Recensioni per
Il perdono
di RoseRouge

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
31/01/20, ore 00:09
Cap. 1:

Che dire? Un Missing Moment dell'anime che non stonerebbe assolutamente nella storia originale . Usi una narrazione fluida e in armonia con i sentimenti di questi tuoi Oscar e André che non si stenta a riconoscere, anzi , direi che li hai descritti in modo sapiente di chi ama veramente Versailles no bara, e questo traspare da ogni frase di questa OS . Molto molto bella davvero .
(Recensione modificata il 31/01/2020 - 03:30 pm)

Recensore Veterano
28/11/19, ore 22:55
Cap. 1:

Avevo letto anche la versione iniziale prima dell'aggiunta e, secondo me, era già perfetta così. Sono inesorabilmente loro due con parole centellinate ad interrompere lunghi silenzi nei quali forse, le cose più importanti sono proprio le non dette per orgoglio, paura, pudore...
Li hai descritti così bene, senza perderti in voli pindarici, che sembra di vederli, insieme in quella stalla...ciò che tu racconti avrebbe tranquillamente potuto essere una scena dell'anime. Brava!

Nuovo recensore
28/11/19, ore 16:31
Cap. 1:

Saper perdonare è una grande virtù. Non è da tutti superare i torti subiti.
Mi piace come hai scritto questa scena inedita, l'uso della seconda persona, l'accuratezza dell'analisi e la scelta delle parole. è bello e significativo che anche lei riconosca di aver sbagliato e rimetta le cose su un piano molto umano chiedendogli di perdonarla.
Bellissima, complimenti.

Recensore Master
27/11/19, ore 22:10
Cap. 1:

Cara Rose, credo che in questa OS tu sia riuscita a realizzare una delle rappresentazioni di Oscar che ritengo più fedele a quella dell'anime (o forse semplicemente alla ''mia''Oscar, quella che corrisponde al mio immaginario): niente svenevolezze, pensieri e modi asciutti e decisi, quasi maschili, com'è inevitabile che sia nel suo caso per ruolo, educazione e carattere.
Tuttavia, lo strappo ha lasciato il segno, costringendola a guardarsi dentro, a mettere in discussione se stessa, il passato, il suo rapporto con André, di cui, nonostante tutto, avverte la bruciante mancanza.
Inizia così a farsi strada la consapevolezza di aver sbagliato nei confronti dell'uomo che le è stato accanto una vita, a prescindere da quanto accaduto in quella notte maledetta; tale consapevolezza inizialmente è un tarlo sottile che le rode la coscienza sin dalle prime battute, fino ad arrivare alla deflagrazione finale, quando trovarsi di fronte al dolore e ai rimorsi di André la costringe ad ammettere senza appello i propri errori. Errori che naturalmente non giustificano il gesto del nostro, che per quanto frutto della disperazione più nera, resta inevitabilmente censurabile, specie in un periodo storico come questo, in cui la violenza di genere continua a essere una piaga sociale. Forse è anche per questo che quel ''Perdonami'' finale, per quanto coerente con la trama e il percorso interiore di Oscar, mi ha ''stonato'' un po'.
Ciò non toglie che a me sia piaciuta davvero tanto questa storia: per lo stile senza fronzoli e poetico al tempo stesso, per la raffigurazione puntuale e fedele di entrambi, per l'ambientazione, per l'uso sapiente (peraltro difficile) della seconda persona, per la struggente scena finale. Ovviamente, per ragioni di trama la presa di coscienza della nostra e il confronto con André avviene molto più velocemente rispetto a quanto ci mostri l'anime: non bisogna arrivare alla notte delle lucciole per vedere il loro riavvicinamento, ma galeotto diventa quell'incontro nella stalla, che li costringe ad affrontarsi tra di loro e prima ancora con se stessi. Una piccola acclerazione che avremmo voluto vedere anche nella storia originale.
Bravissima
(Recensione modificata il 27/11/2019 - 10:10 pm)

Recensore Master
27/11/19, ore 11:13
Cap. 1:

Si può capire tutto di André, la frustrazione, il dolore.. ma non l'orribile gesto che ha commesso; anche Oscar ha le sue colpe sicuramente, ma ha una grande forza a perdonarlo.

Recensore Master
27/11/19, ore 08:24
Cap. 1:

Mi piace la scelta della seconda persona, rende quasi più partecipe e intima la lettura.
Sono entrambi terribilmente soli e ricomporre la frattura di quell'unico essere che sono sempre stati,vivendo in simbiosi non era del tutto scontata.
E tu lo hai raccontato in modo niente affatto scontato; ci sono state molteplici descrizioni di una loro riappacificazione e tu ti sei distinta con la tua versione.
Buona giornata

Recensore Junior
27/11/19, ore 00:06
Cap. 1:

Oh beh, è proprio bello ogni tanto trovare shot di questo calibro. Brevi, incisive.
Adoro leggere di momenti semplici fatti di poche parole e tanti piccoli gesti. Sai “suggerire” senza “sbandierare”. Pochi dettagli, ma fondamentali.
Ho apprezzato tantissimo la tua decisione di narrare questo episodio inedito rivolgendoti direttamente a lei.
Si vede che hai una rara dimestichezza con la scrittura. Ma al di là della bravura, invidio tanto la tua capacità di scegliere le parole giuste e le immagini giuste per descrivere un episodio che, nella sua sobria semplicità, si colma di sfumature e di emozioni.
Mi ricordo di aver già letto un paio di tuoi scritti e so di averli apprezzati in egual misura.
Brava davvero

Recensore Master
26/11/19, ore 19:48
Cap. 1:

Innanzitutto grazie, sei stata estremamente sensibile e attenta nei miei confronti, io ho provato a estrapolare i loro sentimenti, in particolare quelli di André, a fattaccio appena avvenuto, tu hai voluto andare a vedere come stavano questi due un po' dopo, quando i giochi erano fatti e le scelte, nel bene e nel male, sono ormai realtà. I pensieri di Oscar sono ancora confusi, ma l'ultima frase ci dà la speranza che stia acquistando consapevolezza: perdonami anche tu. È questa la chiave, tra loro almeno, lei è un nobile atipico e riesce anche ad ammettere che ha sbagliato. Brava, complimenti.

Recensore Junior
26/11/19, ore 19:44
Cap. 1:

Ciao Rose Rouge, questa è una OS apprezzabilissima per stile e contenuto.
È stato molto bello leggere del “perdono” che io a modo mio sapevo o speravo esistesse nel cuore di Oscar nonostante i suoi proverbiali silenzi.
Grazie per averne scritto e per avergli dato voce.
Ti confesso che avrei tanto voluto che il contatto delle loro mani non fosse stato così fugace, però va bene così perché la storia è perfetta così come l’hai conclusa tu.
Brava, davvero ben scritta.

Fiammetta1372

Recensore Veterano
26/11/19, ore 19:30
Cap. 1:

"Perché, nonostante tutto, non riesci a dimenticare il bambino che giocava con te e l’uomo che ti ha sempre servita lealmente.
Perché, nonostante tutto, ti manca."

Molto toccante questo passaggio, dove Oscar ricorda che comunque André resta sempre lui, nonostante quanto sia successo fra loro, e che se chiede perdono è perché quello che è successo non lo avrebbe comunque voluto intenzionalmente.

Il paradosso poi di quello che sarebbe dovuto diventare un salto di qualità personale e professionale, dopo le dimissioni dalla Regina, si è rivelato invece per Oscar una grigia quotidianità.

Il passaggio che tu hai scritto:
"Non siete più voi. Il vuoto, la distanza, le parole che non vi dite più, le sue labbra senza sorriso, lo sguardo che non ha più il colore che conoscevi, che non ti cerca mai." rende perfettamente l'idea della piatta routine che era si è creata per entrambi nel nuovo ambiente di caserma.

La frase che segue "...Lo hai voluto tu. è stata una tua scelta." è stata, più che altro, una scelta 'condizionata' per Oscar.
Lì la storia è secondo me più complessa da analizzare...
Ho sempre pensato personalmente, che Oscar non volesse già più da tempo lavorare per Sua Maestà, e che l'allontanamento da Fersen sia stato forse solo una delle diverse ragioni per la quale, comandare a Versailles, era ormai diventato insoddisfacente per lei.
Molte cose erano successe prima (il Cavaliere Nero, l'affare della Collana) che avevano secondo me già portato Oscar a riflettere sul suo ruolo come militare.

Ma hai fatto molto bene a sottolineare questa influenza verso terzi: ad esempio l'obbedienza costante del cavallo César, che anche lui ha dovuto adattarsi al nuovo ambiente di caserma.

E a sottolineare anche la stessa ingratitudine di Oscar, nel licenziare André dopo vent'anni di devoto servizio a palazzo Jarjayes nella frase interrogativa "Ma tu, ti sei fatta la stessa domanda?"

Chi non ha peccato, scagli la prima pietra insomma...

Una buona dimostrazione di umiltà quella che ci fa vedere Oscar quando accetta di perdonare Andrè.
A quel tempo, a comportarsi così si rischiava davvero la forca per uno della servitù.

Diciamo che entrambi, nei loro gesti dell'ep.28, avevano avuto le loro relative giustificate motivazioni.

Ultima domanda: ma il cavallo si chiama Aragon o Alexander?

Aragon è davvero originale: è lo stesso del titolo di un'opera del compositore Isaac Albeniz.
Ho pensato subito alla Spagna... XD

Una bella introspezione, i miei complimenti!

Recensore Junior
26/11/19, ore 19:00
Cap. 1:

Ciao Rose Rouge, ogni tanto ritorni con queste one shot , e fa piacere. Il periodo della Guardia Metropolitana è il tuo preferito, lo hai detto più volte, ma è pieno di missing moments....e questa situazione che tu hai descritto potrebbe essere benissimo uno di questi. Li hai descritti, Oscar e Andrè, in maniera impeccabile, senza troppi fronzoli, in modo molto realistico. In effetti, loro erano così, in quel periodo, distanti, freddi, lontani da tutto e da tutti, chiusi nella loro solitudine, e invisi ai Soldati della Guardia, chi per un motivo chi per un altro. La loro sofferenza era quasi opprimente, per entrambi..erano diventati due persone molto diverse da quello che erano prima..E' bello il perdonarsi a vicenda, finale, che chiude la narrazione..da qui, da questo istante, possono ricominciare perlomeno a rispettarsi di nuovo e ad avere fiducia l'uno nell'altra...E sono belli anche i pensieri di Oscar, così come tu li hai descritti, con il tuo modo semplice e deciso di scrivere ciò che , secondo te, ma non solo secondo te, passava nella testa di Oscar..Complimenti come sempre, e spero che tu stia bene e che ritroverai più spesso l'ispirazione per storie brevi e intense come questa. Ciao, un abbraccio.

Recensore Master
26/11/19, ore 18:58
Cap. 1:

Cara Rose Rouge, hai scritto un brano di una liricità unica, forse uno dei più belli che abbia mai letto e che trattano di ciò che è accaduto dopo fra Oscar e André che avevano vissuto entrambi un momento tragico e fatale in quella lontana sera che li aveva irrimediabilmente posti su due piani differenti che difficilmente si sarebbero potuti incontrare nuovamente. Oscar non è tenera con se stessa e fa una disamina di ciò che è diventata dopo quella sera: vede la sua vita scorrerle tra le dita non riuscendo a trattenere nulla che sia bello e piacevole che le possa ricordare il tempo passato quando aveva a fianco qualcuno che la sosteneva e con le sue attenzioni la metteva sempre al primo posto, persino prima della sua stessa vita. Ora quella persona è lì vicino a lei, ma lei non fa nulla per andargli incontro, si è eretta un muro personale dietro il quale nasconde la sua essenza a se stessa e al mondo che la circonda, ma così non si rende conto che continua a soffrire mentre sarebbe tutto più semplice se riuscissero a parlare per ristabilire fra loro l’equilibrio perduto. Molto d’effetto la scena nella stalla dove si può notare una volta di più quanto sia l’amore che traspare nei gesti e nelle parole sussurrate al cavallo da parte di André che denotano quanto sia una persona dall’animo buono verso il mondo vivente, e lei sa che se solo glielo permettesse riuscirebbe a ritrovare il suo amico di infanzia che ora sa che la ami di un amore immenso e sconfinato come gli spazi che osservavano entrambi quando erano insieme e semplicemente ascoltavano il silenzio poiché tra loro non servivano parole. Vorrebbe potersene andare ma quell’intimità ritrovata nel calore e nel buio della stalla le fanno intravvedere che ci sia per loro una ulteriore possibilità per continuare a vivere perdonandosi reciprocamente, poiché se André ha agito come ha agito è stato perché lei con il suo comportamento assurdo lo aveva esasperato, conscia anche che lui non le avrebbe fatto mai del male essendo la persona che amava sopra a tutto e tutti. Ora è giusto dire anche ad Andrè che lei lo ha già perdonato da tempo sperando così di essere perdonata a sua volta e ritrovare la pace perduta. Veramente complimenti per questa one shot della quale sarebbe interessante poter vederne un seguito anche se mi associo alle altre recensioni confermandoti che è perfetta e pregevole così come l’hai pensata. Un affettuoso saluto.

Recensore Master
26/11/19, ore 18:23
Cap. 1:

Eh ma che meraviglia, stile secco, preciso, eppure vedo e sento tutto, e sono straordinariamente loro.
Brava, mi e' piaciuta tantissimo

Recensore Junior
26/11/19, ore 17:27
Cap. 1:

Una delle introspezione più belle che abbia mai letto di Oscar e Andrè tanto semplice quanto profondamente toccante, scritta in maniera scorrevole. Si anela un proseguo ma è semplicemente perfetta anche cosi ! Chapeau
(Recensione modificata il 26/11/2019 - 05:29 pm)

Recensore Master
26/11/19, ore 15:41
Cap. 1:

Bellissima breve storia, scritta splendidamente, con un' attenzione ai sentimenti dei personaggi che è toccante. Appena conclusa avrei voluto che continuasse, ma è perfetta così. Solo una battuta...ma il nome del cavallo è Aragon o Alexander?🤔