Ma povero ciccio!
C’hanno da soffrire, è la regola. Dove mettiamo le mani seminiamo dolore.
Non sono un’esperta di problemi mentali e di sindrome ossessivo-compulsiva, ma penso di potermi fidare, e quello che vedo trattato qui, con i personaggi giusti e l’ambientazione quotidiana che fa emergere molto meglio le loro semplici problematiche, è un monumento all’affetto, ai sentimenti e alla bellezza del legame tra questi due personaggi, che dalle loro semplici sembianze si fanno completi, evoluti e molto interessanti. Oltre che romantici, senza dubbio. Romantici. Cuoricinanti. E stiamo parlando di Heat e Wire, Pirati di Kidd.
Soprattutto adoro come li hai scritti. Moddio, definirli “innamorati” mi sembra riduttivo. Ogni angolo della storia si ricolma di sbuffi e spirali di colore dedicati a quanto si amano, quanto si trovano adorabili vicendevolmente. Quel "oh il più bel sorriso del mondo!” è bastato a buttarmi già da quanto è semplicemente adorabile, una bellezza nuova che emerge in ogni momento. Ma anche il panico di Heat al pensiero che Wire potrebbe non voler più, potrebbe ripudiarlo e avere paura di lui.
È qualcosa che tutti temiamo, tutti: che le persone alle quali vogliamo bene, senza che necessariamente queste debbano essere interessi romantici, non ci vogliano più. Nonostante in un caso del genere sarebbe sicuramente Wire ad essere nel torto, ma la paura che Heat non lo voglia più è così vicina da bruciare, soprattutto col bigottismo delmonto esterno che impatta anche Wire e la sua quotidianità.
Ma le loro dichiarazioni d’amore, dolcissime, bellissime, rendono tutto “sano” e splendido. Mio dio, questa storia è una coccola e l’ho adorata.
Sei brava. Devi saperlo.
Hug.
Lady R

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Ed eccomi qui! 

Con incredibile ritardo arrivo a recensire questa storia, che tanto ti ha dato da pensare e lasciati dire che il tanto pensare di risultato ne ha dato. 
Sei riuscita a rendere benissimo la patologia di Heat, la spiegazione dei suoi comportamenti e come Wire li vede. Mi hai allargato il cuore con i sorrisi di Heat e la sua disarmante semplicità, che pure lascia spazio a un sentimento complesso come l'amore. Mi si è stretto lo stomaco quando me lo sono immaginato perderlo, quel sorriso, di fronte alle urla di Wire.

Perchè purtroppo tutti abbiamo giornate no e ci lasciamo appunto sopraffare e dimentichiamo le cose davvero importanti, tutti ma non Heat che ha sempre ben presente qual è la cosa che conta di più e gli da proprio una lezione, non nel senso brutto, a Wire quando finalmente torna a casa. Perché Wire torna a casa, ci ritorna ripercorrendo passo passo la loro storia, evitando tutte le crepe nel marciapiede, con un'introspezione fluida e senza buchi, che racconta in modo naturale e concatenato lo svolgersi di ogni fatto. Questa è bravura. Autentica bravura. 

Così com'è bravura mettere su carta una coppia tanto inusuale, renderla dolce, loro due che nel manga fanno parte della cricca meno dolce che ci sia, dargli un senso così lineare e al tempo stesso profondo. C'è accettazione e c'è velleità di diventare migliori e a colpirmi, scusa se lo ripeto ancora, è la semplicità con cui sei riuscita a permeare un meccanismo in verità così articolato. Non semplicità nel senso di minimizzazione ma la semplicità del pensiero di Heat, che ha ragione porca miseria, alla fine si riduce tutto lì, se lui non c'è non può baciarlo. E anche la semplicità con cui Wire torna sui propri passi, dove aver passato l'inferno d'accordo, ma la semplicità, forse sarebbe più giusto dire la facilità in questo caso, con cui Wire impara ad accettare e, a fine storia, riaccettare tutte le "stranezze" di Heat perché alla fine conta solo stargli accanto. 

Alla fine dei giochi, della storia, della camminata, conta solo questo. Essere di nuovo a casa. 
Complimenti. 

Un bacione, 
Page. 
 

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Che coppia strana! 😅 Diciamo che l'ho letta solo perché l'hai scritta tu 😁
Non ho guardato il video, ma conosco un po' l'Asperger.. In ogni caso, al di là di questo, in ogni relazione (anche se tra persone "sane".. passami il termine) ci sono le pesantezze quotidiane. Magari non saranno dei tic o dei rituali assurdi, ma c'è sempre qualcosa, un atteggiamento, un modo di fare dell'altro che ci disturba, e alla lunga ci pesa. E basta una giornata no per scoppiare. Ma poi si ritorna sui propri passi... perché l'amore è questo: amare l'altro nonostante i difetti, come fa Wire che riesce a guardare al di là delle stranezze di Heat. Ma amare è anche cercare di superare i propri limiti per amore dell'altro, così come fa Heat lasciando la porta aperta e la luce accesa.
Il significato di questa storia è molto profondo e mi hai veramente commossa!

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