Settima classificata al contest "Generi a catena"
Grammatica e stile: 9,5/10 (5 grammatica + 4,5 stile)
Di seguito, riporto i refusi riscontrati nel testo:
”per poi portando la mano destra sotto il suo mento” ---> ”per poi portare”, refuso.
”Ho decisamente voglia di trovare quel coglione di Stewart Copeland è spaccargli la faccia.” ---> ”e spaccargli la faccia”, refuso.
Hai uno stile pulito, piacevole e incisivo, che predilige frasi brevi e con poche subordinate, il che rende ciò che vuoi comunicare immediato; nella mente del lettore si vengono, dunque, a creare e delineare con facilità e vividezza le immagini, le azioni e i contesti. Per quanto riguarda il lessico, hai scelto un linguaggio più vicino al quotidiano, che si accorda molto bene con il tipo di storia che hai deciso di presentare, con la leggerezza della stessa e anche con il tipo di protagonisti che narrano le vicende: hai deciso di adottare la prima persona, dunque la scelta di accordare il linguaggio ai personaggi, scegliendone uno meno ricercato e più immediato, è stata vincente, perché ti ha permesso di donare realismo alla narrazione, che altrimenti sarebbe potuta risultare forzata e artefatta; sei stata molto brava a destreggiarti tra i vari punti di vista, alternandoli mantenendo fluidità nella narrazione, senza che questa risultasse frammentata. La divisione netta tra i vari personaggi ha permesso al lettore di non essere confuso e di sapersi orientare tra i vari punti di vista dei personaggi, avendo sempre ben presente chi stesse dicendo cosa. Unico appunto che ho da fare riguarda la correlazione tra punti di vista e lessico: hai adottato sempre lo stesso modo di narrare le vicende anche se a raccontarle sono personaggi diversi; non hai dato un corredo di termini e un modo di esprimersi che fossero identificativi di un personaggio, che fossero personali e lo contraddistinguessero nettamente dagli altri, o permettessero comunque al lettore di riconoscerlo come tale anche senza la specifica di chi stesso parlando. In tal senso, la storia risulta omogenea anche se a parlare sono quattro personaggi diversi.
Per quanto riguarda le descrizioni, sei entrata nel dettaglio quanto basta per far comprendere bene al lettore che cosa sta accadendo e ti sei concentrata su quei dettagli che sono importanti per il personaggi, permettendo dunque di entrare nella sua mente e di adottare il suo modo di pensare e di vedere le cose. C’è un ottimo equilibrio tra parte narrata e dialogata e, per quanto riguarda i dialoghi, li hai mantenuti realistici e naturali, mai forzati o artefatti.
IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10
La tua storia s’incentra su quattro personaggi principali, di cui ci mostri i punti di vista e che hai caratterizzato davvero molto bene. Anche i personaggi secondari, tuttavia, benché rimangano sullo sfondo, sono ben delineati nei loro tratti essenziali e facilmente riconoscibili.
Stewart è il personaggio sul quale s’incentrano maggiormente le vicende e del quale vediamo subito il punto di vista. Egli si presenta come una persona scherzosa, ironica e che della vita sa cogliere l’aspetto migliore, l’occasione, l’attimo: con una dubbia moralità, che non lo rende la migliore delle persone, si approfitta di ciò che gli accade, dell’imprevisto che minaccia di rovinare la sua routine sacra, e che invece riesce a rovesciare e a vedere come una succosa occasione che non si lascia sfuggire, pur comprendendo che Brian sia ubriaco e che lo abbia scambiato per Roger. Stewart è la pecora nera della storia, ha un atteggiamento ribelle, irrispettoso e supponente, e si diverte a far innervosire Sting, adottando comportamenti che sa gli provocano urto. Nonostante questi comportamenti negativi, è un personaggio verso il quale non si può non provare simpatia, grazie alla sua esuberanza e l’ironia con cui affronta ciò che gli accade.
Brian è la vittima ignara e inconsapevole della vicenda, il fedelissimo che si ritrova nei panni del traditore suo malgrado. È una persona dolce e sensibile, certamente innamorata di Roger, che rispetta profondamente; non è un personaggio che agisce d’impulso, ma riflette molto prima di fare e parlare e riesce a rimanere razionale e calmo anche in situazioni molto stressanti. In questo, si contrappone decisamente a Roger, che è invece più impulsivo e si lascia trascinare dall’impeto della rabbia e dalla sete di vendetta, aggredendo Stewart senza esitazione. In tal senso Brian e Roger si propongono come una coppia molto equilibrata, opposta per certi versi, ma complementare: il loro legame solido emerge dalle righe della storia e dal modo in cui Roger reagisce; in un primo momento, infatti, questo s’infuria con Brian, ma poi esige solamente vendetta nei confronti del suo amato, del quale Stewart ha approfittato senza remore o sensi di colpa. In tal senso, nonostante il suo atteggiamento aggressivo e istintivo, non gli si può dare certo torto. La sua è una reazione naturale e umana, che ha contribuito a rendere questo personaggio assolutamente realistico.
Anche Sting e il suo acerrimo nemico Freddie sono magnificamente caratterizzati, il primo in particolare, del quale ci viene fornito il punto di vista più volte. Sting è un borioso egocentrico, che tratta male i membri della sua band e sa farsi detestare da loro senza troppa difficoltà; odia Freddie senza neppure avergli mai rivolto la parola, solamente perché lo considera indegno della fama che possiede. È un personaggio estremamente orgoglioso, infatti la vendetta nei suoi confronti consiste nell’umiliarlo dinanzi a migliaia di persone, fine più che meritata e che di certo non lascia l’amaro in bocca al lettore, data la tua abilità nell’aver dipinto Sting esattamente come lo vedono le persone che lo circondano, ovvero come una persona piena di sé, insopportabile e boriosa.
Andy e John, invece, sono quelli che rimangono sempre in disparte e osservano in silenzio, rifiutandosi di prendere le parti dell’uno o dell’altro; sono persone chiuse, individualiste e che non amano creare problemi o andare a cercarseli, sono molto simili e, per questo, si trovano subito in sintonia tra loro. Sei stata molto brava, a tal proposito, a condurre, lungo tutta la storia, il parallelismo tra le due band e i loro componenti, mostrando similitudini e marcate differenze tra loro. A ogni membro dei Police corrisponde un membro dei Queen, tanto nei tratti che li uniscono quanto in quelli che li rendono opposti, in un connubio davvero ben riuscito e piacevole da leggere. Complimenti!
Trama e originalità: 9/10
Per quanto riguarda la trama, la tua storia procede in maniera lineare, senza particolari intrecci o colpi di scena significativi, tuttavia è ben sviluppata, coerente e non presenta buchi. Il fatto che mostri la vicenda dai vari punti di vista la rende interessante e coinvolgente, mantiene alta l’attenzione del lettore e non risulta mai noiosa. Hai saputo legare molto bene i punti di vista dei vari personaggi in modo che la vicenda risultasse omogenea e che il quadro generale fosse ben chiaro; hai alternato vari momenti, mostrando come i diversi personaggi li stessero vivendo e quali pensieri e reazioni avessero suscitato in loro, e questo ti ha permesso di donare dinamicità alla storia. la vicenda risulta piacevole da leggere, grazie alla leggerezza dovuta ai toni che hai deciso di usare e che rendono l’accaduto divertente e coinvolgente, tanto che il lettore si trova coinvolto in ciò che sta leggendo, è partecipe, sorride, ride, si fa domande e formula ipotesi, si ritrova a fare il tifo per l’uno o per l’altro personaggio; nella sua semplicità, dunque, hai saputo creare una storia coinvolgente e divertente, molto godibile. L’unico appunto che ho da fare è che la parte finale, rispetto a tutto il resto, risulta sbrigativa: mi riferisco al modo in cui viene sedato l’alterco tra Stewart e Roger e il modo in cui si passa dall’astio alla collaborazione ai danni di Sting. Quella scena si è svolta molto rapidamente, così che il cambio di situazione risulta netto, anziché sfumato e più graduale. Tolto questo, hai presentato davvero un’ottima storia.
Per quanto riguarda l’originalità, non c’è alcun dubbio sul fatto che la tua storia ne abbia in gran quantità. Hai saputo creare una situazione divertente e per nulla scontata, dalla quale gli eventi si sono sviluppati per giungere a una conclusione che, nella sua semplicità, risulta comunque appagante e non noiosa. Nonostante la linearità della trama, dunque, la storia risulta essere avvincente proprio per la serie di eventi quasi paradossali che accadono e che, insieme, formano un quadro omogeneo, coerente ed equilibrato. È una storia che sa farsi apprezzare e ricordare e che risulta divertente e innovativa.
Attinenza al genere: 3,5/5
Il genere che ti è stato assegnato è quello erotico ed è indubbio che esso sia presente nella tua vicenda. È molto marcato nella prima parte della storia, dove esso è centrale nel capitolo, tanto che lo prende per intero. Tuttavia, nei successivi due capitoli, questo va scemando, fino a perdere completamente d’importanza: è vero che l’evento scatenante di tutta la vicenda è quella notte nella doccia, ma comunque il racconto perde le sue connotazioni erotiche per assumere piuttosto toni ironici e comici, che risultano essere prevalenti all’interno della storia. Il genere erotico, dunque, è una cornice nel racconto, piuttosto che il centro dello stesso, ruolo invece assunto, appunto, dalla comicità. In generale, dunque, dove hai fatto prevalere il genere erotico, lo hai fatto in maniera ottimale e dandogli il giusto spazio e spessore: nonostante i toni leggeri, infatti, non hai mancato di descrivere sensazioni fisiche e mentali molto accuratamente, realisticamente e con intensità e hai reso il momento passionale, nonostante si tratti di un rapporto sessuale all’insegna dell’inconsapevolezza. L’erotismo, tuttavia, come già detto, non risulta essere centrale nella tua vicenda, ed è per questo che il punteggio nella voce non è pieno.
Gradimento personale: 4,5/5
La tua storia mi è piaciuta molto. Mi ha strappato più di qualche sorriso e l’ho letta davvero volentieri, nonostante il comico non sia un genere che gradisco molto e preferisca storie più serie. Tu, però, sei stata in grado di farmi apprezzare questo racconto leggero e divertente, tanto che l’ho letto tutto di seguito, senza interrompere la lettura perché, presa dagli eventi, volevo sapere dove avrebbero portato i fatti da te narrati. Nonostante la tua intenzione fosse quella di presentare delle scene demenziali, non sei mai scaduta nell’esagerato o nel caricaturale, ma ti sei sempre mantenuta dietro quella sottile linea che divide il comico dal grottesco e, per questo, la tua storia risulta molto piacevole, fresca e godibilissima. Mi è davvero piaciuto leggerla.
Utilizzo prompt: 2/2
Hai sviluppato molto bene il prompt assegnatoti. La doccia è assolutamente centrale nella tua narrazione non solo perché è il luogo nel quale avviene il fatto che mette in moto tutti gli eventi, ma anche perché è ricorrente anche in seguito, soprattutto quando Brian prova a ricordare cosa abbia fatto la sera prima e quella doccia dalle improbabili piastrelle leopardate non fa che tornargli alla mente. La presenza della doccia è talmente insistente all’interno della narrazione da divenire quasi un altro personaggio all’interno della vicenda. L’hai, quindi, resa centrale e l’hai rivestita d’importanza.
Punteggio totale: 38,5/42 |