Recensioni per
Una telefonata per l’aldilà
di K_MiCeTTa_K

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/12/20, ore 05:43

Ciao!
Questa storia è stata pubblicata quasi un anno fa e io la sto scoprendo soltanto ora.
Cercavo qualcosa da leggere, su Sherlock - soprattutto - e rimbalzando un po' tra un profilo e l'altro... Ho trovato te. E ho trovato questa storia.
Non credo di aver mai letto nulla di tuo, prima di oggi - e dopo aver finito questa one shot me ne dispiace: scrivi davvero bene. Per me, sai dosare bene introspezione, descrizioni e quanto altro. Il testo non è carente di nulla. Hai uno stile pulito - e dettagliato al punto giusto, che rende la lettura fluida e piacevole.

Uscendo dall'ala tecnica, devo dire che sono stata incuriosita anche dal titolo. E soprattutto dal personaggio da te scelto.
Qui devo soffermarmi un po' di più: in genere leggo principalmente Johnlock. Non ignoro o disdegno altro, ma è anche difficile trovare ff che si soffermino su altre relazioni/coppie.
O almeno, a me sembra difficile.
Greg... È un personaggio che apprezzo. E mi ha fatto sorridere l'idea che tu abbia voluto "separarlo" da Gregson. La scelta dei nostri autori mi ha fatto sorridere per un motivo, la tua per un altro.
È un dettaglio che ho gradito molto.

E adesso veniamo alla storia.
Intanto, non avevo mai sentito la notizia del telefono del vento (andrò a documentarmi subito dopo aver terminato questa recensione), però... Ho adorato come tu abbia utilizzato l'idea per scriverci una storia - e allo stesso tempo, usare la notizia nella storia stessa.

Nessuno si ferma mai a pensare a quanto Greg abbia sofferto per la "morte" di Sherlock, in effetti. Io mi ci sono soffermata poco, pochissimo, e la tua fanfiction mi ha fatto riflettere.
Anche solo sul personaggio di Lestrade.
Non è uno dei miei preferiti... Però ho sempre apprezzato il suo rapporto con Sherlock. Trovo che sarebbe carino approfondirlo, mi piacerebbe leggere su loro.
Qui più o meno è stato così.
Perdere qualcuno non è facile. Perdere qualcuno che faceva parte della nostra vita di tutti i giorni, ancora meno. Pensare di esserne un po' la causa e di essere "stati tagliati fuori" - quando magari avremmo potuto fare qualcosa - corrode.
E Lestrade - in effetti - ha perso tanto. E aveva tanto da dire. Io ce lo vedo come uno molto con "i piedi per terra", una persona realista - e credo sia uno dei grossi collanti della sua relazione con Sherlock.
Lestrade si fidava, di lui. Lestrade lo stimava. Ed era tutto perfettamente reciproco. Eppure Sherlock è saltato dal letto telefonando solo a John.

E mi ha davvero spezzato il cuore che Lestrade volesse informare Sherlock anche sulle condizioni di Watson.

Tu ci hai mostrato Lestrade in tutto e per tutto: la sua solitudine. Il suo dolore. Il suo voler restare con i piedi per terra e non lasciarsi abbindolare dalle fantasie - ma anche la "sua fede". Si è aggrappato all'idea di quella chiamata inesistente, perché ne aveva bisogno. Ma doveva cancellare qualsiasi traccia che gli facesse ricordare quanto fosse falso, come contatto: quel "tututu", ad esempio.

E la telefonata mi ha davvero... Fatto male. E ho trovato ogni parola... Perfettamente in linea col personaggio. A dire il vero, tutta la storia è in linea col personaggio. Lestrade è esattamente Lestrade. Potevo addirittura immaginarlo e ascoltare la sua voce nella mia testa.

E... Ha fatto molto male anche quel "ciao Sherlock" e non un "addio, Sherlock".
Come puoi veramente dire addio a qualcuno che - in un modo o nell'altro - continua ad esserci?
Perché Sherlock è e sarà sempre presente nella mente di Lestrade: arriva un caso interessante e Lestrade pensa subito ad Holmes.


Insomma, la storia è finita dritta nelle preferite.
Inoltre ci tenevo a dirti che ho davvero adorato i piccoli dettagli inseriti nel testo: le luci delle sirene che si riflettono sul frigo, i colori del tramonto... Adoro questo genere di cose, queste attenzioni ai piccoli particolari che ti trascinano ancora di più all'interno della storia.
Brava, veramente.
Credo davvero che tornerò a curiosare nel tuo profilo, in cerca di qualcos'altro da leggere. Sei stata una bella e piacevole scoperta.

Recensore Junior
08/01/20, ore 21:32

Ciao,
ho letto la tua storia e l'ho trovata molto bella, davvero. Sarà che si avvicina molto a quello che sto vivendo ora, sarà che davvero ho la tentazione di alzare il telefono per sentire una persona cara che non c'è più ma posso assicurarti che le tue parole mi sono entrate nel cuore. L'idea è dolcissima e mi è scappato un sorriso nel vedere l'umanità di Greg così ruvida, lasciarsi andare, aprire il suo cuore al suo amico che crede morto. Bella e terribilmente verosimile, nonostante qualche refuso (qualche doppia in più dove non va) ma quelli scappano sempre, mannaggia a loro.
Complimenti vivissimi, brava!!
Ty

Recensore Master
07/01/20, ore 14:45

Ciao, lasciami dire per primissima cosa che mi fa sempre piacere trovare il tuo nome da queste parti. Leggere qualcosa di tuo è sempre un piacere, specie in questo periodo di magra per le fanfiction su Sherlock BBC. Questa poi, oltre a essere piacevole, l'ho trovata anche davvero molto originale. Non saprei trovare altro modo per descrivere questa storia se non dicendo che è originale, perché lo è. Io personalmente non sono di quelle persone attaccate spasmodicamente al concetto di originalità, perché anche dalla trama più banale potrebbe venire fuori un capolavoro. Ma quando qualcosa di scritto ha il pregio di essere anche unico nel suo genere, come in questo caso, allora bisogna farlo notare.

Prima di tutto il fatto che tu ti sia concentrata su un Greg Lestrade del post Reichenbach, è già di per sé un evento straordinario. Su questo periodo della serie ho letto centinaia di fic e sono quasi tutte incentrate su Sherlock e John (su John principalmente). Ma rarissimamente ho visto gli autori di questa sezione soffermarsi anche su qualcuno di diverso. Tu lo hai fatto con questa storia e lasciami dire che ho apprezzato già l'idea di guardare più a Lestrade che ad altri, e questo perché Greg non può che esserne uscito profondamente scosso dal finto suicidio di Sherlock. Lo dici tu stessa in questa storia, facendo parlare Greg al posto tuo. Lestrade considerava se stesso come un amico di Sherlock, e poco gl'importava che Sherlock non lo considerasse alla stessa maniera (apertamente, perché intimamente Greg è ed è stato una figura di riferimento importante per Sherlock). Greg però non si è mai aspettato niente in cambio, certo Sherlock lo aiutava coi casi e gli ha dato tantissima libertà sul campo, il che è un evento eccezionale, però non richiedeva la sua collaborazione solo per ricevere in cambio un aiuto materiale, lo ha fatto io credo anche perché a lui teneva moltissimo. E di conseguenza la sua morte è stata un bel colpo, anche perché una delle ultime azioni di Lestrade è stata il dubitare della sua innocenza, per un attimo lo ha creduto colpevole e ha permesso al suo superiore di arrestarlo. Questo io credo abbia giocato moltissimo sul suo senso di colpa, che poi è stato lenito dal fatto che successivamente viene fatta giustizia e il nome di Sherlock, ripulito da ogni malignità o falsa accusa. Ma in questo momento, nel momento in cui è ambientata questa storia, il tutto è accaduto da poco. E siamo ancora nella bagarre mediatica che vede uno Sherlock ingiustamente accusato al centro, il diabolico piano di Moriarty che ha preso forma dopo la sua morte e ha portato Sherlock Holmes a essere odiato da tutti e villipeso di continuo. Non stento a credere che un uomo come Lestrade detesti tutto questo o che scelga di non comprare più un giornale solo perché una volta ha letto un articolo che parlava male di questo o di quello. Insomma, il tuo Greg è molto IC e mi è piaciuto tanto. L'ho visto come un amico sincero che ha voluto tanto bene al suo amico Sherlock e che lo ha visto morire senza aver potuto far niente. Un Greg che prende un impegno per essere un amico migliore per John. Insomma, un buon uomo che tu hai ritratto benissimo.

Questa cosa del telefono del vento non la conoscevo, il fatto che provenga dal Giappone non mi stupisce. La trovo una cosa molto poetica, oltre malinconica. Mi piace molto l'idea che Greg voglia dire addio al suo amico in questo modo e ho trovato qualche passaggio anche parecchio divertente. Trovo tu abbia fatto un buon lavoro, anche d'introspezione quindi complimenti.

Spero di ritrovati presto con un'altra storia.
Koa