Valutazione dal contest "Personaggi da indovinare – Be My Valentine Edition"
GRAMMATICA E RESA STILISTICA: 8.5/10
Il racconto ha un ritmo che mi piace molto, è una prosa brillante, che sembra dare voce in maniera molto vivida ai pensieri e agli sfoghi di un ragazzo (o una ragazza) piuttosto giovane e in preda agli struggimenti dell’adolescenza.
In particolare, ho trovato molto appropriate tutte le domande (più o meno retoriche) e le interiezioni esclamative, perché hanno dato al racconto un’atmosfera al tempo stesso esasperata (come è giusto che siano esasperate le passioni adolescenziali, soprattutto quando, come in questo caso, rivolte ad un soggetto quantomeno singolare) ed esilarante, almeno per il lettore. Davvero, leggendo ho avuto la sensazione vividissima di essere nella testa un adolescente, che si crogiola nella sua autocommiserazione facendo di tutto un dramma immenso (la frase in chiusura, ad esempio, mi è piaciuta davvero tanto, con quel tocco da crisi esistenziale che, una volta cresciuti, fa un po’ sorridere).
Ho qualche dubbio sulla frase d’apertura: vero è che, in un contesto quasi colloquiale come potrebbe essere lo sfogo di questo sfortunato anonimo, anche una sorta di “elenco” di disgrazie e avvenimenti può avere un senso, ma l’ho trovata un po’ poco amalgamata al resto del testo, quasi che mancasse un pezzo, che fosse stata un po’ estrapolata senza una grande contestualizzazione. Insomma, mi è rimasto per tutta la lettura il dubbio di scoprire che cosa fosse successo, la prima volta che il mittente ha visto gli occhi di Lumacorno. O forse sono io a non essere riuscita a comprendere appieno che cosa volessi dire, e in quel caso ti chiedo scusa, ma aprire la storia proprio con una frase un po’ tronca è un peccato, perché si rischia di perdere subito il filo della narrazione, che invece resta estremamente godibile.
Ho trovato poi un pochino di contrasto fra il registro sostanzialmente molto semplice e quasi colloquiale di tutta la narrazione (condita appunto da esclamazioni e domande) con alcune inversioni di soggetto e predicato, che, invece, mi hanno dato l’impressione di una ricerca di registro un po’ più alto (in particolare, ho trovato un po’ fuori contesto, almeno dal punto di vista stilistico – geniale invece per quanto riguarda il tema del contest – la frase “ancora il tuo tempo scorre velocemente quando ti avvicino). Ho invece molto apprezzato l’uso dell’acrostico: mi è piaciuto ai fini del contest, perché hai “scritto” la soluzione sotto gli occhi di tutti, pur non esplicitandola troppo, e mi è piaciuta come scelta stilistica. Qualche volta, leggendo questo tipo di poesie, si ha un po’ l’impressione che il risultato generale sia un po’ forzato, mentre in questo caso scorre tutto perfettamente, in maniera molto coesa e coerente (tant’è che mi sono accorta dell’acrostico soltanto alla terza lettura, mannaggia a me!).
In ogni caso, a livello generale ho trovato la tua storia davvero fresca e originale, e mi è piaciuto molto come hai deciso di narrarla, inserendo anche soluzioni che, nella loro semplicità, hanno un effetto davvero molto piacevole.
COSTRUZIONE DELL’ENIGMA: 18/20
Già la scelta di un personaggio del genere come destinatario di un biglietto d’amore è piuttosto originale, e devo dire che mi ha divertito molto cogliere gli indizi che portano a Lumacorno attraverso gli occhi innamorati (o forse ossessionati) di questo povero studente anonimo.
La prima parte della drabble, dal punto di vista “investigativo”, è sicuramente quella che mi è piaciuta di più. Ho solo un dubbio sugli “occhi strani” (che magari è dato solo dal fatto che non mi ricordo qualche dettaglio), perché proprio non riesco a ricordare che cosa abbiano di strano gli occhi di Lumacorno. Sono andata anche a sfogliare un po’ le varie Potterpedia, e l’unica cosa che ho trovato è una descrizione in cui si dice che lui abbia gli occhi color uvaspina, ma non so se tu ti stessi riferendo a questo (e nel caso questo dubbio sia solo frutto della mia ignoranza, ti chiedo ovviamente perdono).
Per il resto, ho trovato molto ben orchestrato il modo sottile in cui fai riferimento alla sua clessidra e al tempo che, in compagnia del noioso anonimo, scorre fin troppo velocemente. La clessidra è un oggetto interessantissimo, uno di quelli che sono particolarmente indicati per rappresentare il suo possessore. Non solo perché, banalmente, un oggetto del genere viene attribuito solamente a Lumacorno, ma proprio perché è particolarmente esplicativo della sua personalità. Calata poi in questo contesto, dove è chiaro che il mittente non riesce mai a conquistare il suo interesse e la sua attenzione, la cosa mi sembra perfetta.
La seconda parte, quella in cui l’anonimo si lamenta di non avere amicizie importanti o una famiglia famosa alle spalle e fanno la loro comparsa le feste del Lumaclub, l’ho trovata altrettanto carina a livello narrativo, ma abbastanza esplicita per quanto riguarda “l’indovinello”. Non esplicito al punto tale da essere troppo palese, sia chiaro, ma forse dopo il colpo di genio del tempo che scorre troppo velocemente mi sarei aspettata un guizzo un po’ meno esplicito, ecco. Come ti ho già accennato, ho invece apprezzato moltissimo la scelta dell’acrostico che riporta proprio il nome di Lumacorno: non essendo la tua una vera e propria poesia, i vari “versi” non sono graficamente molto ravvicinati, quindi inizialmente io non ci avevo fatto troppo caso (cosa ottima, perché altrimenti la soluzione sarebbe stata fin troppo ovvia. Quando però finalmente lo si nota, credo sia davvero un tocco molto originale.
Credo che tu abbia comunque fatto un buon lavoro, affrontando il tema del bando in maniera molto originale.
IC E CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: 10/10
Sotto questo parametro, sono pienamente soddisfatta; innanzitutto, hai fatto una cosa secondo me molto difficile, e per niente scontata: sei riuscita a dare una personalità anche alla voce di un personaggio del tutto anonimo e casuale, di cui in fondo non è importante riconoscere la voce. Il tuo mittente, pur con poche parole, mi è apparso ben chiaro in testa, lui con i suoi tormenti da ragazzino invisibile agli occhi dell’oggetto del suo desiderio, con i suoi disperati tentativi di farsi notare, con gli inviti elemosinati ai compagni più famosi e brillanti... insomma, non sarebbe stato necessario caratterizzare in questo modo anche un mittente del tutto anonimo, ma tu lo hai fatto molto bene, e la cosa, ovviamente, non può che farmi piacere.
Venendo invece al protagonista vero e proprio della storia, Lumacorno, credo che meglio di così tu non avresti potuto fare: ci sono tutti i suoi atteggiamenti, quelli più espliciti e quelli invece che forse vengono notati solo da chi gli sta attorno, e la sua personalità emerge molto bene. Mi piace molto il fatto che tu lo abbia caratterizzato sia attraverso gli oggetti (la clessidra), che attraverso i suoi comportamenti più tipici (dare feste a cui non partecipa direttamente festeggiando, ma restando piuttosto in disparte a godere dei suoi “trofei” e a metterli il relazione con gli altri), sia, ancora, attraverso piccoli gesti sottili, come il non tenere nemmeno a mente il nome degli studenti a cui non è interessato.
Brava, davvero: so bene quanto sia difficile, in generale, scrivere una storia tanto breve, e ancor di più lo è seguendo le consegne di questo tipo di contest, ma tu te la sei cavata molto bene.
TITOLO: 5/5
Io so di avere gusti un po’ particolari per i titoli, e di far spesso fatica a scindere il mio gusto personale con un giudizio il più possibile oggettivo, almeno sotto questo parametro, ma nel tuo caso il titolo mi ha pienamente conquistato.
Attira l’attenzione e incuriosisce moltissimo, e, pur essendo del tutto calibrato su quello che è l’indizio più originale della storia, non è un titolo troppo esplicito, uno di quelli che in un certo senso “riassumono” tutta la storia, lasciando al lettore poco spazio, dopo la loro lettura.
Inoltre, in un certo senso riprende quella leggera vena da dramma esistenziale che pervade tutta la storia, il che è qualcosa che mi piace e mi diverte molto.
Insomma, se di solito sono un po’ difficile da soddisfare con i titoli, tu sei riuscita a farlo in pieno, brava!
GRADIMENTO PERSONALE: 4.5/5
La storia, in generale, mi è piaciuta molto: hai affrontato in maniera piuttosto originale il tema del contest, e lo hai fatto andando a descrivere un personaggio particolare, che avrei faticato a immaginare oggetto di un biglietto di San Valentino.
Ho particolarmente apprezzato il tono ironico e quasi esasperato che hai dato al biglietto, perché questo ha fatto sì che l’intera storia avesse un approccio molto leggero, in grado di scacciare ogni possibile brivido che a me (che su queste cose sono un po’ sensibile) sale lungo la schiena quando si parla di persone in età scolare “innamorate” di persone più grandi e in posizioni di potere. In questo caso, invece, il risultato è tragicomico, e a me è piaciuto davvero tanto.
TOTALE: 46/50 |