Sakkaku! Inutile dire che sono felicissima quando trovo questi tuoi aggiornamenti *___*
Mi piacciono sempre un sacco le tue riflessioni e, come ben sai, spesso portano a riflettere anche me.
La prima riflessione, sui colori di una voce, mi ha colpito molto perché effettivamente non avevo mai pensato di unire in questo modo suoni, colori ed emozioni, è una cosa pazzesca! E, come hai evidenziato tu, è impossibile categorizzare tutto ciò che sta tra bianco e nero, una voce può assumere talmente tante sfumature che in una vita non le si potrebbe scoprire tutte, un po' come i colori.
Il parallelismo tra bianco = purezza della natura lo trovo molto azzeccato e l'esempio della neve, che poi l'uomo calpesta rendendola nera, rende perfettamente l'idea. È una similitudine molto forte e per certi versi triste, sembra che il mondo sia un continuo tira e molla tra uomo e natura, una continua lotta per la supremazia. La natura distrugge ciò che l'uomo costruisce e viceversa, in un circolo vizioso senza fine.
Ma l'ultimo paragrafo sulle foto in bianco e nero l'ho davvero adorato, forse è il mio preferito! In effetti fa strano pensare che prima si potevano catturare le immagini solo in bianco e nero, mentre invece ora che abbiamo la possibilità di immortalare i colori, ricerchiamo quest'effetto tramite i colori, perché il bianco e nero… non so, rende più l'idea di ricordo, di momento passato.
Complimenti, altro scritto molto carino e interessante, grazie mille per farmi riflettere ogni volta :3 |