Ciao Onlykorine!
Questa storia mi ha un po’ commossa, devo confessartelo. Marcello scrive a Eloise e io mi chiedo se la Eloise voglia ricordare l’altra, quella delle famose e struggenti lettere di Abelardo. A colpire è la schiettezza di Marcello e il suo modo sincero e diretto di invitare Eloise a uscire con lui, replicando un gesto antico e già fatto. All’inizio della shot, non sappiamo ovviamente nulla dei protagonisti. Non sappiamo se Eloise è un amore perduto o immaginato o se è reale e, in quest’ultimo caso, non sappiamo a che punto della storia siamo. La maggior parte del testo è costituita da un momento che si ricollega direttamente con la fine: il primo appuntamento, quando Marcello ha deciso, tra mille remore e umane e adolescenziali esitazioni, di chiedere alla ragazza di uscire. Ecco, questa ciclicità è una di quelle cose che mi hanno commossa maggiormente, assieme al fatto che Marcello ed Eloise hanno vissuto assieme una vita lunga, ricca, ordinaria e noi lo scopriamo piano piano – e come potrebbe non commuovere un amore lungo una vita intera, che ha resistito alla noia, alla routine, alla stanchezza, alla perdita della bellezza, alle difficoltà di tutti i giorni.
Marcello rievoca i momenti più salienti – il primo litigio, la prima volta, le nozze, i bambini, i nipoti – e il lettore si accorge di quanto straordinarie siano le vite ordinarie. Ecco perché leggere di un vecchio Marcello che ama sua moglie come il primo giorno e che le chiede di uscire con una lettera d’amore tenera e struggente commuove ed è come una tisana in una serata d’inverno. Perché l’Amore che resiste al Tempo è quello che promettiamo a noi stessi e all’altro quando c’innamoriamo.
È stata una lettura piacevole e bella. Sono lietissima di averti scoperta come Autrice,
Spero a presto e buona serata, <3
Shilyss |