Ciao cara, eccomi qui per l'abc delle recensioni. Allora, dato che ero curiosa di leggerti in questo fandom, ho scelto questa storia. Il titolo, I can wait forever, è semplicissimo, ma richiama il contenuto della storia, senza però spoilerarlo troppo.
L'introduzione mi ha colpito, è molto catchy e ti dà molta curiosa di sapere cos'è successo, anche se lo fa presumere: ovvero sia la morte di Belle.
La trama della storia è molto semplice, ma non banale né scontata. Abbiamo il nostro Tremotino, o Gold, che è addolorato per la morte di Belle e non riesce ad andare avanti ed ogni notte fissa le stelle, pensando che in realtà siano Belle che lo osserva dal cielo. Da qui si evince che Tremotino è IC, perché lui dopo la morte di Belle ha un senso di smarrimento, che poi nella settima stagione si traduce in un ritorno all'oscurità. Qui, però, hai voluto sottolineare il lato più fragile di Tremotino che - dopo la scomparsa dell'amore della sua vita, del suo vero amore - è un uomo a pezzi, che non riesce a fare niente se non stare seduto in poltrona a fissare le stelle. Io la trovo una cosa molto romantica, certo non è tanto da Tremotino, ma non è così snaturalizzante da parte sua questo suo comportamento. Per cui ce lo vedo proprio questo suo senso di disperazione e di arrendevolezza.
Dal punto di vista grammaticale ho, però, notato qualche errore: "se avrebbe rivisto l'amore della sua vita o sarebbe rimasto nel buio anche nella morte, quell'oscurità che stava attanagliato la sua vita." qui sarebbe: se avesse [...] se fosse.
"Quella luce che dava calore si era trasformato in freddo e oscuro inferno." luce è femminile quindi il verbo trasformare va al femminile, quindi trasformata e non trasformato.
Poi nel testo hai scritto belle minuscolo invece che con la maiuscola.
"che la sua amata, si trovava" la virgola tra amata e il verbo va tolta perché il verbo trovare si riferisce ad amata, quindi mettendo la virgola separi due elementi della frasi dipendenti.
"e quel pensiero in qualche modo riuscivano a renderlo vivo" il verbo riuscire si riferisce a pensiero che è singolare, quindi il verbo va al singolare: "e quel pensiero in qualche modo riusciva..."
"dentro di se", il sé riflessivo va con l'accento.
"Si sentiva vuoto che da quando Belle non era più con lui." la frase scritta così non suona bene. Andrebbe scritta così: si sentiva così vuoto da quando Belle non era più con lui".
"La morte di Belle gli avevano [...]" il verbo avere è riferito a morte che è singolare, quindi il verbo va al singolare: "la morte di Belle gli aveva".
Detto ciò, la storia mi è piaciuta veramente tanto, perché è triste, malinconica con un retrogusto di romanticità.
A presto. |