Recensioni per
La storia del rospo rosa
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/02/20, ore 19:47

Martina, questo racconto mi ha emozionata. 
Non so il perché, o forse sì, ma è difficile ammettere le proprie emozioni, a volte. Leggendo le tue note finali posso capire se per te è stato emotivamente forte scrivere questo racconto, è molto forte per tanti motivi, ma è davvero bello. 
Il personaggio di Dolores Umbridge non mi è mai piaciuto nella saga, ma tu me la stai facendo piacere perché costruisci un background molto realistico che fa capire molti suoi atteggiamenti spesso sbagliati, dovuti ad uno scudo che lei si è creata con il tempo. 

"Sei stato tu a insegnarmi che non c'è niente di più illusorio dell'amore"

E' una frase che contestualizzando in quel momento dove lei "rinnega" il padre è stato proprio un pugno nello stomaco. Il modo come questa frase ritorni nella parte finale della storia è davvero emotivamente forte, perché alla fine lei si rende conto di quanto sia importante questo sentimento, che lei non riesce a trattenere per quanto il quel momento faccia male. 
Mi è piaciuto come hai sviluppato non solo la storia della Umbridge, ma anche del suo rapporto con Alastor, è stata una relazione tormentata, fortemente malinconica perchè mai totalmente accettata da lei, e forse quando Alastor è morto si è trascinata dietro il rimpianto di non averlo mai accettato apertamente. Non so che altro dire in realtà, sono senza parole perché mi ha fatto male questa storia, sei bravissima come sempre, riesci a toccare sempre il mio cuore. Alla prossima.

Shakana.

Recensore Master
10/02/20, ore 12:51

Cara,
Che bello riuscire a tornare su questi lidi su una storia che, sappilo, mi ha conquistata. In realtà è davvero difficile che una tua storia non mi conquisti, siccome scegli sempre di affrontare dei temi particolari, ma soprattutto quello che fai è rendere umani dei personaggi che quasi si stenta a credere lo siano davvero. Ciò che riesci a celare dietro la facciata sicura di Dolores, è assurdo. Lei,la donna sicura, la donna che sceglie sempre se stessa e mai gli altri, che quasi sembra ovvio che l'unico che possa sopportarla e vedere oltre la corazza, sia Moody. Eppure lui ce la mette tutta, ce l'ha sempre messa tutta in questo rapporto così instabile ma che forse non è nemmeno così sbilanciato come si crede.
Questa è una storia drammatica, che parla di occasioni perse, di scelte fatte per se stessi e che poi lasciano un'anima inesorabilmente sola... una storia umana, cruda per quanto lo è, un'altalena di emozioni tra Moody e Dolores, che sono uniti ma sono anche distanti, che si amano, ma non c'è possibilità che la cosa tra di loro possa durare o consolidarsi.
Tu sei l'unica persona in grado di farmi rivalutare Dolores Umbridge; sei l'unica persona che riesce a farmi immedesimare in lei il tuo studio del personaggio mi lascia senza parole.
Il fatto, poi, di aver scelto di descrivere tutto dagli occhi di Pansy ma che lei vi abbia, infine, trovato una morale e una lezione di vita, è geniale. Oltre che un po' fa sorridere l'idea che finalmente qualcuno ha dato importanza (anche se non di propria volontà, ma solo per noia), alla vita di Dolores, scoprendo che era quello che era, e anche molto di più.
Non so cosa dire, oltre al fatto che mi fai shippare Moody e Dolores all'ennesima potenza ♥
Un abbraccio, cara, e come sempre sei un portento e una garanzia ♥
Miry

Recensore Master
10/02/20, ore 12:14

Mia carissima LadyPalma,
Eccomi qui per lo scambio libero su Il giardino.
In questo caso sono molto molto indecisa: io odio Dolores, con tutta me stessa, mentre adoro Pansy (sì lo so, sono simili eppure ne adoro una e odio l'altra). Tu però rendi il tutto un po' meno odiato, mi fai intenerire e - borbottando come Moody - mi rassegno a compatire un pochino (ma solo un pochino) Dolores.
Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai usato i prompt della challenge delle mani, in modo delicato ed appropriato, senza essere scontata e riuscendo a creare una storia molto molto carina senza rendere le mani il centro del tutto ma mantenendole, al tempo stesso, importanti.
Per contro, amo Moody tanto quanto odio Dolores. Moody mi piace, è burbero e scontroso, pazzo e isterico anche, ma è un po' un nonno che si preoccupa per tutti senza voler passare per il tenerone, è quello che ti brontola fino quasi a farti piangere, ma che lo fa perchè vuole che tu impari a proteggerti (perchè sa, in fondo, che lui non ci sarà sempre).
Adoro come hai inserito Pansy nella storia, importante senza essere in primo piano e non so, sinceramente, come la vedrei con Blaise, ma è divertente pensare a quei due insieme :)
Come sempre, amo il modo in cui scrivi, delicata come una farfalla, romantica senza essere melensa. Trovo che le storie brevi ti vengano divinamente, in poche parole riesci sempre a dire tantissimo e tutto senza mai sbagliare il modo.
La mia parte preferita è l'ultima dei ricordi, quella della vecchiaia di Dolores che, pazza e sola, si rende conto che l'amore è tutto quello che adesso le resta e che avrebbe potuto, se avesse avuto coraggio, avere. Mi piace molto il senso dolceamaro che quel pezzo mi ha lasciato in bocca.
Insomma tesoro, sai quanto ti apprezzi come scrittrice, come trovi riuscite ed originali le tue idee (sempre), come tu riesca a farmi entrare ogni volta nelle storie che disegni.
Sono felicissima di averti incontrata!
I miei complimenti e tanto baci,
L.

Recensore Master
10/02/20, ore 07:35

Ma tu sei un genio.
Ho dovuto leggere la storia due volte, perché quando sono arrivata alle note e ho scoperto che avevi scritto drabble a tema mani, sono andata a ritrovare tutti i prompt. Sei stata bravissima, davvero. L'idea di usarli in questo modo è grandiosa! Questa è una delle cose che mi fa sempre pensare a quanto tu sia acuta e brillante... Credo davvero che sia una grande dote e ti ammiro sinceramente per questo.

Dopo questa sviolinata...
Mi piace davvero tanto come tu riesca a umanizzare e a dare colore anche a personaggi sgradevoli come la Umbridge. L'esistenza che hai immaginato per lei è grigia, appena compensata dal rosa che indossa sempre. Una strega poco talentuosa che ha dovuto faticare ogni momento della sua vita: non bella, non troppo intelligente, ma affamata di potere e di gloria. O forse è solo la voglia di essere vista. In questo l'amore ha poco spazio, perché fonte di distrazione e di alterazione del proprio giudizio. Per questo scappa da Alastor e trovo questa cosa tristissima. Rinunciare a qualcosa di bello semplicemente perché si trova in mezzo ai suoi stessi piani.
Come la dipingi tu, Dolores è umana. Una donna che ha fatto dell'ambizione il suo unico scopo, ma che ha dovuto rinunciare a tanto per perseguirlo. Siamo abituati a vederla come odiosa, insopportabile, ma grazie a te possiamo scoprire una parte nascosta... Che personalmente mi intristisce e mi fa pensare a quanto le scelte che uno fa possano cambiare anche la personalità stessa.
In questo modo anche un personaggio tanto negativo in qualche modo scende dalla sua funzione di archetipo e viene posto a un livello diverso, dove in parte comprendiamo le sue ragioni.

Non è facile riuscire in un compito del genere. Forse tu sarai incerta, ma io invece credo sia una storia riuscitissima, per la struttura e il significato. Brava.

Recensore Master
09/02/20, ore 14:11

Ciao, ed eccomi a leggere la tua storia. Come ti ho detto sono una fan sfrenata di HP, quindi leggere questa tua storia mi ha fatto subito piacere, ma ancora più piacere mi ha fatto leggere qualcosa di così innovativo e originale. Ho sempre letto storie sui protagonisti, niente che riguardasse Dolores Umbridge, anche perché non mi ha mai trasmesso nessuna simpatia, anzi, penso di averla odiata per tutto il tempo nel suo soggiorno ad Hogwarts, per la sua spregevole cattiveria e il suo modo di porsi con tutti. E invece, tu con la tua storia, sei riuscita a farmela vedere con occhi diversi e a farmi provare empatia nei suoi confronti. Davvero, bravissima solo per questo.
E poi ho apprezzato tanto la tua storia per aver inserito Moody, é un personaggio che mi piace molto, quindi è stato davvero divertente immaginarmelo accanto a Dolores, sin dai tempi di Hogwarts. Loro che diventano prima amici, nonostante il loro continuo punzecchiarsi, mi ha fatto ridere Moody che le dice “io ho sempre avuto il gusto dell’orrido”, sono riuscita bene a immaginarmi la sua espressione e successivamente quella di Dolores che lo prende come un complimento.
Ma senza dubbio la scena che più mi ha colpita é quella in cui lei va a trovarlo in ospedale e capisce di provare qualcosa per lui. É innamorata e la parola “orribile” accanto a “innamorata” penso che abbia racchiuso perfettamente il senso di questa storia, il personaggio della Umbridge.
Ma poi con il tempo capisce che l’amore non è un sentimento illusorio, al contrario, l’amore è tutto ciò che resta, esattamente come dici tu, é un sentimento profondo, unico, sincero. E la Umbridge é ciò che ha provato, se pur segretamente, per tutta la vita per Moody e continuerà a nutrirlo fino alla fine dei suoi giorni, perché lui è stato il suo amore più sincero e unico.
E in conclusione di questa storia, Pansy che capisce che non può farsi sfuggire l’amore, che non può pensare solo alla sua ambizione, che rischia di perdere la cosa più preziosa del mondo e di essere sola come Dolores e decide di scrivere Blaise. Lo trovò un finale perfetto, per una storia che mi ha colpito si dal primo istante.
Complimenti anche per il tuo stile di scrittura, scorrevole e semplice che arriva subito al lettore. Sicuramente mi piacerebbe leggere altro di tuo. A prestissimo.

Recensore Master
08/02/20, ore 19:41

Recensione premio per il contest “Specchi, ombre e presagi: il doppelgänger II Edizione” indetto sul Forum di Efp, giudice Shilyss.

Cara LadyPalma,
mi citi Hannah Arendt e io ti lovvo, decisamente. Forse è proprio l’incertezza, necessaria alla crescita e all’autocritica, a generare nell’Autore le opere migliori che derivano da quel tormento interiore che nasce quando ci guardiamo dentro. Forse questa è una delle storie tue più mature che ho letto. Hai inserito una luce di speranza, presentandoci Pansy. Simile a Dolores nell’indole e nell’aspetto, si ferma come Scrooge messo in guardia dal suo socio e si salva chiamando Blaise, ma in mezzo c’è la vita di lei, Dolly che non voleva soffrire e che voleva vivere seguendo la filosofia di Hobbes, negando ogni possibile debolezza, ivi compreso – o, per meglio dire, soprattutto, l’amore. Che effettivamente ci rende fragili, ma come spesso succede e come capita anche alla Umbridge, spesso nasce senza che noi lo vogliamo veramente, anche se combattiamo affinché non succeda.

L’aspetto particolarmente angst della storia è dovuto al fatto che vediamo la vita di Dolores scorrere all’inseguimento di valori effimeri (successo e affermazione personale) e la vediamo voltare deliberatamente le spalle ad Alastor Moody, l’unico con cui è possibile una relazione, l’unico punto fermo che si contrappone alla figura dolorosa prima e patetica poi del padre. Alastor è il vero amore. Tollera di Dolly le brutture caratteriali e fisiche, eppure viene abbandonato proprio perché per Dolores era diventato importante. Questa shot è crudele, vera, cruda. Fa male come certi romanzi che non lesinano sull’imperfezione umana. Dolores è un personaggio fantastico perché è più che normale. È gretta, imperfetta, brutta, sbagliata, sgraziata e fa scelte opinabili. In un mondo dove nessuno è l’eroe senza macchia, siamo tutti antieroi, condannati a tentare e a illuderci, spendendo il nostro tempo dietro chimere. È bella, veramente tanto bella. I miei più vivi complimenti,
Shilyss

Recensore Junior
07/02/20, ore 21:11

Ciao! Sono qui per lo scambio recensioni sul gruppo “Il Giardino di EFP”.
 
Molto, molto carina questa storia. Ben scritta, scorrevole, e soprattutto su una coppia così inusuale. Ma proprio per questo mi è piaciuta, hai saputo dare una spiegazione al perché la Umbridge si tenga l’occhio di Malocchio. Molto interessante.
 
Hai ripercorso la vita di Dolores, facendoci in qualche modo empatizzare con lei, cosa più unica che rara, un personaggio fatto apposta per essere odiato. E l’hai resa odiosa, bastarda, assolutamente IC… eppure entriamo nel suo punto di vista, ed empatizziamo con lei. E poi c’è Alastor, anche lui IC, così brutalmente sincero. Certo che è brutta, ma lui ha sempre avuto il gusto dell’orrido. La loro breve storia d’amore è così caratteristica, tetra ma con un tocco di rosa. Davvero, se c’è un aspetto che ho particolarmente apprezzato in questa storia è l’originalità.
 
E ora, passiamo al personaggio che apre e chiude le danze, Pansy. Mi è piaciuto anche il modo in cui l’hai tratteggiata, una donna insoddisfatta che, vedendo tramite la storia di Dolores come potrebbe andare a finire, decide di dare una svolta alla sua vita e scrivere a Blaise.
 
In conclusione, davvero una bella storia, e rinnovo i complimenti per aver trattato di un personaggio odiato da tutti. A presto! ♡♡♡

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