
Ma procediamo.
La descrizione di Penelope è tanto vivida, trasmette una luce tanto fulgida da scaldare il cuore. Certo, poi si cresce e si cambia, e il fatto che in futuro Percival sposerà un'altra significa che forse Penny non è la persona giusta per lui; eppure, in qusto preciso momento, li decisamente lo è. Nessuno, al di là di una ragazza nella cui indole si mescolano un'acuta intelligenza (Percy non potrebbe certo innamorarsi di una stupida) e una vitalità spontanea e coinvolgente, sarebbe stato capace di attirare l'attenzione di un ragazzo che, fin dalla tenera età, si fa carico stoicamente di obblighi e responsabilità; un ragazzo che ritiene una perdita di tempo tutto ciò che esula dalla sfera del dovere. Io francamente (forse perché sono sempre stata lievenete incline al nerdismo!) non ho mai amato il bullying di Fred e George ai danni di Percy, anche se so che fra fratelli certe cose accadono; eppure credo che Bill e Charlie (ma in fondo neppure Ron e Ginny) si siano mai comportati allo stesso modo con lui. Tuttavia credo che sentirsi continuamente giudicato e deriso, dai due fratelli e poi dai compagni, a causa del proprio carattere non sia stata una cosa propriamente piacevole. Ci voleva proprio lei, insomma, a fargli comprendere con grande delicatezza e rispetto che il mondo non crolla se lui decide di divertirsi un po'; ma la cosa bella di Penny è che lei non cerca di traviarlo, di sovvertire la sua personalità, di trascinarlo oltre la retta via: al contrario, lei apprezza Percy proprio perché lui è così come è, e come scrivi tu, si posiziona al suo fianco, come complice e amica, e dimostra di essere attratta da lui proprio per il suo carattere (e per fortuna: se ne cercasse un altro, altrimenti!).
Non credo sia stato facile, neanche per una ragazza intelligente come lei, confrontarsi quotidiaamente con una mente brillante come quella di lui. Anzi, proprio perché Penny è intelligente e dimostra di apprezzare tantissimo questa dote nell'altro, temo che alla fin fine la sua "ansia da prestazione" sia esplosa tutta d'un tratto, fomentata dalla sensazione di inadeguatezza che lui, volendo a tutti i costi mantenere il riserbo, è riuscito ad acuire in maniera irreversibile.
A questo punto, Percy finisce per commettere uno degli errori tipici in cui qualsiasi adolescente, anche quelli brillanti come lui (e probabilmente la sua inesperienza in campo sentimntale no rende ancor più vulnerabile), prima o poi incappa. Fa una ca**ata, insomma, e si trova a pagarla nel peggiore dei modi. Mi ha intenerita molto il flusso di pensieri che lo attanagliano nel periodo in cui Penny è ricoverata; pensieri nei quali non fa altro che fustigarsi, come sempre, e non solo per la ragazza che ama e che sente di avere ferito ma anche per la sorte di Ginny, che forse più di ogni altra cosa rappresenta, per lui, il fallimento di quanto si è sempre imposto di essere.
Cosicché - e qui Percy dimostra di essere DAVVERO intelligente, comportandosi come qualcuno che sa imparare dai propri errori - ho gioito in modo indegno al cospetto della sua decisione di esporsi. E chissenefrega se il bacio non è uscito secondo copione: l'importante è che ci sia stato, perché oltre che intriso di gioia, è stato un vero e proprio atto di redenzione, nonché una splendida dichiarazione d'amore.
La frase finale, quel "consapevole che questa volta il tempo era tutto dalla loro parte", che qui parrebbe suggerire un futuro radioso pieno di speranza, mi ha molto colpita. Perché, se ti conosco abbastanza, queste parole probabilmentealludono esattamente al contrario, andando a ricordare a noi lettori che no, il loro futuro insieme nelle vesti di coppia presto o tardi si interromperà; probabilmente si trasformerà in qualcos'altro, ma non prevederà la continuità del bel sentimento sbocciato sui banchi di scuola.
Sono quasi arrivata a destinazione, pertanto mi fermo qui sperando che questa recensione digitata al cellulare non sia infarcita di troppi refusi e incongruenze.
Ti mando un caro abbraccio e... più Penny e Percy per tutti!
Ale
PS. Riguardo l'età di Penny, apprendo or ora di essermi a mia volta confusa. Non so perché, ma anch'io ero convinta che lei e Percy fossero coetanei, tanto è che ogni volta che ho scritto di lei o l'ho citata, l'ho automaticamente inserita nella classe '76. Quindi, se ti può consolare, ho anch'io toppato alla grande (e forse in modo più grave, visto che la Princi figura fra le mie protagoniste)!... |