Recensioni per
Tied to you
di Manu_Hikari
Ciao, eccomi qui 🥰 |
Ciao, eccomi qui per lo scambio libero del Giardino! Allora, ho dato un'occhiata al tuo profilo e alla fine ho deciso di passare qui perché la trama m'incuriosisce. Ho visto Inuyasha anni fa ma ammetto che non conosco bene il fandom, ma hai precisato che le storie sono leggibili come originali quindi non mi sono fatta problemi a iniziare questa lettura. |
Cara ma da quanto tempo è che non passo da questa long? Mi manca giusto giusto l’ultimo capitolo da leggere e poi sono in pari, ottimo. Le poche righe iniziali fanno intendere che qualcosa è accaduto, un tumulto, qualcosa di difficile e che Sesshomaru tenta di poter recuperare in qualche modo; il rapido scambio di battute fa comprendere come Songa sia in grado davvero di essergli pari anche senza mai osare esserlo davvero, anche se nella dialettica non si battono o si superano l’un l’altra. |
Ciao, eccomi qui 🥰 |
Ciao, eccomi qui 🥰 |
Ciao,bentornata 😊 |
Capitolo molto poetico e ben curato dal punto di bista intrispettivo, ansioso di leggere oltre |
Oh ben tornata! È davvero un piacere continuare a leggere questa storia, che ho fin dal primo capitolo, trovato interessante e struggente! Spero che continuerai a postare gli aggiornamenti, vorrei proprio sapere come procede questa storia!! A presto |
Un capitolo davvero ricco, dove accadono tantissime cose, tutte di grande importanza. A partire dalla scoperta di Rin che l'affascinante demone che bazzica nella caffetteria dove lavora, altri non è che Sesshomaru No Taisho. Un cognome altisonante che di sicuro la lascia sorpresa, ovviamente non quanto scoprire che collabora con Naraku per toglierle il terreno che da sempre è in custodia della famiglia Higurashi. |
E così anche Sango e Miroku approfondiscono la reciproca conoscenza. Anche se lei è molto, molto diffidente. Ovviamente la reputazione di Miroku non gioca a suo favore, d'altronde... come potrebbe? |
Manca il mio botolo... Inuyasha. Non voglio credere che proprio lui non ci sia, anche perché dove c'è Naraku i due demoni cane non possono mancare. |
Ricordavo bene di avere una long in sospeso qui da te, e infatti scorrendo lungo il tuo profilo l'ho ritrovata subito. |
ciaoo carissima, eccomi per il nostro scambio, scusa il ritardo! |
ok avevo letto questo primo capitolo (per metà) l'ultima volta che ero passata e allora non mi aveva convinta troppo. Il setting non mi convince ancora adesso, non so l'ambientazione universitaria mi sembra un p' strana per ila storia come Inuyasha. Ma non so come mi fosse sfuggito il primo capitolo la volta scorsa, ero partita a leggere direttamente da quì, che strano. Cmq leggendolo dopo il primo l'ho trovato più apprezzabile perché capisco che c'è dietro qualcosa di più grosso e che la storia andrò in una direzione ben diversa di una semplice ambientazione universitaria. Quindi vabbè, sono pronta a continuare a leggere. Mi è piaciuto molto lo scambio Sango/Miroku, anche in un contesto come questo i due sono fatti l'uno per l'altra. Mi è piaciuta molto la canzone di Miroku e il fatto che Sango potesse riprodurla dopo averla sentita una sola volta. Ben tocco il fatto che avesse frequentato il conservatorio, che la musica prende il posto del combattimento da parte di Sango in questa storia? Sono un po' curiosa di sapere che cosa succederà, quindi ti lascio adesso e vedo di cercare di leggere un altro capitolo prima di finire per la serata. Ciao e a presto! |
allora! Quest'inizio è davvero interessante. Mi piace come kagome si svegli lentamente nell'incubo e riesca a riprendere tutte le sensazioni e i sensi, e la descrizione del non riuscire a urlare e l'angoscia che si prova si possono tagliare con il coltello e l'hai descritte benissimo. Mi piace anche il setting che stai utilizzando e mi fa piacere che abbia visto nelle coppie che sarà una inuyasha/kagome anche se al momento sembra che kagome sia marchiata come donna di koga. Non che non mi piaccia koga eh? ma non con Kagome... cmq il fatto che lui "non l'abbia mai toccata" secondo me vuol dire che quel segno magari non è destinato a lui ma a qualcun altro. |