Ciao, penso sia un vero peccato che una storia così originale sia stata rovinata da così tanti errori sintattici.
La tua idea l’ho trovata originale, Oscar mi è piaciuta tantissimo, i soldati ed il loro modo di guardarla e ormai anche rispettarla, pure.
André mi è garbato un po’ meno, quello vero credo non si sarebbe fatto sfuggire particolari della loro vita fuori dalla caserma, ma del resto hai inserito nelle note il giusto e dovuto OOC. Tutto ci può stare.
Anche gli anacronismi sono giustificati dall’avvertimento “AU” però, perdonami, la sintassi andrebbe rivista.
Nei discorsi indiretti con il verbo della principale al passato anche nelle secondarie il verbo andrebbe coniugato ( tempo e modo ) nella sua forma corrispondente. Dimostrativi e avverbi di luogo e tempo dovrebbero essere accordati di conseguenza, l’aggiunta dei “due punti” non basta e non consente a chi scrive di mantenere “tempi e modi” immutati.
In generale, in molti punti dello scritto, la consecutio temporum finisce a gambe all’aria proprio come quelle delle signorine che si esibiscono a “La Bonne Nuit” 😂, addirittura una frase è priva di senso compiuto ( il periodo ipotetico non appare concluso) perché l’apodosi correlata alla subordinata condizionale è mancante.
Capisco che alcuni errori sono circoscritti a quella parte di testo dove sono i soldati rozzi e la “locandiera” ( infondo si tratta di una commedia! ) a parlare e che possano essere una scelta ben precisa e mirata dell’autrice, “piantata” d’uopo a sostegno della caratterizzazione particolare e propria di quei personaggi ( cioè quei personaggi non hanno frequentato scuole “alte”, errori, idiomi e parlata non aulica ci stanno tutti ) ma gli errori sintattici sono presenti anche nel narrato dell’autrice, cioè nella voce narrante.
L’uso di parole anacronistiche e allogene, che non contesto in sé visto che la storia è un AU, mescolate tra loro rende però il testo disomogeneo e poco coeso.
L’uso di un tropo come la metonimia ( mazzo di poker per mazzo di carte) e la sineddoche ( spartiti per musica ) è lodevole ma non sempre è esperimento riuscito.
La storia, a mio avviso manca di una sorta di coerenza di base ed intrinseca. Un AU ben scritto non può prescindere da scelte ben precise e non può essere “macchiato” da errori.
Mi sono permessa di andare a sbirciare anche altri tuoi scritti ed ho notato subito che essi non presentano affatto le stesse incongruenze ed errori, è quasi come se questa storia non fosse in character con l’autrice, voglio dire che hai già dato prova di saper scrivere meglio.
Un po’ mi spiace perché l’idea avrebbe meritato pieni voti ma l’esecuzione purtroppo non è impeccabile, gli errori sono tanti e troppo grossolani perché il mio feedback possa essere positivo.
Ciao, grazie
Fiammetta |