Carissima GUASCOSETTA del mio cuoricin,
eh, te pensavi che saresti sfuggita alle grinfie di questa anziana donna? E INVECE ECCOMI, con la carica conferita dalla Rugiada di Montagna! Ma poi faccio la cazzona, quando in verità questa storia ha sciolto ogni nodo del mio cuore, e mi ha commossa sin dalle primissime righe, come ti ho già detto in altre sedi, e dunque la smetto di fare la cazzona, specie visto che è tutta colpa mia, se è nata. (mi prendo le mie responsabilità).
Il mondo è in catafascio. Si è perso metà di ciò che si aveva, che a volte è peggio di perdere tutto quanto, perché quando ti rimane qualcosa, inesorabilmente pensi che non potrai condividerlo con chi se n'è andata. E il silenzio a cosa serve? A tante cose, co'. Serve ad ascoltare e, nel caso di Tony, ad ascoltarsi. Mai come in questo momento ha bisogno di darsi risposte certe, chiare, che gli danno quel poco di conforto di cui ha bisogno; perché io me lo immagino, Tony, che si distrugge, è annichilito per ciò che è successo, si sente responsabile, vorrebbe cambiare le cose, ma allo stesso tempo ha cercato di andare avanti e gli sono successe anche cose belle ma come si può sperare di goderne, ben sapendo che alcuni di quelli con cui voleva condividere quelle serenità che ogni tanto la vita gli concede, non ci sono...? E sono queste idee che vorticano in testa, che lo annientano, che lo rendono sempre così riflessivo, così tanto che se non smetti di pensare, alla fine ti dai la colpa di tutto. Sempre. La logica impone che il concetto finale sia sempre quello di prendersi troppe responsabilità sulle spalle e poi crollare. Tony è così, per questo il suo Ateismo non è fondato su basi prettamente di rifiuto, nato dal niente, dal fatto che al giorno d'oggi dire di essere atei è quasi da fighi... lo fa perché lui è un riflessivo e alle cose ci arriva con quella cosa che gli funziona così bene, anche troppo, certe volte: il cervello E come esprimere tutto ciò? Attraverso una tua poetica assolutamente ineccepibile, con un testo che trasuda angst, ma trasuda anche dubbi, incertezze, paure,occasioni perse ma anche speranza e futuro... cosa che in quei tempi, in quei 5 anni passati a chiedersi se mai avrebbero avuto indietro ciò che avevano perso, è stato davvero difficile, specie per Tony che sa di non aver potuto fermare il Titano Pazzo, quando era lì con quell'intento, su quel pianeta del menga che a me ha portato via la mia cotta e a Tony un figlioccio che lo ha preparato a ciò che lo aspetta, comunque. Un figlio acquisito, che nemmeno serve si sforzi di vederlo tale. È quasi naturale. Quasi... ovvio, per questo fa così male.
Questo Tony, uomo di scienza, che osserva il cielo e la luna, ne ammette il fascino e... la possibilità che tra meteore e stelle vi siano gli occhi di chi gli è stato portato via, e lo giudicano... perché Tony non potrà mai pensare che, lassù, ci sia qualcuno che non gli sta puntando un dito accusatore addosso, siccome è così che si sente... stronzo di un insicuro ç.ç
Invece di prendersela con un dio di cui nega l'esistenza, o non ne dà una spiegazione scientifica, allora accusa se stesso. Lui, che voleva costruire l'armatura a protezione del mondo, come se dio potesse crearlo lui; un'entità che si può vedere, che agisce, che protegge che evita a lui e a molti altri di perdere tanto... troppo.
E qui ti cito una parte di ciò che ti avevo detto in altre sedi, perché meglio di così non la so esprimere e siccome inizio a parlare del mio deficiente preferito, ti tocca co'.
Amo che Peter sia la parte illogica nella testa di Tony e Tony sia la parte logica nella testa di Peter. È un concetto che abbraccio totalmente, in qualsiasi modo si voglia vedere il rapporto, ma qui sono profescional e sono nella zona Light, dove shipparli mi è praticamente impossibile, dove vedo un padre apprensivo, impaurito da quel pensiero di aver preso così a cuore un giovane e aver ammorbidito il suo cuore. Peter lo ha preparato a Morgan, gli ha reso le cose più semplici. Ma la figura di Peter che si è incuneato sotto al suo cuore ed è una scheggia di ghiaccio bollente (PETER. Peter è calore, caldo, vapore... il tepore di un abbraccio prima di quel "Mi dispiace"... e questo ossimoro del ghiaccio bollente è così LUI), che gli punge gli occhi nei momenti più insospettabili... fa male affezionarsi, vero Tony?
Per questo si ritiene fortunato ad avere ancora vicino la donna che ama, quella che non si è mai allontanata, ma non gli ha mai reso la vita difficile, non ha mai interferito, ben sapendo con chi stava; lo sapeva, lo ha accettato e ha solo potuto sperare che le cose potessero andare bene, sempre, per sempre... sigh. La delicatezza e maturità di Pepper, la sua consapevolezza, il suo dolore interno, che è anche parte di quello di Tony, come se si facesse inconsapevolmente portatrice di una parte di lui, che altrimenti finirebbe di distruggerlo, ma sempre con dignità e forza, perché Pepper è così: sa di amare e di essere amata da un'uomo che sta sempre 10 passi avanti, che se pensa una cosa, mentre te la spiega l'ha già fatta e non gli si sta dietro. Lo sa. E va bene così, oltretutto ora che hanno una famiglia, sono reali, sono una cosa sola... anche se manca metà dell'universo di Tony, loro almeno sono interi, vivi, integri e sono le colonne portanti di quel loro mondo – la bolla di calore di cui ti parlavo in altre sedi. La bellezza di una famiglia pronta a sorridere e soffrire insieme, ma mai a piegarsi ♥ Sigh.
E qui mi prendo di nuovo la licenza di citarti parte di ciò che ho scritto altrove, per chiudere, perché non saprei esprimerlo meglio di cose e le tre citazioni continuano ad essere, a mio parere, perfette per questa storia:
Dio, non dio, entità superiori, spiriti, demoni chissà che altro. Niente può spiegare l'amore e la curiosità di una nascita. La curiosità che ci spinge a credere che qualcosa brilli, quando una nuova vita si viene a creare, nel ventre dell'unico dio in grado di dare la vita: una donna ♥ Pepper è la donna, la ama con tutto se stesso, la ama per come lo ama e per come lo accetta, seppure lui è Tony Stark, il discutibile, a volte il mostro,a volte il fallimento. E allora quella vita in attesa di illuminare di nuovo quelle vite è quanto più vicino a ciò che è divino, ma è palpabile. E Morgan stessa, quando nascerà, vedrà nei suoi genitori delle entità potenti e superiori, che venererà.
Una madre è Dio agli occhi del figlio, diceva una bellissima frase del film di Silent Hill.
Puoi crederci o no, ma c'è del divino, in tutto questo. C'è della fede, nell'attesa e c'è la devozione, quando poi saranno loro tre, a condividere attimi.
Una religione che è un nucleo familiare, dove ognuno di loro è lo spirito guida dell'altro, in modo diversi.
In mezzo allo schifo, alla disperazione, alla speranza che qualcuno ci sia, in quella neve che cade e li guardi con occhi curiosi, c'è la gioia di una svolta. C'è il tentativo, almeno minimo, di andare avanti. La speranza
"Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta", insomma, come diceva
Khalil Gibran, anche se tutto va a rotoli la vita va avanti lo stesso... migliorarla tocca a noi. "Sii te stesso e allora sarai un Buddha" diceva qualcuno e, con questa ultima citazione (la recensione delle citazioni scusa co' ma è colpa solo tua!) chiudo qui e sappi che l'ho amata! L'HO AMATA OLTREMODO, E SONO TROPPO FELICE DI AVERTI DATO QUELLE PAROLE. SONO TOTALMENTE SODDISFATTA! Co' sei una persona profonda, dannatamente intelligente, dannatamente stimabile. Non ti fermare, per favore. Promettimelo ♥
Cosa tua, Miry, ancora in lacrime ♥ |