Hiya! Guess who's back? xD
Mi ci è voluto un po', lo ammetto, ma eccomi qui a recensire un'altra delle tue storie. Aneddoto simpatico su questa fic in particolare: non so perché ma, prima di finire la serie, avevo letto di sfuggita la descrizione di questa flashfic, e avevo per qualche motivo pensato che fosse sulla vita felice e contenta di Verme Grigio e Missandei dopo la stagione 8. Inutile dire che la morte di lei mi ha lasciata proprio di sasso xD Comunque immagino di doverti ringraziare, dato che per quest'incomprensione sono riuscita a stupirmi genuinamente, quando in questa serie mi avevano spoilerato la qualunque, lolol.
In realtà questa flashfic è tutt'altro che felice e contenta. Abbiamo qui un povero Verme Grigio che ha perso tutto, perché di fatto seguire Daenerys e amare Missandei sono state le sue più grandi, forse uniche espressioni di identità. Forse è anche per questo che la coppia Verme Grigio/Missandei è così bella: sono due persone trattate come oggetti fin dalla prima infanzia, che trovano l'uno nell'altra l'affermazione, l'accettazione, l'affetto. La scomparsa di lei (come anche quella della nostra Dany, chiaramente) ha lasciato una voragine incolmabile in lui, che più che la morte temeva di non rivedere mai più Missandei dell'Isola di Naath. Ho trovato davvero splendido e poetico questo ritorno di Verme Grigio alle origini, alla terra madre che di fatto lei non ha più rivisto, e ho amato il modo in cui lui trova in lei la casa che non ha mai avuto. Insomma, una piccola, bellissima fic. Non mi deludi mai :D
E niente, ci vediamo presto! Anche perché tutta la mia famiglia sta guardando questa serie, e quindi io la sto riguardando. Chissà, potrei anche scrivere una fanfiction o due, prima o poi...

Candy<4

P.S. sto per andare a dormire sapendo che in camera mia c'è una zanzara gigante. Prega per me, haha

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Ciao! È stato un piacere leggere questa tua flash, grazie per avermi tenuto un po' compagnia durante un infinito viaggio in treno (temo sarà una recensione un po' breve perché i viaggi in treno appena terminata la sessione sono un po' devastanti, ma quando torno a casa ho sempre pochissimi tempo libero e temo di non riuscire più a passare. Spero comunque si capisca quanto abbia apprezzato la lettura) . Missandei e Verme Grigio, pur non essendo mai stati tra i miei personaggi preferiti della serie (un po' tutto il khalasar non mi ha mai particolarmente fatto impazzire, sono più "team Westeros", diciamo XD), mi sono da subito piaciuti come coppia. Credo che la loro storia d'amore sia stata costruita davvero bene e in modo realistico, forse semplice e a tratti un po' goffa (con tutti i tentennamenti di lui, che all'amore non avrebbe mai dovuto pensare, e la maggiore intraprendenza di lei nonostante la sua timidezza), ma sicuramente una delle più belle e vere della serie. Trovo che tu abbia saputo rendere in modo davvero dolcissimo i sentimenti di Verme Grigio per Missandei, così come il suo dolore davanti alla morte della ragazza. Lo stile è pulito e lineare, adatto a rendere i pensieri del comandante degli Immacolati, e mi ha strappato un gran sorriso intenerito l'immagine di Verme Grigio che ammira per la prima volta le bellezze di Naath. Non sarà lo stesso, senza Missandei, ma questo è davvero un bel finale per lui e i suoi soldati. O meglio, un bell'inizio per la loro nuova vita da uomini liberi senza più una guerra da combattere. Insomma, hai fatto davvero un bel lavoro in così poche parole (un po' ti invidio, la sintesi non è sicuramente una mia dote XD) e mi ha fatto molto piacere passare di qui! A presto, Maqry

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Ciao Fandoms_Are_Life, è il secondo tuo brano che leggo e anche in questo caso trovo il tema della casa, intesa come appartenenza, venire espresso dal personaggio di cui stai narrando le vicende. In questo frangente descrivi la meraviglia di Verme Grigio approdato all’isola di Naath dopo aver lasciato Westeros, in quanto ormai erano decaduti tutti i suoi compiti, i suoi obbligli, tutte le sue certezze dopo la morte della regina verso la quale aveva giurato fedeltà fino alla morte e dopo la scomparsa della donna che aveva imparato ad amare, lui che all’amore non aveva mai potuto pensare, a lui che avevano strappato sin dalla più tenera infanzia lo stimolo a voler bene a qualcuno e legarsi ad esso, per diventare una perfetta macchina da guerra, senza sentimenti che andava decisa avanti per la sua strada senza avere il minimo deragliamento da quella che era la rotta che gli era stata impartita. Ma con Missandei la maschera che si era costruito con tanta fatica negli anni era caduta grazie alle parole e ai comportamenti di Missandei che lo vedeva come un uomo sensibile al destino dei suoi simili, capace di entrare con loro in empatia, fino ad accorgersi del posto che la confidente della regina aveva acquisito nel suo cuore. Nei loro momenti insieme Missandei gli aveva descritto Naath con le sue bellezze che anche lei anelava a poter rivedere e voleva farne partecipe anche lui, poiché lui potesse entrare nel suo mondo e trarre un poco di serenità e insieme anche un po’ di felicità. Tutto è rimasto confinato in un bellissimo sogno poiché la morte di Missandei ha posto la parola fine e spinto Verme Grigio a voler raggiungere quel paradiso che lei gli aveva descritto e farlo suo, poiché forse solo in quel posto avrebbe potuto ritrovare qualcosa della sua Missandei, e dove ci fosse stata lei lui si sarebbe sentito a casa. Molto piacevole anche questa one shot che con semplicità ci parla con sentimento delle sensazioni che Verme Grigio sta vivendo purtroppo in solitaria. A presto!

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